Capitolo 11
Entrando in ospedale mi sale una certa ansia, ho paura, ho paura di vedere Sharon e i ragazzi in quelle condizioni. Ho paura!
Decidiamo di avviarci prima nel reparto dove sono ricoverati i ragazzi perché nel reparto di Sharon le visite si potranno fare solo tra mezz'ora.
Busso.
"Avanti!"
Ed ha una gamba ingessata e una fascia alla testa, Dan un braccio ingessato.
Gli vado incontro, li abbraccio forte, come non avevo mai fatto.
"Che avete combinato?!"
"Una macchina ci è venuta!"
"E poi ci ha scaraventato in una specie di burrone."
Piango, non so perché ma lo faccio. Vederli li tutti ingessati e doloranti, mi fa male.
"Quando potrete uscire da questo posto?"
"Dopodomani."
Passa mezz'ora e poi decido di far riposare i ragazzi per andare a trovare Sharon. Ed inizia a far fatica a parlare, probabilmente è per la botta che ha preso alla testa.
Mi fa male vederli così perciò è meglio andare.
"Debby!"
"Sì?!"
"Non stare male, non è colpa tua!" dice Dan
"Mark, fermati un' attimo!"
"Okay Ed."
Io esco e lascio nella stessa stanza i miei migliori amici e il mio ragazzo, le stesse persone che se potessero si fulminerebbero solo con lo sguardo!
"Mark, tu non mi piaci ma, sei il ragazzo della mia migliore amica. Conosco Debby e so per certo che a casa si farà mille paranoie e starà male. Stalle accanto e non farla soffrire perché ho una gamba fasciata ma le braccia intere e ci metterei due secondi a romperti quel tuo bel faccino!" Queste solo le uniche cose che riesco a sentire perché poco dopo Mark esce.
L'ospedale è enorme, la stanza di Sharon è dall'altra parte del reparto.
Arriviamo fuori dalla stanzetta, ci sono i genitori di Sharon, li saluto ed entro. Questa volta da sola.
E' stesa nel letto, con un sacco di tubi attaccati.
Non si muove, non parla, non fa le sue mille domande, mi manca, mi manca da morire ma, almeno respira!
I medici dicono che è in coma farmacologico e che tra due giorni la sveglieranno. Dicono che non si sa come si riprenderà dal coma e che probabilmente potrebbe perdere la memoria.
Questo non importa, non importa perché lei è qua, in coma ma, viva.
Piango.
Non posso crederci, Sharon, la mia migliore amica, quella ragazza forte, sempre pronta a difendere tutti, quella ragazza che mi ha sempre sostenuta come si sostiene una sorella è la stessa ragazza che ora è sdraiata su questo maledetto letto in ospedale!
"Ci faremo il primo tatuaggio assieme, ci tingeremo i capelli di blu, viola, rosa e poi ritorneremo del nostro colore naturale. Ci faremo tante foto assieme, le più pazze.
Andremo al cinema e io ti ruberò tutti i popcorn, commenterò ogni battuta e combinerò uno dei miei soliti disastri. Compreremo i vestiti insieme e ti metterai a ridere quando mi vedrai camminare sui tacchi. Andremo in giro con la pioggia e i tuoni che spaccano l'asfalto, io e te, e tenendoci per mano ci metteremo a correre per cercare di ripararci. Andremo al MC e ci abbufferemo come pazze, staremo in macchina col volume della musica al massimo a cantare a squarciagola. E tu, tu ti riprenderai per tutto questo, no? Perché noi ne valiamo la pena, ricordi?"
So che probabilmente non mi può ascoltare ma, avevo il bisogno di dirle queste cose, lei si riprenderà, io lo so.
...
qualcuno bussa, entra Mark.
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Always smile
RomanceDebby, è una ragazza di 14 anni che frequenta la terza media. All'inizio dell'anno, la sua vita è monotona come sempre ma, quando nella sua scuola si trasferirà Mark Riven,il ragazzo di cui poi si innamorerà, qualcosa cambierà nella sua vita. Debby...