7 - Chi dorme affianco a me?

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Mayu's pov

Mi risvegliai in un letto d'ospedale, completamente paralizzata, l'unico senso che potevo usare era l'udito. Bisbigli di voci che non riconobbi, finché non sentii una parola che conoscevo bene, e la voce di qualcuno che avrei voluto abbracciare istantaneamente.

Miku's pov

«ONEESAN!!!» urlai con tutto il fiato che avevo in corpo, scuotendo la mia sorellona. Ero sicura che mi avessero sentito molto bene anche i dottori, dato che si girarono tutti verso di me. Ma le mie parole  non furono vane, dato che la sorellona si risvegliò.
«M-miku?» disse Mayu con voce flebile. Le lacrime rigarono un'altra volta il mio volto.
«Miku? Perché stai piangendo?». Riaprì gli occhi, i suoi occhi azzurro mare che mi hanno sempre tranquillizzata. La abbracciai, in prenda alle lacrime. Non riuscii più a parlare, muovevo la bocca ma le parole non uscivano, come le corde vocali fossero paralizzate. Strinsi forte Mayu, ma lei non ricambiava il mio abbraccio. Non si muoveva. Era come paralizzata, nessun suo muscolo sembrava fare nulla, eccezzion fatta per quelli della faccia. «S-sorellona?».
«Miku...» mi disse lei.
«Si?» chiesi, osservandola con una piccola faccia premurosa.
«Perché non riesco a muovermi?» mi chiese, con un tono tutt'altro che preoccupato, ma per lo più scocciato. «Ma...» stavo per dirle che era un po' egoista a fare questa domanda dopo i disastri con Julie... però alla fine decisi di lasciar perdere, dopotutto si era appena risvegliata dopo una caduta in un letto d'ospedale, forse non ricordava bene.
«Non lo so» risposi alla fine.
Mayu restò ferma, a osservare il soffitto. Non feci più in tempo a dire nulla, perché il dottore disse che l'ora delle visite era finita. Abbracciai Mayu un'ultima volta, poi presi la mia borsa e me ne andai.

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«Sai, non so come reagirà Mayu all'arresto di Julie.» mi disse Yasuko, passandomi un succo di frutta.
Era vero, la sorellona era imprevedibile, si sarebbe potuta arrabbiare e distruggere tutto come poteva sorridere e far finta di nulla. O tutte e due.
Julie dopo essere scappata uccise una persona in mezzo alla strada, vicino a una centrale di polizia, che poco dopo trovò anche Mayu svenuta per terra.

E ovviamente tutti questi problemi sempre a noi devono accadere, ai vicini no, eh? Ma in effetti da loro una è morta e poi resuscitata, altro che Gesù. Forse neanche sanno che noi siamo dei killer... E io vorrei che non lo fossimo.

Ciò che avevo in testa era decisamente troppo da smaltire per la piccola bambina che ero, ma sicuramente le domande sulla propria esistenza non se le risparmiavano nessuno, neanche i più giovani.

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Mayu's pov

Mi risvegliai di soprassalto nel cuore della notte, con il battito a mille.
Mi sedetti sul letto e mi toccai la fronte: avevo la febbre.
Ma poi mi accorsi di una cosa molto più importante della febbre...
«MI STO MUOVENDO!!!» urlai, facendo correre metà del personale nella stanza.
«Signorina, eviti questi disastri per favore, e non disturbi la sua compagna di stanza.» mi disse uno degli infermieri, indicando una ragazza sdraiata nel letto affianco al mio, che mi guardava arrabbiata. Dovevo averla svegliata, ma dopotutto, potevo muovermi!

Volevo andarmene via dall'ospedale al più presto possibile e tornare a casa mia da Miku e le altre, ma mi resi subito conto che non mi avrebbero fatto andare via così facilmente, quindi mi addormentai...

Miku's pov

Erano le sette del mattino e scesi in cucina per fare colazione. Dopo tutti gli avvenimenti successi non sarei voluta andare a scuola, ma mi toccava farlo.
Yusako stava guardando la TV, il telegiornale probabilmente, così mi avvicinai per sentire.

«... e così siamo giunti alla fine dei campionati di Serie A.» blaterò la donna del TG.

Calcio eh? Non ci ho mai capito nulla, e in effetti neanche mi piace. Preferisco di gran lunga il nuoto o il tiro con l'arco.

«Ma ora passiamo a una delle ultime notizie. La temuta killer francese Bloody Mary, che negli ultimi anni aveva terrorizzato il territorio italiano, è stata recentemente catturata. L'identità della misteriosa assassina è l'adolescente Julie François, di soli 18 anni da poco compiuti».
Julie... stavano parlando di Julie.
Sapevo che l'avevano catturata, ma era appena diventata una cosa di dominio pubblico. Noi non avevamo genitori, era ovvio che saremo stati sospettati, e Mayu era in ospedale.

No, così non può andare, noi dobbiamo... noi dobbiamo... scappare un'altra volta o... smettere di uccidere.

Mi tolsi questi pensieri di torno e mi concentrai sulla colazione: una deliziosa cheese cake preparata probabilmente da Yusako. Quella ragazza aveva un cuore d'oro, e si vedeva subito che ci teneva a me, e mi avrebbe protetta in caso di pericolo, come l'arrivo della polizia, ma mi chiedevo... sarei stata bene con lei, se Mayu non ci fosse stata più?

Con tutto quel casino per la testa mi passò completamente l'appetito, quindi decisi di disegnare un po'. Pensai di disegnare la sorellona intenta ad abbracciare un bel cadavere.

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Mayu's pov

Era notte, ma io non avevo minimamente voglia di dormire.
Dato che non mi andava di restare nella mia stanza, dove c'era l'altra tipa e un tipo che era lì da molto e aveva un'aria piuttosto familiare, mi alzai e andai in bagno a lavarmi la faccia.
C'era un gatto davanti alla mia camera, ma non ci feci molto caso. Ma... mi sembrò di vedere un'ombra affianco a lui...

Mi lavai la faccia e poi mi guardai allo specchio. Per poco mi presi un colpo. I miei occhi gialli brillavano al buio... i miei... occhi...
Mi accorsi di non avere le lenti a contatto, e precipitai subito nel panico pensando al peggio.
In un attimo l'ansia mi pervase, il respiro mi si affannò, vedevo tutto sfocato, e poi caddi a terra svenuta.

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