VII - Taehyung

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Taehyung provò a chiamare Jimin per l'ennesima volta, quella mattina. Il ragazzo, quello che ormai considerava un suo grande amico, lo aveva ignorato, sempre, dal pomeriggio del giorno prima. Non aveva mai smesso di sentirsi una persona orribile ma davvero, non sapeva come comportarsi. Non era colpa sua. Non voleva fare niente di male, Jimin non poteva prendersela solo perché era stato se stesso e aveva cercato di aiutarlo! Quando partì la segreteria decise di lasciargli un messaggio nella speranza che, prima o poi, anche solo per sbaglio, l'altro l'ascoltasse "Jiminie ti prego! Sai che non volevo che finisse così! Io ho cercato solo di rendermi utile, non avrei mai fatto nulla se avessi saputo che alla fine Jungkook avrebbe chiesto il numero a me! Io... Richiamami, dai!"

Aspettò una buona manciata di minuti col cellulare in mano prima di arrendersi. Gemette frustrato e, buttandosi all'indietro, si ritrovò disteso supino sul suo letto. Gemette ancora ed iniziò a dimenarsi, non riuscendo a darsi pace. Dopo di che si rialzò e, dopo aver borbottato tra sé e sé uno "Stupido Jungkook" uscì dalla sua stanza, in pigiama e pantofole. Era ormai tardi e con molta probabilità Hoseok hyung e Jin hyung erano già usciti per andare al lavoro. Sperò che quest'ultimo gli avesse lasciato qualcosa per colazione. Purtroppo per lui, però, il loft era vuoto e la cucina era linda e pulita. Si sedette al suo posto e fissò la tavola, desiderando che uno dei deliziosi pasti di Jin hyung comparisse magicamente lì.

Ovviamente non successe niente "Non me li merito. Sono un mostro"

"Dubito che possa essere come dici tu, ma posso chiederti per quale motivo saresti un mostro?" non si era reso conto che Namjoon hyung aveva fatto il suo ingresso in cucina e che gli aveva sentito dire quella frase. Gli porse una busta di Starbucks e un bicchiere per il caffè da asporto e, prima di lasciargli il tempo di rispondere disse ancora "Jin hyung stamattina è uscito prima di preparare la colazione. E' arrabbiato con me e con Hoseok, non mi sembrava giusto ci rimettessi anche tu così sono andato a prenderti questi"

Taehyung aspettò che il suo hyung si sedesse accanto a lui, come sempre dato che i loro posti erano vicini, e poi l'abbracciò "Hyuuuung"

"Sì sì va bene. Prego. Mollami adesso"

Taehyung fece finta di mettere il broncio e si allontanò "Sono triste, dammi un po' d'affetto!"

"Ti ho comprato un muffin con doppio cioccolato, che altro vuoi?"

Sorrise internamente, spesso essere il più piccolo di casa aveva i suoi vantaggi. Come l'essere coccolato e viziato. O l'avere sempre uno degli hyung pronto ad aiutarlo. Ed infatti, Namjoon hyung gli chiese, di nuovo "Vuoi dirmi perché sei triste o no?"

Taehyung sospirò e, dopo aver dato un morso al suo muffin gigante, disse "Un mio amico ce l'ha con me"

Guardò Namjoon poggiare la guancia sulla mano, gomito puntato al tavolo, sguardo puntato su di lui "Come mai?"

Masticò e mandò giù tutto quello che aveva in bocca "E' buono, hyung" glie lo porse e glie ne offrì un morso e quando l'altro scosse la testa sorridendo, continuò "E' Jimin. Te lo ricordi, sì?" quando vide l'altro annuire andò avanti "Sai che fa volontariato in un canile? Beh, la prima volta ci è andato soltanto perché aveva trovato un cucciolo abbandonato vicino casa sua. Ce l'ha portato perché non ha trovato nessun altro che potesse tenerlo e lì ha conosciuto Jungkook. L'ha conosciuto per modo di dire, dato che non è riuscito mai a parlarci in quattro mesi!" prese un altro morso e, bofonchiando a bocca piena riprese "Ha continuato a presentarsi tutti i giorni al canile per fare volontariato, dicendo che voleva solo sapere come stava Donut ma -"

"Chi?"

Tae sorrise "Donut. Il cane che ha trovato. Ce l'ho chiamato io così. Aspetta ti faccio vedere una sua fo-"

The Loft ll [NamJin] [YoonSeok] [TaeJiKook]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora