1 - Tre nuove, strane persone

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La mia strana avventura iniziò durante una normale giornata di scuola, con una voglia di gelato pazzesca.
Mentre io contemplavo il gusto di gelato perfetto e prendevo mentalmente in giro i miei compagni per pensare davvero che io fossi una tale carina ragazza, mi accorsi che la professoressa non aveva ancora iniziato la lezione.

Ci sarà qualche annuncio strano.

Ad un certo punto la porta della classe si spalancò ed entrarono tre persone che subito attirarono l'attenzione della classe. Erano quattro ragazzi, tre femmine e un maschio: la prima era una ragazza dai capelli lunghi e biondi, con degli occhi azzurro cielo; la seconda era una ragazza dai capelli lunghi, ondulati e castani, e gli occhi marroni; la terza aveva lunghi capelli biondi e occhi azzurri, così come l'ultimo, che sembrava aver attirato tutti gli sguardi femminili su di sé.
«Ah, voi dovreste essere i nuovi alunni che sono arrivati oggi» disse la prof. «Sì» risponde la ragazza in marrone. «Ragazzi loro sono Rosa, Giovanni e Sara. Forza, andate ai vostri posti» ci disse la prof. La marrone e il biondino si sedettero nel banco affianco a me, mentre le altre due si sedettero una affianco a Jessica e l'altra vicino a Mario. Per tutta la lezione Giovanni stuzzicò Rosa, e vidi in lei una voglia di ucciderlo, ma pensai si stesse trattenendo. Chissà... A guardarli mi sembrarono una coppia, e ci fantasticai un po'...

*

Durante l'intervallo mi avvicinai a Julie, una mia vecchia amica, killer come me.
«Ciao M...!!!» fece per dire, prima che le corressi addosso tappandole la bocca. La trascinai in un angolo vuoto della scuola e poi le urlai: «Sei forse pazza?! SAI DI NON POTERMI CHIAMARE IN QUEL MODO QUI!».
«Scusa...» disse facendosi piccola piccola. «Non ci provare mai più... E oggi non mangerai Nutella!» le urlai.
Sapevo quanto Julie tenesse a quella crema al cioccolato, era proprio la sua droga, infatti si inginocchiò urlando e piangendo dalla disperazione. I nostri compagni però, per motivi sconosciuti, non ci sertirono.
Uscimmo dal nostro nascondiglio e notai Alessandra fare il comitato di benvenuto ai nuovi arrivati...
«Quanto ci scommetti che combinerà un altro guaio?» chiesi a Julie, spiando la scena. Mi girai e vidi Julie continuare a piangere.  «Sei scema o cosa...? Vai a vedere e sentire cosa dicono!» le dissi.
«Ma...ma...ma mi ridarai la Nutella?» chiese singhiozzando.
«... Okay» le risposi rassegnata.
«SHIIIII!» urlò, e subito corse a sentire il comitato di benvenuto.

Julie tornò dopo due minuti, dicendomi di aver visto solo gli studenti nuovi allontanarsi lentamente da Alessandra, palesemente straniti.
«Siamo alle solite, Alessandra combina solo pasticci» dissi. Io e Julie scoppiamo in una flagorosa risata.

*

«Davvero?!» urlò mia sorellina. «Shhh... Non urlare» le dissi, zittendola.
«Scusa!» mi rispose, sorridendo.
«Non possiamo farci sentire!» le dissi. «Okay, ma sembra la storia d'amore di una tsundere... Secondo me starebbero bene insieme!» disse lei, tutta esaltata. «Si, si...» dissi per assecondarla.
Ad un certo punto la porta si spalancò ed entrò...
«JULIE!» urlai.
«Ciao! Non sapete cosa è successo!» urlò a squarciagola.
«Cosa?» chiedemmo io e mia sorellina curiose.
«Abbiamo dei nuovi vicini!» urlò lei. «Davvero?! Chi?!» urlammo noi.
«Sono i tuoi nuovi compagni, Mayu. Abitano nella villa lì di fronte» disse con un sorriso a treantadue denti. Perfetto! Stalkerare qualcuno non è mai stato così facile! dissi fra me e me.
«Ma sai la news più succosa?» mi chiese.
«No. Dicci!» urlò mia sorellina. 
«Lucilla The Killer, Judy Bloody e Psicho Girl sono fuggite dall'Inghilterra! L'aspetto combacia, quindi... Sospetto siano loro!».

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