Quando Taehyung, non molto tempo prima, aveva detto che in quel loft la tranquillità non durava mai per più di cinque minuti, sapeva di aver ragione. Non sapeva, però, quanto effettivamente avesse ragione. Su una cosa però aveva avuto torto marcio. Quella volta, la fatidica frase l'aveva detta riferendosi alle strampalate relazioni dei suoi storici coinquilini con le loro rispettive dolci metà. Non aveva considerato, in quelle due diverse storie, il fatto che l'originaria metà del suo non troppo dolce primo storico coinquilino era in realtà il suo secondo storico coinquilino. A dire il vero, si stava rendendo conto, che quel non tanto piccolo fattore non l'aveva effettivamente preso in considerazione nessuno. Sicuramente, non l'aveva preso in considerazione Hoseok quando, con tutto il tatto che aveva a disposizione annunciò "Dovrete modificare il contratto d'affitto di questo loft. È inutile tenerlo a nome mio se tanto andremo a vivere da un'altra parte".
Fu quella frase a scatenare il caos primordiale che in quel momento regnava sovrano all'interno di uno di quei due loft che si trovavano all'ultimo piano di quel condominio. Tutto era iniziato quella stessa mattina, che si era preannunciata come un normale inizio di uno dei tanti sabato vissuti in quell'appartamento: Jin e Namjoon stavano lavando e asciugando le stoviglie utilizzate per la colazione mentre Tae aveva preferito spaparanzarsi sul divano e sollazzarsi coi vari social a cui era iscritto, postando le foto di Donut e le varie selfie che aveva scattato dal suo repertorio di facce buffe. Solo una cosa in quel quadretto familiare in realtà stonava. Hoseok solitamente, a quel punto della giornata, sarebbe dovuto essere già in piedi da un pezzo, forse davanti al suo portatile mentre rivedeva o perfezionava un qualcosa per lavoro (del quale ancora Tae, dopo tre anni di convivenza, non era riuscito a cogliere la vera essenza), o ancora a venerare già di buon'ora il suo ragazzo. In realtà, non riuscì a vedere l'assenza del suo hyung come un problema. Aveva sentito perfettamente come lui e Yoongi si erano impegnati a far pace più di una volta, di notte, quindi gli era sembrato anche normale il fatto che almeno quella mattina avesse deciso di riposarsi ancora un po'. Per questo aveva deciso pure di ignorare l'incredibile voglia che aveva di piombare nella sua camera e di mettersi a saltare su quel letto affinché gli desse la risposta che tanto agognava. Non dovette attenderla tanto a lungo, comunque. Era palese che quella frase, buttata lì come fosse stato un buongiorno qualsiasi, la sottintendesse efficacemente.
A quel punto, la questione che negli ultimi giorni aveva fatto da protagonista nelle vite di tutti loro aveva preso due diverse direzioni. Il problema, però, era che alla fine di entrambe poteva trovare solo un'unica destinazione. Se da una parte c'era Hoseok, che per dargli quello che più desiderava aveva rinunciato a vivere con loro, dall'altra c'era Namjoon, che non era mai stato tanto offeso e sconvolto in vita sua. Lui, invece, era la conclusione. L'artefice e il colpevole. Il vero Oscuro Signore, la persona orribile. Era a causa sua se in quel loft non poteva esserci tranquillità.
Il fatto era che lui non aveva dato solo una sorta di ultimatum ad Hoseok. Lui era la mente che aveva ideato il piano, la missione probabile "DonuTae". Più o meno. Forse non era stata al cento per cento una sua idea, ma questo non cambiava le cose. Nei giorni passati, pregare lo hyung fino allo sfinimento di starlo ad ascoltare non aveva funzionato mai e quindi si era lasciato convincere da Jungkook che tramare alle spalle sarebbe stato sicuramente più efficace. Per questo aveva deciso di innescare nel suo hyung il senso di colpa per non averlo mai preso in considerazione in quanto coinquilino; a quel punto, gli avrebbe dovuto poi rivelare dove il suo ragazzo si fosse nascosto per permettergli così di fare pace, non prima però di avergli anche detto che a quel modo gli sarebbe stato debitore. A dire il vero, quest'ultima particolare chicca era stata partorita dalla mente dello stesso Yoongi. Seriamente, il fatto che lui e Jungkook si fossero prodigati così tanto nell'aiutarlo sarebbe dovuto essere un indizio più che sufficiente del fatto che la missione probabile alla fine si sarebbe rivelata un vero disastro.
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The Loft ll [NamJin] [YoonSeok] [TaeJiKook]
Fanfiction"Quando Jin varcò la soglia di quel loft, ritrovandosi davanti tre ragazzi, capì subito di aver interpretato male l'annuncio trovato su internet"