<< Mar ti sbrighi!?
Perderemo il volo! >> urlò dall'uscio di casa.<< Hai preso i passaporti? I documenti? Dentifricio? >> urlai dal piano superiore.
Stavo andando in ansia, oltre ad essere il mio primo volo in aereo era anche la prima volta che andavo via con il mio ragazzo.
Chi è?
Kim Seokjin.
Io non so ancora come una persona del genere si sia innamorata di una sbadata come me, innamorata degli Anime e dei libri.
Perché?
Perché Jin è una persona totalmente diversa dagli adolescenti di oggi, è premuroso, dolce, educato ed un gentiluomo.
È elegante ma sexy allo stesso tempo, certe volte si comporta da stronzo solo per provocarmi ma lo sappiamo che entrambi che non è così e che non lo fa per cattiveria.
Jin andava all'Università di Medicina, ma ha smesso dato che il suo sogno era quello di stare in un palco e cantare, facendo ascoltare al pubblico la sua meravigliosa voce, oppure recitare, dimostrando al pubblico quante maschere un uomo possa indossare.
E per questo e anche grazie a me, ha rinunciato all'Università e intraprendere la sua nuova carriera, realizzando i suoi sogni.
Io e Jin siamo molto diversi, prima di stare assieme a Jin ero molto stronza, illudevo persone, mi fregavo dei loro sentimenti e andavo avanti di peso, fumavo, mi drogavo, tutto per alleviare un po' il pensiero di quella solitudine che avevo addosso, poi casualmente lo incontrai.
Non era un principe azzurro, quelle sono solo stronzate, quando lo incontrai eta ubriaco marcio, così dal nulla ci affogammo nell'Alcool in compagnia.
Certe persone le incontri in situazioni senza senso, senza logica, non ti balena neanche in mente l'idea di conoscerle, ma quelle persone che incontri nelle situazioni più strane sono le uniche che lasceranno un'impronte persistente nella tua esistenza.
<< Ho preso tutto, ma tu muovi quel tuo bellissimo culo che sennò facciamo tardi per le Maldive! >> urlò.
<< Eccomi, eccomi, andiamo su che stai aspettando? >> dissi innocentemente nonostante sappia che poteva ammazzarmi da un momento all'altro.
<< Sei incredibile. >> sussurrò.
Salì in macchina, entrammo in Autostrada per l'aeroporto di Roma, qualche ora lontano da casa mia.
<< Non vedo l'ora di stare con te all'Hotel questa notte. >> disse, portando una sua mano sulla mia coscia scoperta facendo dei movimenti circolari che andavano sempre più avvicinarsi alla mia sensibilità.
<< Jin, concentrati che siamo in Autostrada. >> dissi seria ma ridendomela di gusto.
Il suo sorriso prese spazio nel suo dolcissimo viso, coinvolgendo i suoi bellissimi occhi a mandorla contornati dai capelli Mori.
<< Agli ordini Capo. >> fece imbronciato.
•••
<< Perfavore tienimi la valigia, devo andare al bagno. >> gli dissi supplicandolo.
<< Sì ma muoviti. >> disse annoiato.
Andai al bagno dell'Aeroporto dove sfrecciai allo specchio per sistemarmi, la mia era soltanto una scusa per rendermi più presentabile, Jin al volante è troppo spericolato, i miei capelli che tempo fa erano piastrati alla perfezione ora sembravano la chioma di un leone per quanto fossero gonfi, misi le forcine per sistemare quel dannato casino e un po' di Mascara per intensificare il mio sguardo da bradipo, finì il tutto con il mio amato Rossetto.
Finito di sistemarmi sfrecciai via.
Ma sfortunatamente andai a sbattere contro una ragazza molto più alta di me.
<< Carmen, ma ci vedi quando cammini? >> le urlai passando la mano dove avevo preso la botta, odiavo quella ragazza.
Ha sempre cercato di allontanare me e Jin per quanto fosse gelosa della nostra relazione, dato che era l'ex fidanzata di Jin.
Stava per ribattere ma la fermai.
<< Non ho tempo per te, devo andare. Sai, Jin mi aspetta. >> le dissi apposta.
Rodi zoccola.
Uscì dal bagno dirigendomi verso Jin, ma mi fermai poco più distante.
Era li, aveva una felpa larga e grigia, i soliti occhiali rotondi da lettura, quell'odioso capellino di pescatore ma che gli donava un sacco e il suo amato zaino nero, insomma, uno gnocco da stupro.
E io stavo davvero partendo con lui.
Sì girò dalla mia parte, mi guardò e inizio a sorridere.
Non vedo l'ora di stare con lui stasera alle Maldive, nel nostro letto a viziarci.
<< Andiamo amore? >> gli dissi baciandolo sulle labbra velocemente, ma lui portò un braccio alla mia schiena come sostegno e approfondii il bacio.
<< Potevo partire con chiunque starai pensando, ma ho scelto te perché ti amo. E sceglierei sempre te. >> disse sulle mie labbra.
Sorrisi.