4 - Come resuscitare le persone

44 6 5
                                    

Un ricordo vivido, le urla di disperazione, l'impatto e il coma...

Che cazzo sto a di oggi?!

Passò un anno dalla morte di Judy, e sembrava che tutti i suoi amici si fossero fidanzati e abbiano lasciato la scuola per lavorare come camerieri...
A quel pensiero volli tornare in Giappone solo per visitare un Maid Caffè.


Tutti loro smisero di uccidere, tranne me. E tutti vivevano la loro vita come se Judy non fosse mai esistita, tranne me.
Andavo a trovarla ogni giorno in cimitero, e la maggior parte delle volte provavo a resuscitarla, pensando ancora al mio maestro: Shimura Sensei. Mi diceva che io custodivo un grande potere in me, e che sarei stata in grado anche di resuscitare i morti se solo lo avesi voluto.

Continuai a sperare che Judy tornasse in vita, magari le avrei potuto rivelare la mia vera identità.
Intanto non smisi mai di stalkerare la gente, ormai era così tanto parte di me che ero sicura che anche i miei figli avrebbero stalkerato le persone.

• • • • •

Era tardi, ma non me ne fregava. Ero al cimitero di notte, ma non me ne fregava. Stavo per parlare con un morto, ma non me ne fregava.
V

olevo semplicemente chiacchierare un po' con Judy.

Arrivai alla tomba e mi ci sedetti sopra.

«Ciao Judy, come stai oggi?» chiesi come se avessi davanti la persona stessa.
«Capisco, senti, oggi io...» cercai di dire, ma non feci in tempo a finire la frase che la tomba iniziò a muoversi.
«Ma che cazz-?!» dissi, correndo dietro agli alberi.
Il coperchio si alzò e ne uscì fuori... JUDY!

ALLORA SO DAVVERO RESUSCITARE LA GENTE!

Guardai Judy stupefatta, se ne stava andando. La seguii, non capita tutti i giorni di vedere un morto vivente per la strada.

• • • • •

Stava sbirciando dalla finestra di casa sua, non pensavo passasse inosservata.

In casa stavano festeggiando, e come al solito stavano facendo un gran casino.

All'improvviso uscì... Luck!
«CHI SEI?!» urlò a Judy, facendole fare un salto per lo spavento.

Lui aprì la finestra, e appena vide Judy... rimase paralizzato, come se avesse visto un fantasma.

«Luck che hai?» chiese quel ragazzino scemo.

E lui in tutta risposta... urlò e si strofinò gli occhi, come un bimbo dopo essersi svegliato da un brutto sogno... un incubo.

Anche Chiara si avvicinò a loro.
«Che hai tesoro?» chiese allo scemo.
Tre secondi dopo gli occhi di Judy tornarono normali.

Dopo pochi attimi di esitazione, Judy si decise a parlare. «COME TESORO?!» urlò traumatizzata.
«Si Judy... J-J-Judy?» disse Chiara dopo attimi di tontaggine ed essersi resa conto di avere davanti una persona resuscitata.

«Ma che avete?» chiese Judy visibilmente scocciata.
«CHE ABBIAMO?! T-TU SEI MORTA!» urlò di scatto Lucy.
Gli scemi e l'oca guardarono Judy incuriositi, o meglio, intontiti.
Poi dopo aver messo in funzione gli ingranaggi del cervello sbiancarono di colpo, diventando dei fantasmi.
«Q-quella Judy?» chiese lo scemo.
«I-impossibile lei era m-morta vero?» chiese l'altro scemo.

Lucy e Chiara scattano a prendere... una padella?
Poi diedero una padellata agli scemi.

Quanto godo! Finalmente! Non li sopportavo più!!! È da una settimana che uno dei due mi chiede dove ho preso la mia maglietta per comprarla anche a Lucy, ne avevo abbastanza!!!

«SCUSATE!» urlarono le due.
Poi Lucy si avvicinò all'Oca che tremava. Perché aveva la pelle d'oca!
Hahahahaha
Nope.

«Io non mi scuso, tanto mi stai sulle palle» disse, per poi darle una padellata.
I due svenirono, ma a quanto pareva Jo non era contento quanto me.
Infatti urlò «CHE CAZZO HAI FATTO ALLA MIA FIDANZATA?!».

«Si si una ragazza... sembra più un'oca... no anzi ha un carattere di merda e la voce peggio di un'anatra» disse Chiara.
J

o le ringhiò di tutta risposta.


«Grazie per avermi cagato eh. Neanche un "accomodati"» disse Judy scherzando, per poi entrare in casa.

Da lì in poi non li vidi più, ma continuai a origliarli.

«ORA CI SPIEGHI... UN ANNO FA ERI MORTA!» urlò Lucy con un tono incazzattissimo, ma sull'orlo del pianto.
«Beh...lunga storia che non voglio raccontare» disse Judy.

Poi non sentii più niente.

Mi preparai per andarmene ma...

È un'oca secondo me... ha un chilo di trucco sulla faccia.

«BEH...NOTTE!» sentii dire dalla casa.


Non mi sentii bene, ero un po' stordita.

Era ricomparsa all'improvviso.
Lei era morta.
Noi l'avevamo vista...era morta...il cuore non le batteva più.

Mi venne la nausea...

Non mi sentivo affatto bene...
Vedevo tutto sfocato...
Non mi reggevo in piedi...
Caddi sui cespugli...

E...e...e...

All'improvviso vidi tutto buio, il nero più assoluto, l'oblio.
Pian piano non sentii più l'odore della notte, né della pianta di cipolla affianco a me. Non percepii più il pavimento sotto di me. Non riuscii più a sentire nulla. Ma l'ultima cosa che mi ricordo di aver fatto... è gridare con tutta la forza che avevo in corpo.

Queen Of NightmaresDove le storie prendono vita. Scoprilo ora