Capitolo 24: Natura

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Premetto che potrei contraddire qualcosa che ho detto nel capitolo precedente, non so, forse lo faró, forse no, ma esprimeró solo ció che mi passa per la testa e ció che sento, come sempre.

Penso che sto passando uno dei giorni più belli della mia vita. Mi sono appena guardato allo specchio e ho pensato: "Allora é questa la faccia di una persona felice!". E pensate che ho il telefono scarico e adesso sono in metro e sto in piedi e sto scrivendo queste cose in maniera molto scomoda, perché non riesco ad aspettare di tornare a casa per buttare giù queste righe. Poco fa sono stato in uno dei posti più belli e significativi che abbia mai visto, il vecchio porto di Montreal, le Vieux Port de Montreal, un posto che riesce a fondere la bellezza della natura con la bellezza delle opere che l'uomo é riuscito a creare solamente vivendo e dando sfogo al proprio essere e alla propria creatività. Quanto é bella e sincera la natura? Questa é una cosa che l'uomo deve invidiare a essa: la sincerità. La natura é così come la guardi, non nasconde nulla, è reale, è vera. Ma anche l'uomo puó manifestare se stesso come fa la natura, attraverso l'arte. Infatti, oggi, grazie all' assurda bellezza della natura e un ragazzo vicino a me che suonava la chitarra e cantava in maniera fantastica ho vissuto un momento e una sensazione che non avevo forse mai vissuto prima d'ora, solamente stando steso e immobile a guardare e sentire ciò che avevo attorno: l'essere felici senza aver bisogno di nulla, il pensare di essere in un vero e proprio paradiso terrestre e il godersi a pieno ciò che si che i propri cinque sensi ci trasmettono al cervello, traeondone il proprio momento di soddisfazione interiore. Ho vissuto una mezz'ora in cui posso dire di aver vissuto una specie di "epilessia sensoriale e mentale" intesa in maniera positiva e non come la brutta malattia a cui potreste pensare,intesa come un momento in un ero colpito da qualcosa di magico e inaspettato. La parola "epilessia" infatti, viene dal greco e non era intesa come una cosa dagli aspetti per forza negativi, ma voleva dire "sono preso, sono colpito da qualcosa" proprio come é successo a me oggi. Altroché l'amore, altrochè l'aver bisogno di qualcuno, altrochè il sesso, la 69, l'alcool, le droghe, gli sport, l'ascoltare il tuo cantante preferito dal vivo, l'assaporare il tuo cibo preferito, il vedere il tuo film preferito. Niente a che vedere. Forse adesso mi starete prendendo per un pazzo, forse non mi potrete neanche capire, d'altronde, neanche io avrei capito se qualcuno me l'avesse raccontato e non l'avessi vissuto in prima persona. Mi sento felice da pensare di essere quasi stupido. Ho sentito il bisogno di raccontare questa sensazione insolita che ho provato oggi, in questo momento della mia vita. Penso di voler avere delle persone al mio fianco per poterle rendere partecipi di questo momento che oggi ha raggiunto il culmine in questa mezz'ora di cui ho provato a narrarvi (anche se, cari miei, tradurre in parole certe cose é davvero difficile) ma che in realtà si estende a questo periodo della mia vita. Non ho bisogno di qualcuno per me stesso! Ho bisogno di qualcuno per poter trasmettergli qualcosa, per poterlo rendere partecipe attivo di questa immensa felicità che mi appartiene in questi mesi. Ho bisogno di qualcuno per condividere questo mio momento, per aiutare qualcuno in difficoltà magari e poterlo rendere felice come lo sono io adesso, come forse non lo ero mai stato.

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