Capitolo 5

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Giovedì.

Apro gli occhi e noto di non essere stesa sul mio letto come tutte le mattine, trovo la testa di mia mamma appoggiata al mio ginocchio, mi muovo delicatamente ma lei se ne accorge lo stesso e apre gli occhi molto dolcemente.

-"Buongiorno tesoro" mi dice.

La guardo e le porgo uno dei miei sorrisi più sinceri, nonostante tutto le sono molto riconoscente per ciò che ha fatto e che continua a fare per me ogni giorno. Rimango a fissarla per qualche minuto mentre lei cerca di svegliarsi del tutto. Ha gli occhi scuri, ma i capelli biondi esattamente come i miei, una pelle perfetta e un buon profumo che sa di rose. Ci assomigliamo molto, ma non nego di voler sapere se ho preso qualcosa anche dal mio papà. Non ho mai voluto vedere nessuna foto, perchè preferisco non sapere com'è fatto o ci penserei in continuazione.

La mamma si alza e va in cucina, dopo qualche minuto ritorna con in mano una tazza di tè caldo e dei biscotti al cocco, i miei preferiti.

-"Oggi niente waffel, passeremo una giornata diversa insieme, sono a casa da lavoro e ho intenzione di stare con te, se vuoi." Mi dice felice.
La guardo e le sorrido, capisce subito che sono d'accordo.

-"Vai a metterti uno dei vestiti più belli che hai, ti porto al museo."

Io tutta felice mi alzo, vado in camera e indosso il mio vestito preferito, un vestito che non usavo da mesi, forse un annetto, bordeaux con i fiori blu, me l'ha regalato la mamma per i miei 16 anni. Nonostante il tempo passato, mi sta ancora a pennello, forse non sono cambiata poi cosi tanto. Scendo, sorrido a mia mamma, e insieme saliamo sulla macchina, andiamo dirette verso il museo delle belle arti situato qua a Boston, non molto lontano da casa nostra, mia mamma sa quanto mi piaccia visitare i musei, ci sono andata molte volte con la scuola ma, anche se può sembrare strano, mai qui a Boston.

...

La giornata è stata strepitosa, sono stata benissimo in tutti i sensi, con mia mamma non passavo una giornata cosi da tantissimo tempo e poi ho finalmente avuto l'occasione di visitare un altro museo.

Ora che siamo tornate a casa, sto ripensando allo strana sensazione che il sorriso di Daniel mi ha fatto provare, forse sto esagerando, ma non credo che qualcun altro abbia mai avuto questo effetto su di me.
So che l'ho visto una sola volta, e molto probabilmente lui mi crederà una pazza e che forse nemmeno si ricorderà il mio nome, ma vorrei tanto rivederlo e spero che Nick mi riporti presto a casa sua.
Domani ho la terza seduta, faccio una doccia e mi metto subito a letto.

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