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Dopo aver chiuso il telefono le si sedette di fronte. Si guardarono negli occhi per tre secondi e non si parlarono.
-e quindi sono finalmente nella tana del famoso scrittore- disse lei per dissimulare l'imbarazzo.
-scrivo storie di vampiri. Dovresti avere paura!!
-ho una croce e acqua santa in borsa.
-non credo, ne avrei sentito la presenza- snudó i canini producendosi in una smorfia che avrebbe dovuto rappresentare il volto incarognito di un vampiro.
-mi spiace signor scrittore. Lei non farebbe paura nemmeno a un bambino.
Si finse corrucciato.
-questa per me è una misera fine, scrivo horror ma non faccio paura a nessuno.
-beh pensandoci bene, se ti guardo in viso, un pochino di timore me lo incuti.
-stupida!!
-hai finito l'ultimo romanzo.
-sì.
-hai chiuso con i vampiri?
-l'ho spedito con il finale che ti dissi.
-resisterai ai loro attacchi?
-mmm, spero.
-voglio un romanzo d'amore.
-lo avrai, lo avrai.
-ora che siamo uno di fronte all'altro, puoi dirmi cosa ti inquieta?- aveva cambiato tono all'improvviso. Come se non le importasse più nulla delle frivolezze e dei giochetti.
-Jane
Lo fermò con la mano -togliamo via ogni filtro. Jane è il mio nome su Facebook. Mi chiamo Giovanna, puoi continuare a chiamarmi Jane se vuoi, ma era giusto che scoprissi anche questa carta.
-continuerò a chiamarti Jane, se non ti dispiace.
-ora rispondimi però...-lo guardò negli occhi, il gioco su internet si era chiuso, nella realtà voleva conoscere le ragioni dei turbamenti di quel ragazzo.
-sono una persona molto sola Jane.
-questo lo avevo capito.
-non lo so, mi sento come se inseguissi da tutta la vita qualcosa che non esiste.
-David, se tu vuoi, può esistere.
Scosse la testa. Per un attimo si era pentito di quelle notti passate a confessarle segreti e cose mai rivelate a nessuno. Del buco nero che stava in fondo alla sua anima e dei suoi tormenti. Poi la vide sorridere. I denti bianchi e lucidi brillarono alla luce. Il
Pentimento morì in quello stesso istante.
Il campanello suonò.
-la pizzata- corse ad aprire.
Tornó da lei con due cartoni fumanti e profumati in mano. Mangiarono in silenzio. Scambiandosi solo sguardi complici. Lui la trovava bellissima e lei chissà. Quando terminarono, lui si alzò, andò in frigo e prese vari liquori. Lei, stupendolo si versò dello jaggermaister.
-vuoi fare l'amore con me?
-cosa?
-potrebbe salvarti la vita.
Lui restò muto.
-l'ho salvata ad un'altra persona.
-questo complicherebbe tutto.
Lei scosse la testa.

Se solo stanotte, potessimo abbracciarciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora