Conoscenze

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Odiavo il lavoro dei miei genitori, perché a causa loro non potevo passare neanche un anno nella stessa scuola. Loro erano manager di attori e cantanti famosi e quindi avevano bisogno di trasferirsi con i loro clienti ed, essendo molto legati alla famiglia, obbligavano me, Izzy e Jace a seguirli.

I miei due fratelli erano sempre stati indifferenti ai cambiamenti, ma io, non essendo come loro così estroverso, ho sempre avuto dei problemi a farmi dei nuovi amici in poco tempo.

In ogni caso non volevo farlo capire ai miei genitori, era una preoccupazione in più che non volevo dare loro e poi non dovevo nasconderlo troppo dato che venivano a casa solo per la cena, per la quale cucinava mia madre in modo che nessuno venisse intossicato dalla cucina di mia sorella.

Quindi eccomi qui a Gennaio in una nuova scuola con il mio migliore amico e Izzy pronti a buttarci nella folla dell'entrata guardati come primini. Le ragazze ed i ragazzi si giravano e mormoravano al nostro passaggio, tutti con gli occhi sbarrati per non perdersi neanche un gesto od un particolare dei miei due compagni.

Jace è il solito "bad-boy": alto, biondo, con tatuaggi e un corpo da paura. È bello come un angelo e quando si allena con i muscoli in tensione e tutto sudato è una visone paradisiaca.

Invece Izzy è alta, con i capelli e gli occhi neri come la pece e di una bellezza mozzafiato.

Entrambi hanno sempre sfruttato il loro splendore per i "piaceri della vita" e ovviamente le loro vittime non hanno mai avuto niente da protestare, anzi da quanto mi raccontano, i loro partner sono sempre molto soddisfatti delle prestazioni e li pregano di avere un secondo round, cosa che loro solo poche volte concedono.

-ragazzi, vi stanno fissando tutti- constatai osservando tutte le occhiate che i nostri nuovi compagni ci lanciavano.

-già non è fantastico? Adoro essere il nuovo arrivato, molte più ragazze per me vogliose di fare ciò che desidero- si voltò verso di me Jace con un sorriso mozzafiato che, quando vide la mia faccia disgustata, si aprì ancora di più; e dandomi una pacca sulla spalla mi consolò: -non ti preoccupare, quella che sceglierai non la sfiorerò nemmeno con il pensiero.-

Alzai gli occhi al cielo e sentii Izzy sghignazzare.

-ragazzi ho già addocchiato il mio- annunciò mia sorella mentre faceva l'occhiolino ad un ragazzo molto alto che la stava spogliando con gli occhi desideroso.

-quando metterete la testa a posto?- chiesi esasperato dal loro comportamento

-dai fratellone, smettila di fare il santo. Ogni tanto ci vuole un po' di sano divertimento. Magari se ti trovassi anche tu qualcuno la smetteresti di stressarti per noi.-

-Alec, ha ragione Izzy, hai bisogno di una sana scopata. Se vuoi ti procuro qualcuna.-

Ormai eravamo arrivati davanti al portone che spinsi cercando di lasciarmi alle spalle i miei due esasperanti familiari e mi diressi verso la segreteria con Jace che mi urlava dietro -era un sì?- e Isabelle che rideva attirando ancora di più sguardi addosso al nostro trio.

-Buongiorno. Vorrei chiederle gli orari di Isabelle e Alexander Lightwood e J.C. Herondale- dissi rivolgendomi ad una signora sulla cinquantina con gli occhiali appoggiati sulla punta del naso che facevano molto nonna papera.

-Siete i nuovi arrivati, giusto?- annuii - bene, allora... benvenuti a New York, spero vi troviate meravigliosamente, questa è la migliore scuola di tutta la città-

Mentre lo disse sembrava che le si stesse gonfiando il petto per l'orgoglio, ma penso fosse solo una mia impressione. Dopo aver preso i fogli, ringraziai e ritornai dai due per consegnare loro i rispettivi orari.

Malec -- Corso di TeatroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora