«Allora, che mi dici figliolo?» chiese lo sceriffo mentre accompagnava Stiles a scuola «Oh, beh niente di nuovo» rispose lui cercando di non far trasparire emozioni «Strano, di solito mi riempiresti di parole » osservò lo sceriffo «Sei stato via da me per un giorno... Passano giorni senza che tu mi dica niente a volte » disse Stiles «È vero ma ti vedo, non ti parlo ma posso vedere come stai» confessò suo padre «Beh, allora dovresti iniziare ad usare gli occhi per guardarmi meglio» disse Stiles quasi sputando quelle parole «Stiles...cosa ti prende?» chiese ancora l'uomo in agitazione «ho sentito quello che hai detto a Derek» ammise Stiles «Beh immagino non sia bello vedere proprio padre cosí» disse lo sceriffo che si aspettava una delle solite risposte di suo figlio «No, in realtà no, almeno così capisci cosa si prova nell'essere trattato male» disse freddo Stiles sorprendendo suo padre «Hai ragione» rispose, non poteva darli torto in nessun modo «Scusami» cercò di dire ma suo figlio non lo ascoltò perché era sceso dalla macchina dicendo «Dopo non c'è bisogno che tu passi a prendermi».
Stiles era arrabbiato, non poteva credere a quello che aveva detto suo padre, avesse almeno detto qualcosa di bello su di lui, magari che sa cucinare bene...«Hey Stiles!» li chiamò la voce di Scott che lo interruppe dai suoi pensieri «Hey Scott!» lo salutó lui «Ti vedo imbronciato che ti prende?» chiese Scott «Ancora mio padre» rispose Stiles «Però ho una novità » aggiunse «Beh, allora dimmela» disse Scott «Mi sono fidanzato e ho dimenticato Lydia» disse tutto d'un fiato «Cora?» chiese Scott «Beh...ecco...ssrò sincero...ho scoperto che non mi piacciono le ragazze...» rispose Stiles «Suo fratello?» domandò Scott sorprendendo Stiles «Si» rispose un po' a disagio Stiles «Amico, tranquillo io non ti giudico potevi anche decidere di diventare femmina, a me non importa» lo rassicurò Scott «Grazie mille Scott, non si come farei senza di te» rispose Stiles abbracciando il suo migliore amico; «Che carini che siete!» esclamò Allison che era appena arrivata tutta sorridente «Lo so, non è adorabile questo cucciolone?» chiese Stiles mettendo la mano nei capelli di Scott scompigliandoli «Ahah si, è adorabile ma ricordati è mio» scherzò Allison «Tranquilla è tutto tuo!» disse alzando le mani in segno di arresa «Bene la campanella...ci si vede dopo!» disse Stiles entrando nella scuola per un'altra noiosa giornata di scuola, quando questa finí prese allegro il cellulare in mano e chiamò Derek «Heilá ragazzino» rispose lui scherzoso «Mi vieni a prendere?» domandò Stiles «No, perché sono già davanti a te» rispose Derek sorridente «Ti sei ricordato!» esclamò Stiles correndo incontro «Non mi dimenticherei di te» commentò Derek prendendolo fra le braccia «Mi sei mancato» disse Stiles «Anche a me, la casa silenziosa è tremenda» rispose facendo ridere il ragazzino e dopo averli strappato un bacio lo fece entrare in macchina «Dove vuoi andare a mangiare?» chiese Derek «_Non ne ho idea...ti lascio fare» rispose Stiles «E questo vuol dire...pizza?» disse Derek «Oh ma insomma! Un po' di varietà! Andiamo al supermercato...oggi cucino io» disse Stiles «Cosa dai da mangiare a tua sorella? Non dirmi la pizza che ti arriva un pugno in faccia» aggiunse «Ordino cibo dai ristoranti» rispose «O Dio seriamente? Da quando mangiate così?» chiese Stiles «Tre giorni, abitavamo con mia madre prima» rispose Derek «Smetterai di mangiare cosí, mi reputano un ottimo cuoco» disse Stiles fiero di se «È l'unica cosa che so fare apparte far guai chiaro» aggiunse «Hai ragione, hai fatto un bel guaio» disse Derek «Oh e quale sarebbe?» chiese Stiles «Con tutto questo parlare mi hai fatto venir voglia di tapparti la bocca» disse Derek scherzoso «Beh, allora fallo» rispose Stiles «E come?» chiese Derek che stava parcheggiando la macchina «Non saprei... Potrei parlare per ore e ore e ore» disse Stiles mentre Derek aveva finito di parcheggiare «Ah, sta zitto» lo ammonì prendendo il suo viso poggiandoci le labbra «Vedi, mi hai zittito» commentò Stiles «Non sembra» rispose Derek che riprese di nuovo le labbra del più piccolo baciandolo sta volta con foga, chiedendo l'accesso alla bocca che ottenne con un po' di esitazione da parte di Stiles; «Ti ho zittito ora?» chiese Derek guardandolo dolcemente che ricevette un'occhiata di consenso da parte di Stiles «Ma potrei ricominciare» aggiunse sussurrando all'orecchio di Derek, dando un bacio veloce prima di scendere dalla macchina «Bene, dato che il mio stomaco chiede nutrimento andiamo a fare spesa» disse ancora Stiles avviandosi all'entrata del supermercato ridendo «Perchè ridi?» chiese Derek «Perchè ti sei ammutito da solo» osservò Stiles provocando la risata di Derek «Hai ragione» commentò avvolgendo il braccio intorno alla spalla di Stiles prima di incamminarsi nel supermercato e uscirne con due buste piene ciascuno «Devi avere molta fame» osservò Derek «Può darsi» rispose Stiles mettendo le buste nel cofano seguito da Derek «oppure voglio trattarti da re» aggiunse Stiles entrando in macchina «Non mi far ingrassare però, tutti questi muscoli è difficile mantenerli» scherzò Derek «Se si son mantenuti in questi tre giorni mangiando cibi pieni di grassi, fidati che son resistentissimi» rispose Stiles «Poi la mia cucina è sana» aggiunse «Il cioccolato me lo chiami sano?» chiese Derek facendo riferimento alle barrette che aveva intravisto nella busta «Qualche barretta non ti rovinerà i tuoi cari addominali» rispose Stiles che ricevette un messaggio proprio in quel momento 'Ciao sono Cora, scusa se ti disturbo ma Derek mi ha dato il tuo numero è un problema?' 'Assolutamente no' rispose Stiles «Chi è?» chiese Derek curioso «Tua sorella » rispose Stiles «Cosa vuole?» chiese Stiles «Nulla, penso voglia soltanto parlare» rispose Stiles «Perchè?» aggiunse «Oh, no cosí» mentì Derek «Cosa mi nascondi?» chiese Stiles «Furbo ed esperto proprio come tuo padre, ti ha insegnato lui a scoprire le cose?» chiese Derek «Non cambiare discorso, sputa il rospo ragazzone» disse Stiles «Devo andare a Seattle domani per Cora e poi sono stato chiamato da mia madre non posso non andare...non so cosa vuole, non me l'ha detto ma sono quasi certo che mi tratterrà per qualche giorno» confessò Derek «E quando volevi dirmelo?» chiese Stiles un po' arrabbiato «Sta sera, prima di andare a dormire te l'avrei detto, te l'ho tenuto nascosto per non fartelo pesare» ammise Derek «Credi davvero che tenendolo nascosto tutto si risolva?» chiese Stiles «Scusa hai ragione, avrei dovuto dirtelo» rispose Derek «Lascia perdere, non è colpa tua...solo che mi mancherai» disse Stiles «Ma tornerò, tranquillo, e non appena rimetterò piede qui a Beacon Hills verrò da te» lo rassicurò prendendo il volto di Stiles fra le sue mani «E io ti aspetterò» sorrise Stiles «Bene mio re, desidera scendere dalla carrozza?» aggiunse scherzoso scendendo dalla macchina prima di aprire la portiera «Volentieri cavaliere» rispose Derek scendendo dall'auto...certo che aveva ragione suo padre, Stiles trasmetteva l'allegria e prendeva anche le cose peggiori nel migliore dei modi, doveva avere una forza d'animo enorme; «cosa c'è?» chiese Stiles vedendo Derek sorridere «Tuo padre aveva ragione Stiles, sei così contagioso, il tuo sorriso lo è, non immagino modo migliore per passare la mia vita se non con te» disse Derek facendo rimanere Stiles senza fiato 'E addio a tutti i neuroni rimasti' pensò fissando Derek che li sorrideva poi prese forza e parlò «Sai, non sono bravo in queste situazioni, le parole vanno e vengono e io non riesco mai a non parlare velocemente o nervosamente è davvero difficile riuscire a parlare a volte ma cercherò di creare frasi con senso logico, non ho mai amato nessuno che non era Lydia e credevo che non ci sarei mai riuscito, ma devo dirti che mi sbagliavo, non sapevo neanche io cosa pensare in realtà ma credo che lo sapevo nel senso che sapevo di essere innamorato di te anche se non lo volevo sapere...oddio non ci ho capito nulla neanche io di quello che ho detto» e Derek rise «Credo tu abbia bisogno di acqua» disse «Lo credo anche io» rispose Stiles entrando in casa «Comunque sei perfetto così, non cambiare mai...va bene?» disse Derek porgendo un bicchiere d'acqua a Stiles che per poco non si affogò «Amo il tuo essere goffo, la tua fragilità e anche i tuoi difetti, amo te» aggiunse Derek «Mi stai punendo per il bacio di prima o per averti preso in giro per quanto riguarda il cibo?» chiese scherzoso Stiles «Sai una cosa?» chiese in seguito «Cosa?» rispose Derek «Mi rendi felice» affermò diretto Stiles baciando Derek andando poi in cucina per preparare il pranzo, Derek era rimasto incollato in quel punto, non riusciva a reagire ne a ragionare, il suo cervello era come fuori uso, non poteva crederci, era assurdo, Derek Hale zittito da un ragazzino iperattivo che amava alla follia, se l'avesse detto a suo zio o a sua sorella si sarebbero fatti quattro risate e non avrebbero smesso di prenderlo in giro...«Potresti anche rispondere al cellulare Derek» disse Stiles divertito nel vedere Derek fisso in quel punto «Oh, si certo» rispose Derek facendo ridere Stiles «Ciao mamma» disse poi il piú grande rispondendo al cellulare «Derek, parti questo pomeriggio, abbiamo già preso i biglietti di andata» disse sua madre «Cosa? No! E Cora? » chiese Derek «È già qui con Peter, porta tutto quello che hai lí non so se tornerai» rispose sua madre chiudendo la chiamata «Accidenti!» esclamò Derek scaraventando il cellulare per terra «Cosa ti prende?» chiese preoccupato Stiles «Era mia madre, devo partite fra due ore circa» disse Derek «Avanti! È solo qualche giorno» disse Stiles scomparendo di nuovo nella stanza dove stava cucinando seguito da Derek, «Vorrei tanto fosse cosí» disse in seguito «In che senso?» chiede Stiles «Ha detto che non sa se tornerò, non ho idea di cosa voglia ma...» disse Derek interrotto da un piatto caduto dalle mani di Stiles «Hey, sta tranquillo...tornerò» lo rassicuró «Per te» aggiunse «Davvero?» chiese Stiles «scalerei l'Everest per te, ma ogni giorno riesco a fare una cosa che pochi sanno fare» ammise Derek «E cioè?» domandò Stiles «Resistere al tuo fascino senza impazzire» scherzó Derek provocando una risata in Stiles «Sai, lo dico così poco che sentirmelo dire per la quarta volta circa nel giro di due giorni mi fa meravigliare di me stesso...grazie Derek» disse sincero Stiles con gli occhi che si facevano lucidi «Oh, vieni qui» lo invitó Derek fra le sue braccia, accorgendosene «Non voglio tu te ne vada, ho trovato la felicità con te, e non voglio perderla ancora» confessò Stiles «Hey, ho detto che non ti lasceró mai, ok?» promise Derek «E per dimostrarti questo, ti voglio donare una cosa...» aggiunse cacciando un oggettino dalla tasca posteriore del suo jeans «Me lo diede mia madre prima che me la portassero via» dando l'oggettino a Stiles che identificó con una piccola pietra piatta con inscritte le iniziali di Derek su un lato «Mi disse di incidere le mie iniziali su metá di essa e lasciare alla persona a cui giuravo fedeltá l'altra metá della pietra...sai lei ha sempre creduto a queso genere di cose» spiegò Derek «Vuoi che sia io a incidere l'altra parte?» chiese Stiles «No, non voglio chiederti di fare nulla che non vuoi, hai solo sedici anni e per questo non ti presserò per fare una scelta...voglio che tu la tenga per me e quando sarai pronto la inciderai» rispose Derek sorridendogli «Va bene, ora peró c'é un pranzetto delizioso che ci aspetta...vuoi il privilegio di assapporarlo?» disse Stiles «Con piacere» rispose Derek sedendosi al tavolo dove Stiles aveva apparecchiato, passando così le ultime due ore a Beacon Hills con quel ragazzino che in qualche modo li era entrato dentro e aveva reso tutto più caldo e colorito nella vita di Derek
Heheh, Derek se ne va...però dice di ritornare, sará vero? Vedremo, potrete scoprirlo solo continuando a leggere!! Ciaooo!
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Il ragazzo della porta accanto ||Sterek Story||
FanficImmaginate di vivere una vita normale, immaginate di trovare l'amore dell vostra vita, immaginatelo... e poi semplicemente smettete di farlo... Stiles e Derek un giorno si incontreranno...ma si tratterà della realtà? Beh, scopritelo ATTENZIONE:...