Capitolo I : Back To Black

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  Dopo il mio discorso da nuovo primario di chirurgia ,mi ritirai nel mio ufficio per controllare l'aspetto amministrativo dell'ospedale. Ero immerso nelle carte , nelle fatture quando qualcuno bussò alla porta.

<< Avanti>> dissi e mi ricomposi.

<< Le è arrivato questo qualche istante fa>> disse una specializzanda e mi passò una busta gialla.

<< Grazie mille, ora puoi andare>> dissi gentilmente e la specializzanda obbedì. Aprii la busta piano e svuotai il contenuto sulla scrivania di vetro. Foto, tantissime foto comparvero davanti a me. Ne presi una . C'era una donna, una donna che conoscevo davvero bene. che camminava in una strada da sola.

<< Demetria>> una lacrima cadde sulla foto. Controllai le altre foto e vidi che ritraevano Demetria nella vita quotidiana. C'era anche una lettera.


" Sconvolto figlio di puttana? Lei è viva , queste foto risalgono ad una settimana fa !

Sarò il tuo incubo, non mi vedrai ma saprai che sono più vicino alla tua vita ogni giorno di più.

Buoni incubi dolce Shane!"

Tutto ciò che credevo era andato distrutto . Come aveva fatto a salvarsi dall'incidente ? Chi mi aveva mandato queste foto ?

Lei era ancora viva. Non riuscivo a credere a quelle foto, non potevo credere che lei lo fosse. Avevo visto il suo corpo nella bara, il suo sogno mentre donavo un rene ad Alec. Raccolsi tutte le prove e corsi via dall'ufficio.  Il cuore mi batteva forte, sembrava volesse uscirmi dal petto,  la mente non si capacitava di tutto questo. Doveva esserci una spiegazione razionale, doveva per forza esserci una spiegazione razionale.  I corridoi erano pieni di chirurghi, infermieri e  parenti di pazienti, tutti ostacoli durante il mio cammino. Mi feci spazio tra le persone, inseguito dai fantasmi del mio passato . 

<<Alec>> lo vidi da lontano e cercai di attirare l'attenzione. Incrociò il mio sguardo e mi sorrise.

<< Mi dica, capo>> un sorrisetto gli comparve sul viso.

<< Devi venire con me nel mio ufficio, devi dare un'occhiata a queste>> gli mostrai il pacco giallo che conteneva le oscure fotografie. Nel suo sguardo c'era curiosità ma anche inquietudine, la mano destra gli tremava. Era un movimento quasi impercettibile ma io lo conoscevo, forse fin troppo, per farmi sfuggire un simile segnale. 

<< Altri problemi in arrivo ?>> sospirò.<< Riusciremo a stare tranquilli per una volta?>>.

<< Abbiamo avuto due anni tranquilli e monotoni, un po' di problemi devono esserci, no?>> cercai di sdrammatizzare la situazione, anche se non c'era nulla di divertente. La situazione era più intricata di quanto potessi pensare, una matassa quasi impossibile da sciogliere. 

<< Tu sei il primario di chirurgia, io il primario di chirurgia ortopedica, quindi si, la vita ci è andata fin troppo bene fino ad oggi>> mi mise una mano sulla spalla.Trasalii, ero tutto un fascio di nervi tesi e ad ogni tocco avevo paura di un pazzo alle mie spalle. 

<< Sei più teso del solito e quindi la situazione è più seria del solito>> si grattò il mento ricoperto da barba ispida . Mi studiava, i suoi occhi fissi nei miei , e cercava di capire cosa stesse succedendo di così grave.

<< Credi nella resurrezione ?>> domandai di impulso. Le parole mi uscirono così velocemente che non riuscii a bloccarle. Alec era perplesso , non ci capiva più nulla.

<< Come? Cosa centra la resurrezione con il contenuto di quella busta?>>  fissò la busta.<< Cosa si sono inventati adesso ? La resurrezione di Demetria? >>. Annuii lentamente. Spalancò gli occhi, il tremore alle mani divenne sempre più forte.

I Will Be Your Remedy ( A Different Love 2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora