Miku's pov
Presi coraggio e feci qualche profondo respiro. Tenevo il mio peluche, Judette, tra le braccia. Un orsacchiotto metà grigio e metà marrone.
Bussai alla porta, e poco dopo una ragazza dai capelli biondi venne ad aprire.«Mh? Chi sei?» mi chiese.
«E-ehm...» non sapevo cosa dire, era difficile spiegare tutto senza creare un pasticcio che nessuno avrebbe compreso.
«Lucy, chi è?» sentii urlare da qualcuno dentro la casa.Finalmente decisi di aprir bocca: «C-ciao...».
Ero spaventata.
«Ciao» mi rispose la ragazza confusa.
«Vuoi qualcosa?» continuò.«Ecco... io... io vorrei... V-vorrei dirvi una c-cosa...» dissi tremante.
«Vuoi entrare?» mi disse la ragazza, Lucy, con un sorriso incredibilmente falso, ma annuii comunque.
La seguii dentro, e arrivammo a un salone con un'altra ragazza e due tipi.
«Ehm... era una bambina» disse Lucy rivolta all'altra ragazza.Mi fissarono tutti.
«Ci deve dire una cosa» continuò.
Tirai fuori tutto il mio coraggio e iniziai a parlare: «E-ecco io... io...».
Niente. Le parole non mi uscivano di bocca.«Tranquilla» mi disse il ragazzo biondo.
Mi decisi a parlare seriamente: «Io... so tutto».
«Che intendi?» chiese l'altra ragazza.
«Io so tutto di voi...» dissi, calmandomi lentamente.
Lucy mi guardava incuriosita.
«Cosa sai?» chiese l'altro tizio.
«So che voi non siete chi dite di essere» dissi smettendo di tremare.
«Spiega» disse Lucy scocciata.
«Io...» feci un grande respiro: «So che siete degli assassini».Come avevo previsto, tutti mi guardarono sorpresi, non credo proprio si aspettassero che io sapessi la verità.
«O meglio... Alcuni di voi» precisai.
«Ehm... chi te l'ha detto? Ma ti pare che lo siamo?» disse Lucy.
«Non mentire... tanto lo so» dissi. «La sorellona e Julie vi hanno spiato tutto il tempo».«Julie?»
«Sorellona?»
Dissero la ragazza e il tizio biondo allo stesso momento.«Chi sono?» chiese l'altro tizio.
Erano tutti confusi più di prima.
«Non sapete i loro veri nomi... allora vi dirò quelli falsi, anche se potreste non ricordarle...» dissi, cercando di ricordare quello della sorellona.
«Elsa-Maria Sanna e Alessia Acciaro della 5A e 5C».«Elsa?» disse Lucy.
«Lei?» disse l'altra ragazza.
I due tizi invece le guardavano confusi.
«Io e Chiara la conosciamo... l'altra volta è rimasta a casa nostra» disse Lucy.«Bene, ora mi credete? Siamo rimaste in silenzio ad osservarvi per molto» dissi, stringendo Judette.
«Perché?».
«Perché noi siamo come voi...» esitai un attimo. Ero davvero una di loro?
«Anche tu?» disse Lucy guardandomi.
«Tutte noi. Io, Julie e la sorellona» dissi, guardando Judette.«Oh interessante, allora?» disse Lucy.
Non pensai si volesse sorbire una lunga spiegazione di Judette, quindi decisi di tagliare corto.
«Niente, io... non riuscivo più a mentire» dissi, benché stessi mentendo.
«E che ti dirà ora Elsa... e Julie?» chiese Chiara.
«Julie... lei è stata catturata» dissi.
«Da?» chiese Lucy.
A meno che non conoscesse dei rapitori nei dintorni, la risposta mi parse ovvia: «La polizia... l'hanno presa...».
«Elsa?» chiese Chiara.
«Lei è in ospedale...» dissi, con una punta di tristezza.
«Lo sa?» chiese Lucy.
«No...» dissi stringendo Judette.Sapevo che la sorellona non sarebbe stata contenta, ma io me fidavo ciecamente di Judette, quindi se lei mi avesse detto qualcosa io l'avrei fatto seduta stante. Judette mi diceva sempre le cose per una ragione.
«Mh... oltre a questo volevi altro?» mi chiese Chiara.
«No...» dissi. Non potevo certo rivelare i piani di Judette.
«Sei sola?» mi chiese.
«Beh... più o meno...» risposi, pensando a Judette... e a Yusako.
«Povera teeeee» disse Chiara abbracciandomi.Rimasi sorpresa. Perché avrebbe dovuto abbracciare una perfetta sconosciuta? Va bene che ero una bambina, ma non sapeva nulla di me.
«Non farci caso» disse Lucy.
Sapevo che Judette aveva in mente un piano, ma non ce la facevo più a tenermi tutto dentro, e poi mi serviva un modo per attuare il piano.
«Io... io in realtà... ho una domanda» dissi.
«Dicci pure» disse Chiara, staccandosi da me.
«Cosa avete portato qui? Da quando siete arrivati la sorellona si comporta in modo strano, più strano di prima».
«In che senso?» mi chiese Chiara.
«Sviene senza motivo, uccide senza rendersene conto...» dissi, «Dice anche di aver resuscitato una persona...».
«Perché mi ricordano Judy?» disse Lucy.
«Oh...» dissi, «È Judy che la sorellona ha resuscitato».«Eh?» dissero tutti all'unisono.
Mi aspettai una reazione del genere, e a quanto pare il mio intuito aveva ragione.«Lei era lì quando è successo, la sorellona andava sempre a trovare la tomba di Judy» continuai.
«Oh strano» disse Chiara.
«Lo so... ma ormai non capisco più quello che fa, è... cambiata, ed è iniziato tutto quando siete arrivati voi, perché?» chiesi, ormai disperata.
«Eh boh» rispose Lucy.«Com'è finita tua sorella in ospedale?» mi chiese il tizio biondo.
«Non lo so... so solo che quando è uscita stava inseguendo Julie...» risposi.
«Mh...».Sentii mormorare Judette. «Mhm?» mugugnai, portandomela all'orecchio. «Ellen...?» dissi.
Mi tolsi Judette dall'orecchio e tornai a parlare con i tizi: «Judette dice che c'entra una qualche ombra, una certa Ellen e... Lulu...?».
«Lulu?» disse il tizio biondo.
«Così dice Judette» risposi io.
Lucy sussurrò qualcosa, ma non riuscii a sentire cosa.
«Intende la sorella di Judy e l'ombra dietro di lei?» chiese Chiara.
«Non so...» dissi, per poi avvicinare di nuovo Judette al mio orecchio: «Mh? Dice di si».
«Ellen chi è?» chiese Lucy.
«Judette non lo vuole dire».
«Mh... va bene... ma allora significa che l'ombra, Lulu e questa Ellen sono collegati in qualche modo con Judy» disse Lucy. Mi sembrò fin troppo calma...
«Sembra così» dissi.
«Ora l'unico problema è trovare Judy» disse.Dopo quella frase divenni confusa, non sapevo niente di quello che fosse successo da loro.
«È scomparsa con una persona alleata con l'ombra» disse Chiara, avendo capito la mia confusione.
Poggiai di nuovo Judette all'orecchio per ascoltare cosa stava dicendo.
«Uh... scusate... potrei usare il telefono?» chiesi.
«Certo, sta in cucina» mi rispose Lucy.
«Grazie, ehm... Judette dice che devo stare con voi, dice che stare sole potrebbe mettere in pericolo anche me» dissi.
«Va bene allora resta qui» disse il tizio biondo.
«Grazie» dissi andando in cucina.Non sapevo proprio se mi fidassi o meno di quelle persone, ma Judette aveva detto di restare lì, quindi io le diedi ascolto.
Presi il telefono e composi il numero di casa.
Il telefono squillava, ma nessuno rispondeva.
«Eddai Yusako, per favore...» dissi.
Poi guardai Judette: «Sei sicura che debba fare così?». Judette annuì.
Finalmente qualcuno all'altro capo del telefono parlò: «Pronto?».
«P-pronto? Yusako sei tu?» chiesi.
Ma non ebbi il tempo di avere risposta, perché Chiara arrivò all'improvviso, mi prese il telefono dalle mani e attaccò.
«Mh? Cosa...?» dissi, guardandola confusa.
Chiara prese un bicchiere d'acqua: «Ne vuoi?».
«Hai staccato solo per farmi bere un po' d'acqua? Non la voglio grazie...» dissi confusa. Non mi fidavo affatto di lei.
«Forza è buona, non è semplice acqua, ha il gusto di fragola» insistette.
«No...» dissi. Neanche mi piaceva la fragola...
Chiara sospirò, poggiò il bicchiere vicino al telefono e prese un vaso dalla tavola.
«Che cosa vuoi fare?» dissi preoccupata.
Non ebbi risposta neanche stavolta, perché lei mi ruppe il vaso in testa, facendomi svenire...
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Queen Of Nightmares
HorrorElsa-Maria Sanna può sembrare una ragazza come tante, dolce, timida e gentile. Ma dietro a questa maschera si nasconde tutt'altra persona: Ellie Kitamura, soprannominata Mayu The Queen Of Nightmares. ATTENZIONE Libro in collaborazione con @Sono_Una_...