Capitolo 14

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Giovedì.

Oggi, sono esattamente tre giorni che, mi alzo dal letto solo per rispondere a mia mamma al telefono e per andare al bagno.
Sono tre giorni che non mangio, che non esco di casa, che non faccio una doccia e che non rispondo al citofono, non mi scomodo nemmeno di andare a controllare chi è. Non mi interessa.
Forse prendo tutte le mie emozioni in modo esagerato, so di non essere una delle persone più forti su questo mondo, ma purtroppo non riesco a far altro che starci ancora male per le parole che Daniel mi ha detto.
Oltre a questo, ho provato a chiamare Nick, come minimo cento volte da Lunedì, ma niente, non risponde.
Posso capire che ci sta male ma alla fine io non gli ho mai dato false speranze, credo di essermi comportata sempre nel migliore dei modi.
Tornando a Dan, forse l'unico male che poteva farmi quella famiglia, era proprio lui.
Sento suonare il campanello, per la millesima volta in sti giorni, mi sporgo dalla finestra per vedere chi è, riconosco subito i capelli biondi di Nick, decido di aprire, entra con la faccia scavata e gli occhi gonfi.

-"Ciao Beth, scusa se sono venuto senza preavviso."

-"Tranquillo, ho provato a chiamarti parecchie volte ma non mi hai mai risposto, va tutto bene?"

-"Non va bene niente Beth, sono passato a farti un saluto" mi prende le mani e guardandomi negli occhi sento che c'è qualcosa di grave che non vuole dirmi.

-"Nick che succede?" Chiedo preoccupata.

-"Nulla Beth, vado via per qualche giorno, non so quando tornerò e volevo salutarti."

-"Dove vai? E per qualche giorno cosa intendi? Settimane? Mesi?"

-"Non preoccuparti, starò bene."

Esce da casa dandomi un bacio sulla fronte, non mi da nemmeno il tempo di ribattere.
Non vorrei farlo ma, ho bisogno di sentire Dan e chiedergli dove sta andando Nick, devo assicurarmi che stia bene.
Faccio una doccia, infilo i primi vestiti che mi capitano sotto mano ed esco. Arrivo sotto la loro casa, suono e vedo Dan uscire.

-"Ciao, non volevo disturbarti e so che dovrei stare alla larga da casa vostra ma ho bisogno di parlarti."

-"Ciao Bethany, sono passato da casa tua diverse volte, non c'eri?"

-"Scusami ma non è proprio il momento di parlare di noi adesso, sai dove vuole andare tuo fratello?"

-"Dove vuole andare? Perchè?"

-"È passato da casa mia circa un'ora fa, mi ha detto che voleva andarsene per qualche giorno, non sa quando torna e non mi ha dato troppe spiegazioni."

-"No! No! Cazzo Beth, l'hai lasciato andare?"

-"Si, non mi ha dato nemmeno il tempo di parlare, è andato via subito, perchè cosa sta succedendo Dan?"

Mi prende per un braccio e mi trascina nella sua macchina, mentre guida come un pazzo gli ho chiesto più volte dove stiamo andando, ma non mi ha rivolto parola.

...

Arriviamo davanti alla stazione, Dan mi dice di scendere, andiamo verso il bianario 8. Eccolo.
Troviamo Nick con una bottiglia di vino mezza vuota saltellare in mezzo ai binari, vediamo il treno im lontananza e Dan disperato si butta fra i binari per cercare di recuperare il fratello. Sono sconvolta, preoccupata, agitata, non so cosa fare.
Dan riesce a prenderlo e lo trascina verso lo scalino fuori dalle rotaie, lo aiuto a tirarlo su e lo portiamo alla macchina.

-"Possiamo portarlo da te? Se mia mamma lo vede cosi per la seconda volta non credo regga il dolore" mi chiede Dan con tono triste.

-"Certo che si, nessun problema, cosi potrò prendermi cura di lui." Rispondo.

...

Arrivati a casa mia, stendiamo Nick sul divano con una coperta di pile per farlo stare al caldo, dorme e forse non sa nemmeno di trovarsi qua, decido di lasciarlo riposare ancora un po' mentre mi alzo per chiudere la porta a chiave e preparargli una tazza di tè caldo.
Sento le mani di Dan stringermi i fianchi e il suo mento appoggiarsi alla mia spalla, in quel momento provo sia rabbia perchè non riesco a capire i suoi gesti sia piacere però mi volto e dico:

-"Scusa Dan ma non mi sembra proprio il momento con tuo fratello in queste condizioni." Al contrario di ciò che pensavo lui si sposta e annuisce. Gli accarezzo la guancia e ci sorridiamo.
Porto il tè a Nick, e cerco di svegliarlo, lui apre gli occhi ma è ancor intontito, beve e si riaddormenta come una bambino. Decidiamo di lasciarlo riposare e ci mettiamo nel letto anche noi.

-"Ti faccio dormire con me perchè tuo fratello occupa tutto il divano, non farti strane idee" scherzo rivolta a Dan.

-"Tranquilla Santa Bethany"

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