Capitolo 13

15 3 0
                                    

Mi guarda con gli occhi pieni di rabbia, forse per la mia insistenza, ma allo stesso tempo, con gli occhi di una persona che vuole difendermi da qualcosa, di una persona che ci tiene e vuole fare solo la cosa giusta per me.
Mi avvicino, gli prendo le mani e guardandolo negli occhi, gli dico:

-"Ti prego Dan, non voglio perdervi." posso sembrare una bambina capricciosa, che prende tutto in maniera esagerata, ma io ci tengo davvero a loro, a Nick come grande amico e Dan be...Dan non lo vedo solo come un amico.

Lui senza dire una parola si alza in piedi, mi prende i polsi con le mani e mi tira su, mi stringe in un abbraccio cosi forte che, per un momento, ho creduto di sentire dolore. Non capisco i suoi gesti, i suoi cambi di umore, le sue paure. Ma sono certa di voler rimanere fra le sue braccia ancora un'eternità.
Dopo qualche minuto, interrompe quel momento:

-"Beth ascoltami" mi guarda fissa negli occhi e tiene le mie mani strette nelle sue.
-"Tutto quello che sto facendo è per te, per tenerti alla larga da tutto il casino che circonda me, Nick e la nostra famiglia, non voglio farti del male e non vorrei perderti, ma è l'unico modo per salvarti."

-"Se vuoi salvarmi, dimmi da cosa dovrei farlo e saprò tenermici alla larga, ma senza perdervi, ti prego." Rispondo io, ormai quasi rassegnata.

-"No, no, no, non posso." Si tiene la testa fra le mani, come se fosse disperato.

-"Non fa nulla se non ti senti pronto di dirmi come stanno realmente le cose nella vostra famiglia e quali siano i problemi che ti affliggono, però permettimi di provare a starvi vicino, qualsiasi rischio io possa correre, sono sicura che non me ne pentirò."

-"Ok, ti do una possibilità, ma soltanto una. Se cadrai mai in un nostro problema ti allontanerò, a costo di starci male e far stare male anche te."

...

Stiamo raggiungendo Nick al parco, ha detto che voleva vedermi nella telefonata, perciò non ho nessuna intenzione di farlo aspettare a lungo. Arriviamo e lo vedo appoggiato allo schienale di una panchina a fumare, ci avviciamo e lui ci da subito un'occhiataccia e dice:

-"Ma tu cosa ci fai con Beth?"

-"Ha dormito da me stanotte e siccome era ancora a casa mia stamattina ho pensato di farlo venire con me, non penso sia un problema no?" Intervengo io.

-"Si lo è, o meglio, che cazzo ci facevi a casa sua stanotte?" Grida lui a Dan.

-"Dove sta il tuo problema Nick?" Ribatte lui.

-"Il mio problema sarà il tuo non appena ti avrò tirato un pugno su quella faccia di merda che hai!" Sbraita come un pazzo, io mi butto fra di loro nel tentativo di calmare le acque.

-"Ragazzi basta! Ma cosa vi prende? Possiamo passare una giornata tutti e tre insieme senza scenate?" Dico.

-"No io me ne vado, una volta l'ho accettato, anche se non avrei dovuto farlo perchè da un fratello certe cose sono imperdonabili, ma una seconda no. Vaffanculo Daniel." Grida Nick ad un centimetro dalla faccia del fratello.

Vorrei fare o dire qualcosa ma sono impietrita, bloccata, un po' perchè sono spiazzata dalla reazione di Nick e mi dispiace vederlo soffrire cosi, ma soprattutto perchè quella frase che ha detto mi ha fatto capire che non è la prima volta che Dan ci prova con le ragazze di suo fratello. Quindi a questo punto sono solo una delle tante, e pensare che per un momento avevo creduto di essere importante per lui anche se mi conosceva da cosi poco, ho creduto che volesse difendermi da tutto il male che li circonda perchè provava un vero interesse verso di me. Ma da questa frase ho capito benissimo che cosi non è.

-"Ti diverti a rubare le ragazze di tuo fratello?" Chiedo d'impulso.

-"Come scusa? Guarda che sei te che ti sei buttata fra le mie braccia due minuti dopo avermi conosciuto. Cosa credevi?"

-"Credevo di essere importante per te Dan, non pensavo di essere una come tante altre!" Due lacrime mi rigano il viso, non volevo che succedesse ma non ho potuto trattenermi.

-"Non ci conosciamo nemmeno Bethany, le persone facili come te mi sembrano abbastanza ridicole a dirla tutta."

Non ho voglia di ascoltare più una parola che esce dalla sua bocca. Mi giro e faccio per andarmene, lui mi prende per un braccio e mi strattona, mi volto, ma questa volta non cadrò nella sua trappola, non resterò li a farmi dire altre false parole, mi scanso e me ne vado a casa di corsa con le lacrime agli occhi.

AppearancesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora