Kim Taehyung

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<< Venus, cosa ne faccio dei  palloncini rimasti?

Sono rimaste delle sedie fuori e le tovaglie sono avanzate, i bicchieri stanno per finire e le bevande stanno diventando dei alcolici. >>  riferì la ragazza davanti a te, vestita da segretaria sexy, costume che le donava alla perfezione.

<< Shila respira. Per i palloncini rimasti chiama Dylan, e digli di caricarli nella botola del soffitto, quando ci sarà la sorpresa li faremo calare giù. Le sedie fuori portale dentre e mettile ai latidella palestra, le tovaglie rimaste mettile nel bancone, sostouisci i bicchieri di vetro con quelli di plastica. per le bevande, nessuno se ne accorgerà. >> ordini determinatamente, questa volta è toccato a te allestire la palestra per la festa di Halloween.

<< Grazie dea Venus. >> rispose, riferendosi al tuo vestito che ricordava la Dea Venus.

<< Sei stata proprio brava, hai fatto un ottimo lavoro, la palestra non sembra mai stata così ordinata e invitante.

Complimenti. >

Ringrazi il preside e ti guardi attorno, compiaciuta degli sforzi e dell'estenuante fatica implicata a organizzare la festa di Halloween nella tua amata scuola.

Decorazioni inquietanti erano dappertutto, teschi, ragni finti e qualche fascio di carta insanguinato decoravano la Palestra, mani ossidate finte erano in ogni tavolo che tenevano il biglietto con su assegnato il posto per ognuno deiragazzi presenti.
I colori che che prendevano più attenzioni erano il nero e il rosso, ornavano ogni centimetro e modificavano a loro piacimento l'atmosfera, rendendola calda, seducente con le luci soffuse rosse e macabra con gli scatti neri.

Al centro della stanza si estendeva un'enorme pista da ballo dove gli studenti vestiti con i costumi dal più colorato ed infantile al più dettagliato ed oscuro, ballavano strusciando i propri corpi con altri di conoscenti e sconosciuti.
Scambiandosi occhiate d'intesa o occhiate furtive e nascoste. Ognuno si divertiva a modo suo, scatenandosi come gli pareva, le coppie si limonavano nel mentre mani curiose si cercavano.

Nel lato destro vi era il banchetto, pieno di leccornie tra le quali  muffin al cioccolato, bignè alla crema e qualche tortina, poi vi erano le bevande analcoliche, tranne il Punch quello era segretamente mischiato a Vodka alla fragola.

Nel lato sinistro invece vi erano i tavoli, tutti rivestiti da tovaglie nere con strisce rosse, pure le sedie richiamavano le decorazioni della sala, al centro di ogni tavolo vi era un teschio con dentro una rosa nera ed una candela rossa al centro, e le mani ossidate di cui ne parlavo prima.

I tavoli erano quasi del tutto vuoti, i ragazzi erano quasi tutti in pista o fuori nel parchetto a fumare, tranne per le poche ragazze sedute ad aspettare un invito a ballare.

Ed eccolo li.

Il suo sguardo magnetico ti scrutava senza vergogna, fisso sulla tua figura e sui tuoi occhi Neri tenebra, i suoi occhi impossessati da lentine rosse ti mettevano soggezione, insicurezza, paura, ti mandavano in confusione, e le sue labbra da dove colava finto sangue non ti aiutavano a ristabilire la tua concentrazione ormai andata per dispersa.

I capelli scuri ricadevano sul suo viso in una frangia a cui mancava poco per coprire i suoi intensi occhi, il suo abito era come fatto su misura sul suo corpo, una camicia attillata nera, abbottonata fino all'ultimo fasciando gelosamente il suo collo stretto.
I pantaloni neri ricadevano morbidi sulle sue possenti gambe allenate e per render il tutto più inquietante vi era il mantello nero, che si allacciava perfettamente sotto il colletto della camicia.

Accavallò le gambe, si portò una mano vicino al labbro, mordendolo.

Ti senti mancare il respiro, le tue mani sudavano ansiose e il tuo stesso corpo tradiva le tue intenzioni, ti mossi di qualche centimetro verso di lui, facendo scorgere le lunghe e pallide gambe dallo spacco del vestito.

Ti rendi conto del tuo atteggiamento, ti volti dall'altra parte, portando una mano all'incontrollabile petto che andava su e giù e che ti costringeva a fare respiri corti ed affannati.

Torna in te.

Era un vampiro o un demone?


La sua bellezza era così irreale che non sembrava indossasse un costume, il suo fascino era così ipnotico che non ti rendeva facile la funzione del pensiero, il suo sguardo mandava in tilt il tuo sistema nervoso costringendoti ad agire senza rendertene conto, come se fossi incantata. Le sue labbra richiamavano le tue come se ci fosse un magnete, il tuo corpo era atratto dal suo e non eseguiva i tuoi comandi come se in balia di quella magia nell'aria.

<< Tranquilla,adesso ti ho trovato.

Ora non mi scapperai, sei mia, sono il tuo padrone.

Diventerai la mia cura. >>

Le sue grandi mani calde si appoggiarono sulle tue spalle vellutate, scoperte dal vestito, infreddolite dal resto del corpo, sentivi il suo fiato caldo battere contro il tuo collo nudo ed indifeso.


Le sue mani vagano esperte sul tuo corpo ormai ai suoi comandi, non riusicivi a muoverti non che lo volessi, avevi bisogno di quel contatto più di qualsiasi altra cosa, il tuo cervello pensava solo a quelle diaboliche labbra sul tuo collo..

 

Sui tuoi seni..


Poi dei baci umidi si posarono audaci sulla tua pelle che ad ogni tocco sembrava bruciare, facendoti chiudere gli occhi, lasciandoti appoggiare al suo corpo sostenuto e trasportare da quel momenti di puro piacere, bramando di provare quel momento per l'eternità.

BTS || One Shot.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora