Capitolo IV : Lightweight

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Le infezioni hanno un brutto modo di insinuarsi dentro di noi. Ti senti piuttosto bene. Pensi che l'infezione se ne sia andata. E poi... Si ripresenta. Dal nulla. Quando il tuo corpo è ancora debole. Quando sei guarito a malapena. Bam! Sei di nuovo infetto. E non appena l'infezione si diffonde, non appena entra nel tuo flusso sanguigno, beh... Devi davvero stare attento. Perché quello è il tipo di infezione che ti può uccidere.

Entrai nel mio appartamento, Zuri con il capo appoggiato sulla mia spalla. Un forte odore di vodka e di sambuca pizzicò le mie narici.
<< Jake , sono a casa>> dissi ad alta voce dall'ingresso. Nessuna risposta. Il cuore iniziava a martellarmi, il costante pensiero di trovare Demetria dietro ogni angolo era mi stava uccidendo. Mossi i primi passi , incerto su ciò che avrei trovato nell' altra stanza .  Un rumore secco , forse un oggetto metallico,  mi fece trasalire.
<< Calmo, devi mantenere la calma >> pensai . Strinsi Zuri forte e continuai a camminare per quel corridoio che sembrava infinito. Mi diressi  in cucina, gli occhi che scrutavano ogni singolo centimetro della casa. Non avevo più fiato, tremavo come due anni fa. Ero diventato forse paranoico ?  La stanza era vuota, Jake non era lì. Sentii di nuovo quel rumore. Un freddo tonfo che mi gelò le vene.

<< Shane?>> mi chiamò una voce distorta dall'alcol . << Dove cazzo eri?>>. Mi precipitai in camera da letto, il viso rosso dalla rabbia e dalla vergogna. Che gli stava succedendo ? Perché aveva accentuato il suo vizio dell'alcol ? In camera c'era una scena pietosa. Era disteso sul letto, gli occhi da folle, e circondato da bottiglie di liquore.

<< Vado a sistemare la bambina e dobbiamo parlare. Credo sia necessario parlare di cosa ti sta succedendo>> mi girai senza neanche ascoltare la risposta. Stesi la bambina sul letto e le diedi un bacio sulla fronte. << Papà ti ama più della sua vita>> le sussurrai e la lasciai nella pace dei suoi sogni. Io tornavo nel mio incubo, la mia vecchia infezione che non era guarita del tutto. Entrai in camera e spalancai le finestre. L'odore dell'alcol era troppo intenso per essere sopportato.

<< Cosa ti sta succedendo ?>> mi girai verso di lui e lo guardai male, con sospetto.

<< Dovrei farti la stessa domanda >> il suo sguardo era vuoto . Mi si accapponò la pelle.

<< Che vuoi dire ?>> mi sedetti accanto a lui.<< Sono sempre lo stesso>>.

<<No>> rispose secco.<< Da quando ti hanno nominato primario non sei lo stesso, ti comporti in modo autoritario >>.

<< Dirigo un ospedale, non un parco per neonati>> gli presi la mano e la strinsi al mio petto.<< Poi mi sta cadendo il mondo a pezzi, di nuovo>>.

<< Ma non è solo questo>> strappò via la mano .<< Ora la tua priorità è quella puttana di Demetria. Quando ti avrò tutto per me ?>>. Volevo dargli uno schiaffo sul viso, volevo fargli capire , una volta per tutte, che non poteva essere il mio unico pensiero e la mia unica preoccupazione.

<<Pensi che mi diverta ? Pensi che sia un gioco divertente ? Demetria è viva e una nuova persona è sulle mie tracce. Il matrimonio è fatto di compromessi, non può essere sempre rose e fiori>> nei miei occhi c'era un fuoco selvaggio , bruciava , favoloso quanto pericoloso, e potevo sentirlo in tutto il corpo.<<  Non siamo in un film, vuoi capirlo o no ?>>.

<< Quindi dai la priorità a Demetria?>> si alzò velocemente, per quanto un ubriaco possa essere veloce nei movimenti, e un rumore di bottiglie che si scontravano riempì la stanza.

<< Per il momento è la mia priorità>> abbassai lo sguardo.

<< Mandi a puttane tutto quello che abbiamo costruito ? Vuoi farlo per inseguirla? >> si avvicinò barcollando. Mi faceva paura, non era più Jake. Lui non era più mio marito e , forse, non lo era mai stato davvero. Si avvicinò a me e mi sollevò il mento con due dita. << Aspetta, tu ami ancora Alec ? Lo ami ancora ? >>.

I Will Be Your Remedy ( A Different Love 2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora