Capitolo 10

20 2 0
                                    

Sei giorni dopo.
Domenica.

Non sentivo Nick da sei giorni, non mi sono avvicinata a casa loro e quando Nick è venuto a cercarmi a casa mia non ho risposto, proprio come Daniel mi aveva detto di fare. Ma oggi, non potevo non essere qua.
Di fronte a me ci sono poche persone, tutte vestite di nero, alcuni piangono, altri stanno seduti nelle ultime file della chiesa a pregare. Io sono in terza fila accanto a due persone che non conosco.
Ieri mattina è squillato il telefono di casa, dall'altro capo c'era Nick, piangeva disperato, non l'avevo mai sentito cosi avvilito. Mi ha detto che sua nonna era mancata e se potevo andare al funerale l'indomani anche se non l'avevo mai vista per dargli un conforto, ero la sua unica amica ed era logico che volesse me al suo fianco in un momento simile.
Nonostante conoscessi solo lui e Daniel, non me la sono sentita di andare vicino a loro perchè sono nella prima fila, quella riservata ai parenti stretti, so che Nick avrebbe bisogno della mia spalla per piangere in questo momento ma non mi sembra proprio il caso di buttarmi cosi nella loro intimità familiare. Accanto a lui c'è Daniel e dall'altro lato la mamma. Il padre è seduto al margine della panca, un po' isolato, magari vuole stare per conto suo a piangere la morte della madre.

...

Finita la messa aspetto Nick fuori sulla gradinata, si avvicina a me e scoppia a piangere abbracciandomi forte, in quel momento non me la sento di dirgli altro a parte:

-"Condoglianze, mi dispiace cosi tanto."

Non so molto sul conto di sua nonna, ne tanto meno sul rapporto che avesse con lei, ma a giudicare dalla sua disperazione doveva tenerci davvero molto.
Solo in questo momento mi sono accorta di voler bene a Nick ma di non sapere minimante nessun dettaglio su di lui e la sua vita. Solo ora mi torna in mente che non mi ha mai spiegato il motivo del suo tentato suicidio, questa domanda mi tormenta.

...

Torno a casa, non me la sono sentita di andare anche al cimitero in fin dei conti lei non sapeva nemmeno della mia esistenza, o almeno credo.
Decido di non cercare io Nick, sarà lui quando si sarà ripreso o quando vorrà vedermi anche per sfogarsi, a cercarmi, non vorrei insistere troppo a tirarlo su di morale, la mia invadenza allontana spesso le persone.

...

Noto solo adesso un biglietto sul tavolo, lo apro e leggo:

-"Ciao cara, sono dovuta partire per un imprevisto di lavoro, ho lasciato un foglio con scritto il numero di telefono a cui puoi contattarmi nel caso in cui avessi bisogno, l'ho scritto in un foglio appeso alla bacheca di fronte al telefono, scusa se te l'ho lasciato scritto ma non mi sembrava opportuno passare dalla chiesa a salutarti in un momento simile. A presto tesoro, sarò di ritorno fra un paio di giorni.
La mamma."

Decido di mettermi a letto a leggere un libro, non c'è molto da fare quando la maggior parte della tua vita la passi a casa da sola, ma non ho nemmeno il tempo di stendermi che sento suonare il campanello di casa.

AppearancesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora