Capitolo IX : Battlefield

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Era ormai mattina quando mi decisi di rivolgere la parola ad Alec. Non mi sembrava il caso di dargli altri problemi mentre si risvegliava.

<< Hey >> dissi sull'uscio della porta. <<Posso entrare ? >>. Lui si girò di scatto e vidi sul suo viso formarsi una smorfia di dolore.

<< Sì >> mi rispose con voce spezzata. Per la seconda volta vedevo Alec in quello stato e , per la seconda volta era colpa mia. O almeno lo credevo fino a poche ore fa.

<< Ho delle novità importanti, vitali oserei dire >> presi la lettera dalla tasca interna della mia giacca. << Tu andavi forte in storia al liceo, vero ? >>.

<< Sì, ma cosa c'entra questo con le novità ? >> cercò di mettersi a sedere ma rimase senza fiato. Mise la mano sulla ferita chirurgica ed emise un gemito. Mi affrettai a raggiungere il suo letto ed aiutarlo a stendersi .

<< Va meglio ? >> gli accarezzai il braccio.

<< Non guardarmi con quella pietà negli occhi. Non ne ho bisogno >> scattò improvvisamente.

<< Sono solo preoccupato per te >> strinsi a pugno la mia mano e lo fulminai con lo sguardo. Lui mi rispose con la stessa intensità.

<< Sono un chirurgo, so che sguardo si rivolge ai pazienti moribondi >> una piccola lacrima scese sul suo viso. << Quanto mi resta >>.

Non riuscii a trattenere le risate. Scoppiai in una fragorosa risata , tanto che alcune lacrime mi rigavano il viso. Alec aveva un'espressione interdetta e confusa , molto confusa.

<< Ma come ti vengono in mente queste cose ? >> dissi tra una risata e l'altra.

<< Non ne ho idea. Tra la tua faccia e i dolori per la ferita la cosa mi è venuta spontanea>> sospirò . <<Fammi vedere un po' quella lettera>>. Gliela passai ed aspettai impaziente la sua risposta. Intanto le sue espressioni erano comiche . Passava dalla rabbia alla meraviglia in un nano secondo , quasi stesse leggendo un libro di Harry Potter.

<< Mi sembra un ottimo punto di partenza>> non staccò gli occhi dal foglio che , ormai , era tutto sgualcito.

<< Non sai nulla di questa società segreta ? >> chiesi cercando i suoi occhi oltre il foglio.

<< Shane , prima di tutto sono passati anni da quando ho studiato questa roba e, secondo te, a scuola fanno studiare tutte le società segrete ? Hai la più pallida idea di quante ne esistevano ? >>. Mi sentivo stupido ad avergli domandato una cosa così ovvia.

<<Dovremmo cercare su internet qualcosa >> Alec si grattò nervosamente il mento, cercando di trovare la parola chiave per risolvere tutto.

<<No. Sono sicuro che su internet non ci sia nessuna informazione del genere>> dissi guardando un oggetto molto piccolo sul comodino. Brillava come un diamante alla luce , ma era più bitorzoluto . Metallo.

<< Come fai ad esser... >> Alec cercò di finire la frase ma lo zittii . Guardavo ancora il piccolo oggetto sul comodino e capii subito. Grazie alla mia cultura sul giallo avevo intuito subito che era una cimice.

<< Figli di puttana >> sibilai tra i denti e mi alzai di scatto. Presi tra le dita la cimice e la buttai a terra , schiacciandola con tale violenza da mandare i frantumi in ogni parte della stanza. Alec, bianco come un cencio, mi guardava a bocca aperta.

I Will Be Your Remedy ( A Different Love 2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora