CAPITOLO 6

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È passato un mese dal mio bacio con Cameron, non ci parliamo da quella sera.

Ci evitiamo, quando lui decide di parlarmi io lo evito, quando io decido di parlargli lui mi evita.

In ogni caso stasera ho deciso di parlargli, non siamo bambini alle prese con le prime cotte, dobbiamo chiarire questa situazione di merda, perché non ce la faccio più.

Quando siamo tutti insieme mi lancia delle occhiate fugaci a cui io non rispondo.

Comunque, stasera ci sarà una festa organizzata da alcuni ragazzi che hanno deciso di fare un ballo pre-gita.

Esatto, tra meno di una settimana andrò in gita, andremo una settimana a Londra e una in Argentina.

Non chiedetemi perché questa cosa malata, perché non lo so neanch'io cosa passa nella mente del preside o tanto meno della professoressa Gonzales.

Non che mi dispiaccia, solo che lo trovo un po' strano, nella mia vecchia scuola non avrebbero mai fatto una cosa del genere.

Ora mi sto preparando per questa maledetta festa a cui sono stata costretta ad andare per merito di.. udite.. udite.. Tara! Che novità.

Sento un clacson e mi avvio fuori dove Tara mi aspetta con la sua piccola jeep azzurra che lei definisce essere come quella del suo amatissimo Styles.

Esatto, si era messa in testa di prendersi la patente e la settimana scorsa a fatto l' esame pratico, appena mi aveva detto che era passato io le avevo detto 'quanto l'hai pagato' facendomi mandare a quel paese.

Le prime volte che sono andata in macchina con lei ho pregato tutti i dei di mia conoscenza. Però poi ho smesso dato che se la cavava a guidare anche se quando fa le curve di corsa fa venire il voltastomaco facendomi pregare tutti i dei in tutte le lingue di mia conoscenza.

E spesso mi chiedo come faccio ad essere ancora viva o ancora con una sanità mentale decente avendo un'amica simile.

"Ehy, Tar, Alexia viene direttamente lì?" Le chiedo curiosa e non vedendola in macchina

"Non so neanche se viene, ora che esce con quel tizio, come si chiamava? Oh, si, Liam." Dice lei.

Alexia ha conosciuto questo ragazzo due settimane fa come si conoscono in parecchie ff, si sono scontrati e c'è stato lo "zing" secondo lei e si sono iniziati a conoscere, a Tara non va molto a genio quel tipo, dice che vuole solo portarla a letto, anche se lei con tutti i ragazzi sente la puzza sotto il naso, però ad essere sincera questa volta anch'io ho questo sospetto.

"Ah, okay, stasera dormi da me?" Le chiedo dato che dopo ogni festa a cui sono stata costretta ad andare lei dormiva da me, ed i miei ormai la considerano come 'la figlia che non hanno mai avuto' beccandosi brevi occhiatacce dalla sottoscritta.

"E me lo chiedi pure?" Dice lei scoppiando a ridere per poi partire ad una velocità impensabile e sicuramente oltre il limite stabilito come suo solito.

"Tara potresti rallentare? Non vorrei passare la nottata in una cella" dissi io

"Ma perché sei sempre così drammatica e noiosa amica? Vivi la vita" disse esasperata

"Dai! Tar! Ora esageri" mi difesi

"Sai che ti amo, ora rallento, non voglio uccidere questo gioiellino, styles ci rimarrebbe male" disse lei con un piccolo sorriso.

"Sei proprio fissata con quel ragazzo, ti manca solo la tazza con la sua faccia." Mormorai alzando gli occhi al cielo

"Veramente l'ho ordinata, mi arriva la prossima settimana, però non c'è la sua faccia sopra, è simile alla t-shirt e alla felpa." Disse lei per poi fermare il veicolo davanti la palestra.

"Andiamo?" Disse scendendo dalla macchina

"Andiamo!" Dissi prendendola a braccetto.

Ballammo per un po' di tempo finché Shawn, l'amico di Cameron, non si prese Tara con il mio permesso per farla ballare con lui o fare cose che neanche voglio sapere.

Questo mese i due si sono avvicinati molto, tanto da far 'unire' noi tre con il loro gruppo di ragazzi, che devo dire è molto divertente.

"Chi sono?" Mi chiede qualcuno di cui riconosco subito la voce mettendomi le mani sugli occhi.

"Ehm.. non saprei.. Josh? No, Josh ha una voce più rauca, Alexander? Si, sei Alexander" dissi buttando nomi a caso per far indispettire Cameron, anche perché non sono di mia conoscenza i due nomi appena detti

"Davvero non mi riconosci?" Chiese lui

"Certo che ti riconosco, Dallas" dissi girandomi verso di lui.

Lui mi sorrise mettendo in mostra la sua piccola fossetta ed io ricambiai il sorriso.

"Ti va di ballare? So che dovremmo parlare di altre sere, ma potremmo parlarne anche domani." Disse lui

"D'accordo, ti farò questa grazia"

Andammo in pista a ballare e dopo un po' mi urlò all'orecchio per farsi sentire che sarebbe andato a prendere qualcosa da bere.

"Per me una vodka alla fragola" gli urlai per poi farlo andare a prendere i due drink.

Un ragazzo mi si avvicinò, aveva i capelli castani e varii tatuaggi che aderivano dalla sua maglia bianca.

"Hey, bellezza, ti va di ballare?" Chiese lui

"Veramente sarei impegnata" mi difesi.

"Oh, ci divertiremo" mi fece L'occhiolino

"Sei ubriaco?"

"Se ti dico di si vieni a ballare con me?"

"No"

"E se dico no?"

"Sono impegnata"

"Cammina ragazzina, mi hai stancato, andiamo a divertirci." Disse strattonandomi per portarmi solo Dio sa dove.

"Lasciala stare" gli dice Cam ed io tiro un sospiro di sollievo.

"Non toccarla o guardarla più, sennò non potrei rispondere delle mie azioni" disse prendendolo per il colletto

"Okay amico, Calmo" si difese

"Sparisci Dylan" gli ringhiò Cameron per poi far scappare il ragazzo.

Dopo questo piccolo inconveniente presi il mio bicchiere ancora per miracolo tra le mani del castano ed andai verso l'uscita, dato che sentivo l'aria mancarmi.

Mi sedetti sulla panchina e cerco di fare respiri più regolari.

"Hey, che succede Sir?" Chiese Cameron che mi aveva seguito.

"Nulla, avevo semplicemente bisogno di aria" lo tranquillizzai

"Sicura?" Mi chiese avvicinandosi a me ed io incapace di dire qualcosa per tutta quella vicinanza mi limitai ad annuire in modo abbastanza incerto.

Lo guardai negli occhi e rimasi immersa in quegli occhi marroni in cui avrei potuto navigarci dentro.

Iniziò ad avvicinarsi sempre di più finché non ci trovammo ad un solo piccolo centimetro di distanza.

Si stava avvicinando ma io mi spostai.

"Cam, non possiamo" dissi

TI AMO STRONZODove le storie prendono vita. Scoprilo ora