Capitolo 8: Ending or...?

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Sasuke aspettava, impalato, davanti alla porta dell'appartamento di Sakura.

Che cavolo sto facendo? Sono caduto proprio in basso per presentarmi qui un'ora prima dell'arrivo degli ospiti, pensò sconsolato.
Andare da lei la sera della cena di fidanzamento era da pazzi, eppure non era riuscito a non preoccuparsi per lei. Non l'aveva sentita in quei due giorni e... gli era mancata.

Sono qui solo perché non voglio che dia fuoco alla casa e si faccia male, si ripeteva tra sé e sé, ma sapeva bene il vero motivo per cui era lì davanti impalato come uno stoccafisso con l'indice destro a pochi millimetri dal campanello: sperava di indurla a rifiutare la proposta di matrimonio dello Hyuga, dopotutto era un Uchiha e nessun membro della sua famiglia si arrendeva facilmente di fronte agli ostacoli.
Soprattutto se questo ostacolo aveva due occhi verdi così vividi da incantare e una testardaggine degna di un Uchiha.

"Sasuke, lei ti ha chiesto del tempo per riflettere. Lasciala in pace e vedrai che prenderà la decisione giusta" erano state queste le parole dette da Itachi dopo che un Sasuke nervosissimo si era precipitato da lui a tarda notte. E lui aveva seguito il consiglio del fratello, ma quei due giorni gli erano parse settimane e, messo da parte l'orgoglio ferito dalla loro ultima discussione e dal fatto che lei non si era più fatta viva, aveva lasciato il ristorante nelle mani di Kakashi e si era precipitato da lei quando ormai era tardi.

A questo punto è inutile perdere altro tempo,si disse prima di pigiare finalmente quel benedetto tasto, sentendo attraverso la porta il risuonare del campanello.
Avrebbe combattuto fino alla fine per averla per sé.
Quando lei aprì il battente, Sasuke rimase senza parole: la donna indossava un accappatoio rosa, i lunghi capelli chiari fermati malamente da un mollettone, le mani infarinate e il volto teso.
"Sasuke..." sussurrò sorpresa di vederlo.
Chiudendosi la porta alle proprie spalle, lo chef entrò in casa e rimase a contemplarla per qualche secondo prima di parlare.
"Fammi indovinare... La cena è a metà, tu devi ancora prepararti e hai un attacco di panico."
"Io non ho un attacco di panico" gli rispose stizzita.
"Lo sai che manca solo un'ora all'arrivo degli ospiti?" le comunicò battendo l'indice sul rolex al suo polso.
"Oddio! È già così tardi?" urlò Sakura, guardando l'orologio appeso vicino all'ingresso.
"Facciamo così: vado a dare un'occhiata in cucina per controllare che niente abbia preso fuoco, poi tu ti fai una doccia e ti vesti mentre io sorveglio i fornelli" le propose.
"Lo faresti davvero?" chiese incerta.
"Sì."
"Perché sei venuto?" gli domandò, fermandosi vicinissima a lui.
"Perché sapevo che avresti avuto bisogno di aiuto. La tavola è apparecchiata?"
"Sì."
"Allora corri in bagno" le disse, allontanandosi da lei per non cadere in tentazione, mentre Sakura, nervosissima si apprestava ad obbedirgli, cercando di riprendere il controllo di se stessa.
Arrivato in cucina, Sasuke tolse dal fuoco la padella in cui stavano rosolando i funghi e si guardò intorno, notando con piacere che la terrina era già pronta, come i cestini di parmigiano e le patate e le carote.
I gamberi erano già messi in padella in modo da poter essere subito cucinati e la torta riposava in frigo.
Sospirò di sollievo e, messo un grembiule, prese gli altri ingredienti per farcire i petti di pollo. Non voleva toglierle la soddisfazione di aver fatto tutto da sola, ma poteva aiutarla sminuzzando il prezzemolo, ammollando il pane nel latte e tritando i funghi col frullatore.
Avviando l'elettrodomestico non poté fare a meno di ricordare il sapore della pelle di Sakura mista a quella crema e cercare di non pensare al fatto che in quel momento doveva essere nuda sotto la doccia.
Accorgendosi che mancava poco all'arrivo degli ospiti, la chiamò: "Sakura!"
"Eccomi" gli rispose lei, entrando in cucina pochi secondo dopo, lasciandolo senza fiato alla vista del suo corpo flessuoso coperto da un corto abito rosso che le lasciava scoperte le gambe e una buona porzione di seno.
Maledizione!, imprecò tra sé e sé detestando l'idea che si fosse fatta così bella per un altro uomo, poi allungò una mano per accarezzarle i capelli: "Li hai lasciati sciolti..."
"Sasuke, perché sei venuto? Vuoi restare a cena?" gli chiese la donna, osservandolo con in volto un mix imprecisato di emozioni diverse e contrastanti.
"No, non sono venuto per questo" le rispose, accarezzandole il volto con la punta delle dita.
"E allora perché?" sussurrò lei, a corto di fiato e col cuore in subbuglio.
"Lo sai bene il motivo" le disse, guardandola negli occhi prima di afferrarle le braccia, facendola planare contro il proprio petto e impadronirsi della sua bocca, sentendo disperatamente il bisogno di lottare per averla per sé. Avrebbe voluto mandare al diavolo tutto e trascinarla in camera da letto, ma si tenne a freno per rispetto verso tutto il lavoro fatto da Sakura per quella cena.
Sakura ricambiò il bacio, assaggiando le sue labbra e infilando le dita tra le ciocche scure dei suoi capelli, ma le loro effusioni furono interrotte dal suono del campanello, che li costrinse a fare un passo indietro e separarsi.
"Sono arrivati! Oddio, loro sono qui e la cena non è pronta" disse la donna, tornando d'un tratto alla realtà.
"Va' a rimetterti il rossetto, penso io ad aprire" "non preoccuparti, non voglio farti fare brutta figura" le rispose, cercando di riprendersi da quel turbine di emozioni.
"No, aspetta! Hai del rossetto sulle labbra!" gli disse, prendendo un tovagliolo e ripulendogli la bocca prima di tornare in camera sua.
Sasuke si precipitò ad aprire la porta e accolse gli ospiti facendosi da parte per farli entrare.
Il primo a superare l'uscio fu un uomo sulla trentina, coi lunghi capelli scuri raccolti dietro la schiena, Sasuke intuì il suo nome prima ancora che aprisse bocca e dicesse: "Sono Neji Hyuga."
I suoi occhi erano molto peculiari e incredibilmente simili a quelli delle altre tre persone che lo seguivano e tra cui riconobbe subito Hinata, la fidanzata di Naruto.
"Piacere di conoscerla, sono Sasuke Uchiha" gli rispose cercando di mantenere il tono calmo e il sorriso sulle labbra, poi gli porse la mano e fece lo stesso con l'austero uomo che entrò subito dopo e con le due ragazze.
Hinata rispose timidamente alla sua stretta ma lo fissò negli occhi come se sapesse il perché della sua presenza lì, ma non disse nulla essendo una persona molto discreta.
Dopotutto Naruto sapeva solo delle lezioni di cucina e non del fatto che si fossero tramutate in altro. Almeno per Sasuke.
L'altra ragazza invece, più giovane, che Neji presentò chiamandola Hanabi, sgranò gli occhi e gli chiese: "Lei è quel famoso chef della TV, vero?"

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