Capitolo 26: Combattere

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Qualche giorno fa ero nel solito bar vicino casa a vedere una partita di calcio e ho conosciuto un signore, sulla 40ina d'anni, vestito elegantemente, con l'aria da riccone. Inizialmente il nostro discorso era strettamente legato al calcio, poi non so per quale motivo, abbiamo iniziato a parlare delle nostre rispettive vite. Lui é un signore belga, che era venuto a Montreal solo per tre giorni per la festa dei dieci anni della sua azienda di cotone. Mi ha parlato di tutta la sua carriera lavorativa, pensate che persino Berlusconi é stato un suo cliente. Mi ha parlato di come combattendo duramente, é riuscito a realizzarsi nella sua carriera e nella sua vita privata. Mi diceva che non ha mai mancato neanche un compleanno di una delle sue figlie nonostante sia continuamente in viaggio per lavoro, infatti dopo pochi giorni ripartiva per gli States prima di tornare a casa. Io gli ho parlato di tutti i miei sogni, del mio volermi realizzare, dei miei sogni di diventare agente sportivo, broker e pilota d'aerei. E non mi ha guardato come se stesse parlando con un pazzo, anzi, penso che sia rimasto impressionato da come gli parlavo dei miei sogni con convinzione. É stato bellissimo poter parlare con una persona del genere. In Italia difficilmente sarebbe capitato che un 40enne con la sua carriera alle spalle potesse spendere un'ora del proprio tempo a parlare con un 19enne conosciuto in un bar. Magari in Italia una persona simile a lui mi avrebbe snobbato. Ma invece no, lui mi ha fatto entrare mentalmente nella sua vita fatta di sacrifici e conquiste e mi ha dato un sacco di speranze. La cosa più bella é stata sentirsi dire mentre ci salutavamo: "Ciao Ale, sono sicuro che combattendo come ho fatto io riuscirei sicuramente a realizzare tutti i tuoi sogni!"

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