Nell'udire quelle due sole e semplici parole la salivazione di Matt si azzerò all'istante, tutti i muscoli si bloccarono e sentì una strana sensazione alle gambe: come se si fossero incollate al pavimento.
Deglutì a fatica cercando di rimanere il più calmo possibile, ma ovviamente invano.
Era come se il tempo si fosse fermato improvvisamente ed in quel locale, pieno di gente solo pochi minuti fa, ci fossero solo loro due.
Dopo un tempo che a Matt parve un'eternità la mano di Travis si staccò dai suoi occhi ma percepì di nuovo il suo calore quando lo prese per un braccio trascinandolo verso il bancone.
Una volta raggiunto i due dovettero fare un pò di fila per ordinare il cocktail di Matt e lui non aveva nessuna intenzione di avviare alcun tipo di conversazione. Ma ovviamente ci pensò l'altro.
«Mi dispiace per quello che è successo in biblioteca.» si scusò Travis.
«Oh, tranquillo. Avrei dovuto aspettermelo da te.» gli rispose facendo un sorriso amaro l'altro.
«No, davvero. Non volevo andasse a finire così. Ti ho chiesto di uscire perché volevo passare più tempo con te.» sospirò «E non so perché ma per convincerti me ne sono uscito con quella sparata.»
«Beh, sei riuscito a pieno nel tuo intento.» gli rispose ironico Matt.
«Dico sul serio, Matt. Perdon-»Travis non potè continuare la frase poiché vennero interrotti da un cameriere.
«Cosa vi porto, ragazzi?»
Matt aprì bocca per fare la sua ordinazione ma venne anticipato dall'altro.
«Un blue angel.»
Il cameriere annuì e si girò per preparare questo fantomatico "blue angels".
«Grazie per avermi fatto ordinare.» gli disse Matt con una punta di acidità nella voce.
«Provalo. Sono sicuro ti piacerà.» gli rispose l'altro avvicinandosi leggermente al suo orecchio destro, questa volta, per farsi sentire. Dopodiché si allontanò di qualche centimentro dalla sua faccia, gli sorrise e gli fece l'occhiolino. Il cuore di Matt saltò un battito e si impose di distogliere lo sguardo da quel ragazzo che al posto di due occhi aveva due diamanti incastonati nelle orbite.
Finalmente il suo cocktail arrivò e, per non pensare al Dio greco che si trovava di fronte, lo prese e ne bevve un generoso sorso.
Fece una smorfia quando il liquido freddo gli attraversò la gola, aveva un sapore forte ma dolce allo stesso tempo e Matt ne rimase deliziato.
«Gin?» gli chiese
Travis gli sfoggiò uno di quei sorrisi da stupro.
«Oh. Abbiamo un intenditore qui.» lo prese in giro.
L'altro fece spallucce e non riuscì a trattenere a sua volta un sorriso mentre prendeva un altro sorso del drink.
A Travis, ovviamente, non sfuggì e, dopo esser certo che Matt avesse ingoiato il sorso, avvicinò il viso a quello dell'altro.
«Finalmente hai sorriso. Dovresti farlo più spesso.»
«Tu dammene motivo e sarò felice di accontentarti.»
«Mmh, e se mi mettessi a fare il pagliaccio?»
«Potrebbe succedere.» Matt cercò di rispondere in tono neutro ma l'immagine di Travis che faceva il pagliaccio lo fece ridacchiare.
«Non l'ho nemmeno incominciato a fare e già funziona!» gli fece notare l'altro sentendosi orgoglioso di sè stesso.
Matt sbuffò, gli diede uno schiaffetto sul braccio e con un ultimo sorso finì del tutto il drink.
In quel momento nel locale risuonò l'inizio della canzone "Want to want me", a Matt brillarono gli occhi, si avvicinò all'orecchio di Travis e gli urlò: «Andiamo a ballare.»
L'altro non ebbe il tempo di rispondergli che Matt lo trascinò praticamente in pista.
Una volta lì c'era così tanta gente che i due dovettero ballare spalmati uno contro l'altro ma ad entrambi non sembrava dispiacergli quindi continuarono senza troppi problemi.
Dopo l'ennesimo scontro dei due bacini Travis cinse la vita di Matt e lo attrasse a sè. Il compagno gli sorrise e gli circondò le braccia attorno al collo lasciandosi trasportare dal ritmo della musica. Matt alzò gli occhi ed immediatamente incontarono quelli blu di Travis, gli sorrise e gli strusciò il ventre contro il suo. Ricevette immediatamente la risposta dell'altro, il quale spalancò leggermente gli occhi per la sorpresa. Il sorriso di Matt divenne più malizio e Travis pensò di perdere completamente quella poca forza di volontà che aveva. Avvicinò il viso a quello di Matt, senza interrompere il contatto visivo, ed abbassandosi un pò premette la fronte contro la sua. Matt si morse il labbro inferiore e continuò a danzare seguendo la musica facendo combaciare perfettamente i bacini per un tempo che ad entrambi sembrò infinito.
Ad un certo punto la musica finì e ne partì subito un'altra più techno e così fu come se la magia di quel momento svanì. La bolla dentro la quale si trovavano entrambi si ruppe di colpo portando entrambi bruscamente alla realtà.
«Torniamo dagli altri.» propose Matt.
Travis si staccò riluttante da lui e lo seguì dirigendosi verso il tavolo occupato dagli amici.
«Ehy, dove eravate finiti?» gli chiese Amy sorridendo guardando prima Travis e poi Matt.
Quest'ultimo fece spallucce.
«A ballare.» e detto ciò si lasciò cadere quasi a peso morto sulla poltrona accanto al suo amico Dake il quale lo guardò con un sorrisino malizioso.
«A scopare, vorrai dire.» gli sussurò all'orecchio facendo in modo che potesse sentirlo solo lui.
Matt si girò e lo fissò con gli occhi ridotte a due fessure e con le labbra mimò un "vaffanculo".
Dopodiché gli prese il drink che teneva tra le mani e ne bevve un lungo sorso. Mentre aveva ancora la cannuccia attaccata alle labbra Matt guardò Travis che stava seduto di fronte a lui il quale lo stava fissando...beh non stava fissando proprio lui, ma le sue labbra.
Il suo ego fece un salto di gioia e all'improvviso gli venne un idea.
"Diamo inizio al gioco di seduzione".
Così, molto lentamente staccò la cannuccia dalle sue labbra e le umettò sensualmente.
La reazione di Travis fu istantanea: si mise a sedere per bene, strinse le gambe e lo guardò con i suoi occhi più blu che mai, accesi dal desiderio.
Le labbra di Matt si curvarono in un lieve sorriso e continuò per la sua strada.
Sempre lentamente alzò il piede destro e con molta calma accavallò le gambe. Travis non si perse neanche un movimento ma si ditrasse un attimo quando Logan ne richiamò l'attenzione e sporgendosi gli disse qualcosa all'orecchio. Travis annuì e riportò lo sguardo su Matt, il quale sbottonò il primo ed il secondo bottone della camicia sventolandosi la mano in faccia per far passare per innocente quel gesto che era proprio l'opposto.
«Hai caldo?» gli risuonò in un orecchio la voce di Dake.
L'amico si girò per guardarlo, poi lanciò uno sguardo fugace a Travis ed annuì.
«Esco un minuto.» e così si alzò e si diresse verso l'uscita, ma non senza prima aver guardato un ultima volta da sopra la spalla Travis.
Alla fine quest'ultimo cedette e si alzò a sua volta.
«Io torno a casa.»
Logan lo guardò alzando un sopracciglio «Di già?!»
«Si, domani mattina abbiamo gli allenamenti. Ricordi?»
I due facevano entrambi parte della squadra di football del college e Travis ne era proprio il capitano, ruolo di cui andava orgoglioso.
«Si. Io però rimango un altro pò.»
«Come vuoi.» borbottò e dopo aver rivolto a tutti un saluto generale si avviò verso la direzione presa da Matt poco prima.
Non appena uscì l'aria fredda della notte lo investì ma poco gli importò: l'unico suo obbiettivo era trovare il biondino che senza averlo nemmeno toccato gli aveva fatto diventare il membro duro da far malr nel giro di pochi secondi.
Poco dopo lo individuò: se ne stava con la schiena appoggiato al muro, la gamba destra piegata contro di esso ed il cellulare tra le mani.
Non si accorse del suo arrivo fino a quando Travis non appoggiò la mano a lato della sua testa. A quel punto Matt alzò i suoi bellissimi occhi e fece un sorrisino da volpe.
«Io.Te.Letto.Ora.» scandì bene le parole il corvino.
Il sorriso dell'altro si fece più accentuato.
«No, sono stanco.» si giustificò con tono innocente.
«Non me ne frega un cazzo. Riposerai dopo.» ringhiò a denti stretti Travis.
«Mmh no. Oggi passo.»
«Matthew!»
«Travis...»
«Non so che intenzioni hai ma se stai cercando di farmi esplodere...beh, ci stai riuscendo.»
Matt ridacchiò e con un sorriso lieve che aleggiava ancora sulle labbra portò le mani sulla testa di Travis, le avvicinò al suo viso e gli lasciò un piccolo bacio proprio all'estremità della sua bocca.
Travis, colto di sorpresa, non si mosse di un millimetro da quella posizione ma anche perché non aveva nè la forza nè tanto meno la voglia di allontanarlo.
Entrambi potevano sentire i loro respiri che si fondevano creando un'intimità ineguagliabile.
Dopo qualche secondo Matt mosse leggermente la testa facendo sfiorare i loro nasi.
«Pensami.» gli sussurò con tono volutamente sensuale a fior di labbra prima di staccarsi ed incatenare i loro sguardi: l'oceano nella foresta.
Gli sorrise un'ultima volta, si staccò da lui e indietreggiò di qualche passo senza però staccare i suoi occhi da quelli di Travis.
«Sogni d'oro, Travis Evans.» detto ciò si voltò e si diresse all'estremità del marciapiede, richiamò l'attenzione del tassista, salì nell'abitacolo e scomparì nel buoi della notte illuminato qua e là dalle luci della città.#spazioautice
Si, lo so. Odiatemi pure. Ci ho messo gli anni per publicare questo capitolo. Ma sono stata veramente molto impegnata (e lo sono tutt'ora) però prometto di cercare di pubblicare più spesso.
Ah, dimenticavo di dirvi che ho cambiato il nome della storia da "Black Mask" a "The Shared Room". E di conseguenza anche copertina, quindi non preoccupatevi non vi si è impazzito il telefono.
Supportatemi lasciando delle stelline e commentando facendomi capire se vi sta piacendo e se volete che la continui.
A presto. (:
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The Shared Room
RandomTravis Evans e Matthew Harvey non potrebbero essere più diversi: il primo è il ragazzo più ambito della scuola, capitano della squadra di football del college e il classico playboy. Il secondo è un ragazzo semplice, amante dei libri e non è niente...