Ne ho la conferma

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06/05/2016

Caro Dario,
Oggi sono andato con i "miei" a Piazza Italia per comprare alcuni vestiti in vista della cresima. È chiaro che da Piazza Italia ci sono tanti vestiti belli da vedere e da comprare, ed io a volte dopo essermi provato un vestito do a quell'abito anche un valore affettivo. Detto in poche parole indossare un vestito che mi piace mi fa stare bene.

Mia "madre" però è troppo attaccata al prezzo di un vestito: lei si accontenta di mettersi uno straccetto di quattro soldi e non essere soddisfatta piuttosto che spendere qualche spicciolo in più e stare a suo agio.

Io avevo visto una maglietta bellissima, davvero ti giuro: ero felicissimo quando l'ho indossata e mi stava pure bene. Per la cronaca dissi anche a quella che costava 7,95 euro e la stessa mi disse anche che mi stava bene ma... dovevo scegliere tra quella maglietta ed una fantastica camicia perché "costava troppo".

Io le dissi che le avrei prese entrambe, non potevo lasciarne una in negozio contando anche che non l'avrei più rivista molto probabilmente (a lei di tutto questo non importa ), e cosa fece?

Prese il suo vestito, che era davvero un bell' abito, e lo andò a posare al suo posto ma non con calma, con tutto il nervoso e con le brogne (intendete lo come tenere il broncio) che aveva ed uscì dal negozio con altrettanta velocità, tanto che io mi vergognai per lei. Non solo: a questo punto entra in gioco quello stronzo che con le sue solite maniere mi obbliga a posare o la camicia o la maglietta ed io dico tristemente addio a quella maglietta e vado alla cassa per passare la Fidelity Card ed uscire dal negozio (quel cretino mi prese pure la carta dalle mani e disse alla cassiera di passare velocemente la carta così che io me ne uscissi fuori).

Non è finita qui: anche mia sorella, con la quale tra l'altro stavamo andando d'accordo da un po' di tempo, mi incolpo' di aver rovinato il pomeriggio a tutti e mentre tornavamo a casa mia madre mi urla contro che sono un bastardo, un cornuto e che faccio schifo, tutte cose che - stando a quello che dice lei - non avrebbe mai avuto il coraggio di dire a suo figlio, eppure lo ha fatto. Mi ha detto cose che un genitore non direbbe mai a suo figlio. Inoltre si vantò pure di avermelo detto in faccia.

Siccome è molto coerente con ciò che dice, quando le dissi che fumavo (glielo dissi in faccia e fumando pure davanti a lei) la stessa non lo accettò preferendo che era meglio se non le avessi detto che fumo.

Comunque Dario in tutto questo ho avuto la conferma di ciò che fino a pochi giorni fa ipotizzavo: loro non sono mai stati capaci di darmi amore e questo è il risultato: un figlio che dei genitori se ne sbatte altamente le palle e che dubita di qualsiasi cosa riguardi loro. Mi hanno tradito più volte (per quella sarei io il figlio traditore, mah) e poi cosa fanno? Criticano le famiglie omosessuali dove c'è più amore anche di questa "famiglia".

Più volte mi sono detto che a stare con due padri o due madri sarei stato meglio, almeno avrei sempre avuto l'amore che in questa famiglia non ho avuto.

Mancano meno di sei mesi ai miei 18 anni... non vedo l'ora di dire addio a questa vita di merda: cominciando l'università entrerò nel mondo degli adulti, ma non sarò un padre che con i miei figli dirò:" È giusto perché lo dico io!", anzi farò di tutto pur di vedere i miei figli felici e con dei sorrisi a 32 denti e non dei sorrisi forzati. Perché per me un bravo genitore desidera sempre che il proprio figlio sia felice e se il figlio non lo è, è compito del genitore fare in modo che lo sia. Sempre però con moderazione. Perché meglio del sorriso di tuo figlio non esiste niente.

Non ho più nulla da aggiungere.

Buonanotte Dario

Filippo

Caro diario ti scrivo ... pagine di sfogoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora