22nd day of madness
Quando siamo tornati e gli ho chiesto se ci potesse mai essere una possibilità di piacergli, ho pensato fosse tutta colpa delle mie amiche che me lo avevano conficcato nel cranio.
Di sicuro loro mi hanno spinto a provarci con lui e ad illudermi che finalmente avrei potuto dimenticarmi di Shiro e andare avanti con la mia vita.
Però già dalla prima volta che lo avevo visto, più di sei mesi prima che loro me ne parlassero, distrattamente senza prestare attenzione, mi era accorto di quanto fosse bello, mi sarebbe interessato conoscerlo se non fare altre cose...
Però non dissi nulla perché le mie amiche mi avrebbero preso in giro.Mi manca San Francisco soprattutto perché ho sprecato il mio breve tempo a disposizione correndo dietro a lui e cercare la sua attenzione, senza godermi la città e l'esperienza unica che mi è stata offerta in questa stupida e banale vita.
No, non è vero non ho sprecato del tutto il mio tempo, alla fine sono riuscito a conoscerlo: una persona esplosiva , vivace, felice, terribilmente simpatica e divertente, affascinante.
Oltre a lui poi ho conosciuto altre persone fantastiche, forse però troppo poche.
Sono andato a sbattere volontariamente ad alta velocità contro un muro indistruttibile.
Mi sono spezzato il cuore un'altra volta.
Tuttavia io sono un fortunato immerso nella sfortuna: anche lui ha saputo accettare i miei sentimenti abbastanza positivamente, e non ha smesso di essermi gentilmente amico.
Ma come sempre, il problema sono sempre io. Mi sento a disagio, ho la certezza inestinguibile che lui mi odi e che non abbia mai avuto voglia nemmeno di rivolgermi la parola o il saluto, mentre io invece continuavo a insistere."you made this ( too short) holiday different from what I was expecting, thank you!"
Sono riuscito a dirgli solo queste poche e inutili parole.
I'm so sorry.