Stiles giaceva beato fra le braccia di Derek, si sentiva felice dopo tanto tempo «Ti devo dare una cosa» disse Derek lasciando il piú piccolo ad attendere mentre lo osservava dirigersi verso la sua auto, poi tutto si oscurò, si fece nero e Stiles non vide piú Derek, il respiro mancò, chiuse gli occhi, sperando fosse un'allucinazione poi gli riaprí e si ritrovò nella sua stanza con una mano sanguinante, le lacrime agli occhi e la stessa sensazione di solitudine che aveva avuto poco prima, controllò l'orologio: le 5:47.
Non ci poteva credere, non se lo spiegava, si chiedeva cosa fosse successo e il suo cervello trovò la risposta...niente, non era successo niente, aveva sognato di aver fatto pace con Derek, aveva sognato di essere finito in ospedale, aveva sognato, e non si era accorto di essersi addormentato «è stato solo un sogno» bisbigliò a se stesso incredulo «eppure sembrava cosí reale» aggiunse mentre la confusione lasciava posto alla tristezza e alla malinconia, si alzò a controvoglia dal letto e scese al piano di sotto dove vi trovò suo padre «Hey, figliolo buongiorno» lo salutò «Buongiorno papá» rispose lui mentre provava a nascondere la mano ferita, suo padre sembrò davvero non farci caso e ci rimase male, nel sogno aveva capito subito ma a quanto pare non sapeva nenache che stava male «A domani figliolo» lo salutò quando uscí di casa per andare a lavoro «A domani» rispose quando era ormai fuori di casa per poi andare a fare colazione e prepararsi per la giornata.
Uscí di casa diretto da Scott, pensando ancora a quello che aveva sognato divagando pian piano a pensare a Derek, gli mancava davvero tanto, non aveva mai sofferto tanto, nenache a vedere Lydia con Jackson, forse perché non aveva mai amato veramente la rossa o forse perché non era mai stata sua pensò distrattamente.
Attivato davanti la casa del suo migliore amico suonò il campanello e aspettò che Scott e Isaac scendessero, poi si diressero verso la scuola, era assurdo, nonostante quella mano fosse ben evidente nessuno l'aveva vista, nessuno ci aveva fatto caso, e questo lo deludeva, anche chi amava non si era accorto di quanto soffriva.
«Guarda che mi sono accorto che non stai bene» affermò d'un tratto Scott «Se Stiles non chiacchiera, si dimentica di chiamarti, e nasconde una mano, mi sembra ovvio ci sia qualcosa che non va» intervenne Isaac «Cosa ti prende?» chiese Scott «Niente, sto bene» affermò Stiles, sentendosi anche un po' stupido, adesso che Scott aveva capito nascondeva la verità? «Certo, perché avere la mano così, è stare bene!» esclamò l'amico prendendo il polso e mettendo in vista la mano ferita «Sono semplicemente sbattuto» menti Stiles «mozzicando la mano?» chiese Isaac «E chi ti ha detto che ho mozzicato la mano?» disse Stiles «Ci sono i segni dei denti» affermò il biondo indicando dei piccoli segni sulle nocche della mano «E se avessi colpito un finestra e rompendola il vetro mi fosse finito nella mano?» suppose Stiles «Sono tagli di uguale profondità e troppo perfetti per essere schegge di vetro» affermò Isaac «Cos'è adesso sei un detective? » chiese scontroso il ragazzo «No, sono solo bravo in queste cose» rispose Isaac «Adesso basta! Cosa ti prende Stiles?» gli interruppe Scott «Ho sognato Derek che mi amava ancora, ma la mano l'ho distrutta prima di addormentarmi dando un pugno al muro e poi morsicandola» spiegò Stiles «Devi medicarla» affermò Scott «Io in ospedale non ci vado!» protestò Stiles «Lo farà Isaac» disse Scott spegnendo le proteste di Stiles «Sai farlo vero?» «Si, so medicare una ferita» affermò il biondo che aveva le guance tinte di rosso «Ma non ho un kit di medicazione, e in casa tua madre è l'unica ad sapere dov'è» «Giusto, andremo a comprare le fasciature e il disinfettante» disse Scott «E i soldi?» chiese Stiles «Giusto...allora andremo alla clinica veterinaria, chiedo al mio capo se me ne presta un po', quello che usiamo per gli animali sono le fasciature stesse usate per le persone» spiegò Scott «Non dire che è per me, è inquietante quel tipo, non voglio essere curato da lui» disse Stiles «Dirò che sono per Isaac, va bene?» chiese ad entrambi Scott «E se vorrà vedere la ferita?» chiese Stiles «Gli faremo vedere la ferita» affermò Isaac alzando la maglietta, aveva una ferita mal curata «Fatta con un bastone di ferro arrugginito, mio padre me l'ha piantato dritto sull'addome, persi molto sangue, è mal ridotta perchè dovetti curarla io e lo feci con un filo trovato per caso» disse Isaac «Sicuro?» chiese Scott prendendo il polso del ragazzo che stava iniziando a staccare quel filo «Tranquillo» sussurrò il biondo mentre sul suo volto nasceva una smorfia di dolore «Va bene, andiamo» disse Scott correndo, con Stiles mentre Isaac si teneva la parte ferita che ora sanguinava.
Scott entrò veloce per prendere le bende, Deaton fortunatamente non c'era.
«Ragazzi...cosa è successo?» chiese una voce «Vecchia cicatrice che non ho mai curato» affermò Isaac indicando il suo addome «E Scott è dentro?» chiese l'uomo «Si» rispose Stiles che nascondeva la mano nella sua camicia a quadri «Ok, ragazzi ho fatto...Ciao Deaton» disse Scott quando si trovò il veterinario davanti «Scusa...lavoro extra o denaro in meno?» chiese poi «Prendilo come un regalo» disse l'uomo entrando nell'edificio «Entrate, vi medico io» «Ci?» chiese Scott «Io sto bene...» «Non tu, Stiles, ho notato la tua mano » rispose facendo entrate i tre ragazzi.
«Cosa è successo, a questa ferita? Sembra infetta» commentò Deaton curando Isaac «Una mazza di ferro arrugginito, colpa di mio padre, poi non mi ha neanche curato» spiegò il biondo «Chi è tuo padre?» chiese il veterinario «Chi era» lo coresse Isaac «O mi spiace» disse Deaton «A me no, insomma mi ha distrutto l'infanzia» lo informò Isaac mentre Deaton metteva un cerotto sulla ferita «Grazie» sorrise il ragazzo infilando di nuovo la maglia che prima aveva tolto «Va bene, ora dammi la mano Stiles» disse Deaton «Ma cosa hai combinato?» gli chiese osservando l'arto mal ridotto «Ho rotto la finestra rischiando di cadere fuori camera mia» mentí Stiles, mentre Deaton annuiva semplicemente «Ecco fatto!» poi esclamò «Che ore sono?» chiese Scott «Le 9:00» lo informò Isaac «Bene, andiamo a scuola allora» annunciò Scott mentre si avviava all'uscita della clinica con gli altri due che lo seguivano «Grazie Deaton!» aggiunse uscendo fuori.
Dopo le lezioni Stiles dovette avvertire Lydia che non sarebbe andato al corso perché aveva gli allenamenti di lacrosse nel pomeriggio e il coach non aveva voluto sentire scuse, la rossa si dispiacque molto ma rimandò il progetto a un'altra volta.
Una volta finiti gli allenamenti Scott e Stiles decisero di mangiare una pizza insieme, stare con il suo migliore amico avrebbe fatto dimenticare Derek per un po' così magari avrebbe riassaporato cosa voleva dire non pensare a niente se non a essere felice.
Sorry people!
NON SO COME CONTINUARE LA STORIA D:
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Il ragazzo della porta accanto ||Sterek Story||
FanfictionImmaginate di vivere una vita normale, immaginate di trovare l'amore dell vostra vita, immaginatelo... e poi semplicemente smettete di farlo... Stiles e Derek un giorno si incontreranno...ma si tratterà della realtà? Beh, scopritelo ATTENZIONE:...