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Appena tornato a casa, infilò nel microonde i due hamburger che aveva preso al reparto macelleria del supermercato. Impostò il programma è lì lasciò a cuocere. Accese la televisione, sintonizzandola sul telegiornale che andava in onda a quell'ora. Sul canale sei c'era la sua anchorwoman preferita, Dania Maraldi. Rossa, occhi celesti, labbra lunghe e sottili. Una delizia per gli occhi. Aveva anche una voce suadente, un po' come quella di Marzia. Anche se molto più sexy. Ripensò alla commessa e alla richiesta di ricevere un invito da lui. Non era male quella ragazza. Col suo caschetto ramato, il taglio degli occhi alla orientale e le labbra morbide e rotonde. Il seno prominente invece, faceva una gran fatica a restarsene dormiente nel grembiule. Alle volte gli era capitato di fare pensieri proibiti su di lei. Mai però, aveva pensato di uscirci assieme. Gli era persino simpatica, con quel sorrisetto da soubrette sempre stampato sul suo visetto paffuto quasi sempre ben truccato. Ma non ci sarebbe mai uscito assieme. Le leggi naturali dell'attrazione. Alle
Volte gli capitava di desiderare sessualmente una persona ma, di non avere nessun'altra zone mentale per essa. Ed era così anche con lei, anche se non la trovava antipatica. Ma non ci avrebbe mai passato un'intera serata a chiacchierare con lei. Difatti, nei suoi sogni erotici, gli capitava sempre di sognare di trovarla sotto il portone della sua abitazione. Senza la divisa di ordinanza. Vestita solo con un leggero vestitino di cotone. Come l'aveva vista, l'unica volta in cui l'aveva incontrata fuori dal supermercato in vita sua.
Lei gli si avvicinava, con l'indice fra le labbra e gli diceva: "non credi che i nostri corpi siano stati fin troppo tempo distanti l'un dall'altro", biascicando le
parole a causa delle ostacolo fra le sue labbra. Allora lui si guardava intorno, le portava una mano sotto il vestitino e le toccava le mutandine. Sotto le dita sentiva che erano di pizzo. Quel particolare lo faceva impazzire. Le faceva assaporare il tocco morbido sulla sua vagina delicata e infine la invitava a salire su. Nessun preliminare, solo duro sesso. Di quelli che si vedono nei film vietati. Scene poco eccitanti da guardare, infinitamente entusiasmanti da vivere.
Si alzò dalla sedia, quando gli hamburger si furono cucinati del tutto. Poi li mangiò  avidamente e cambio canale. Non voleva guardare le notizie sulla politica solo per poter ammirare il viso splendente di Dania Maraldi, per trenta miseri secondi. Terminó il pranzo bevendo una birra e consumando una marlboro, in attesa che la sua mente tornasse a girare a pieni giri per poter tornare al suo mondo di vampiri.

Se solo stanotte, potessimo abbracciarciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora