Capitolo 22: Una "stupida" sigaretta rullata

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Qualche giorno fa ho saputo che il mio migliore amico o meglio mio fratello Giorgio non potrà ripartire con me a Montreal quest'estate perchè ha conosciuto un produttore musicale molto importante in Italia e quindi non avrà modo di spostarsi. Sono felicissimo e orgoglioso per lui perchè potrà inseguire il suo sogno, quello di farsi conoscere facendo rap, la sua più grande passione. Conosco Giorgio da solo 3 anni e nonostante 3 anni possano sembrare davvero pochi, Giorgio è diventato la persona più influente nella mia vita. Penso sia grazie a lui che il mio lato nascosto, il vero Ale, sia potuto venire fuori come non mai. Grazie a lui la mia vita è cambiata in meglio, in questi anni di totale condivisione con mio fratello ho potuto migliorare me stesso e acquisire più sicurezza di quanto non ne avesse quell'Ale sedicenne molto timido o riservato. Vi starete chiedendo come ci siamo conosciuti forse. Ci siamo conosciuti in uno stupido pullman quando lui mi ha chiesto se avessi una sigaretta e grazie a quella che puó sembrare solo una "stupida" sigaretta rullata, la mia vita è cambiata. In questi anni abbiamo vissuto di tutto, gioe, dolori, sbronze, anche litigi a volte, e nonostante io e lui la pensiamo diversamente su molte cose so che il suo parere su qualsiasi cosa, bello o brutta che sia, sarà sempre sincero e non smetteremo mai e poi mai di dirci davvero tutto. Forse un fatto importante che ci accomuna e che ci ha fatto legare molto è stata la nostra mancanza di una figura paterna. Vedete, belli miei, non tutte le sfortune sono nocive nella nostra vita. Adesso che io e lui siamo distanti, non posso far altro che ringraziare la vita e le occasioni che ho avuto e ho sfruttato. Se adesso sono qui, davanti alla mia birra, felice della mia vita, è anche grazie a questa assenza di mio padre che non ho patito, ma ho superato. Quest'assenza è diventata una delle mie più grandi forze, una delle cose che mi ha permesso di diventare quello che sono ora. E ovviamente sono grato a mio fratello, che anche a 7000 km di distanza mi é sempre vicino. E non smetterò mai di invogliarlo a inseguire i propri sogni, come ho sempre fatto, nonostante questi sogni ci possano dividere fisicamente per un pò di tempo. Probabilmente quando tornerò qui quest'estate non lo potrò vedere per sei mesi, ma, sappiate che non cambierà un cazzo. Sarò ancora più felice di vederlo, con gli stessi occhi di sempre, cambiato sicuramente in meglio e sulla giusta strada per realizzare se stesso. Se qualcuno mi dovesse chiedere chi è la persona più importante della mia vita io farei il suo nome, se c'é una persona, oltre mia madre e miei altri amici di cui vi ho già parlato, su cui potrò sempre, sempre contare, nonostante la distanza, nonostante le difficoltà e i cambiamenti, quella persona si chiama Giorgio, quella persona che ho conosciuto solo 3 anni fa grazie a una "stupida" sigaretta rullata.

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