6- andare avanti

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..cosa posso fare...devo tirare fuori tutto il mio dolore,devo buttare fuori tutto il mio dolore. Estraniarmi dal dolore. Mi è venuta un'idea,poco intelligente ma un'idea.

mi chiudo in bagno e prendo la prima lametta che trovo davanti,faccio un leggero segno sul mio braccio...non è la cosa giusta lo so,ma ho bisogno di buttare tutto il mio dolore fuori. Devo farlo diventare anche materiale. Faccio un altro piccolo solco sul mio braccio ,ma ancora niente sangue e dolore. Non voglio farmi male ma voglio soffrire allo stesso tempo. Può essere contraddittoria come affermazione ma è così...aspettate . Mi è venuta un'idea,esco fuori dal bagno ed esco velocemente in camera mia.indosso una felpa veloce ed esco. Sta piovendo e appena mi allontano dal porticato delle goccioline iniziano a posarsi sui miei capelli, decido di alzarmi il cappuccio e iniziare a correre.

inizio a muovere le mie gambe velocemente fino a quando non raggiungo la velocità che io preferisco. Imposto l'orologio su 30 minuti. Avrebbe suonato la sveglia e sarei tornata a casa se no domani mattina non mi sarei mai alzata. Erano già le 10.15 e per le undici sarei tornata e avrei fatto una doccia, domani alle sei mi sarei dovuta svegliare. Dovevo finire algebra e geografia.

iniziai a correre velocemente e non mi accorsi neanche di essere arrivata vicino ad un negozio ,c'era una vetrina con una porta in legno con una serranda metà abbassata . Quella vetrina mi incuriosi, mi avvicinai e vidi che dentro c'erano ragazzi e ragazze che stavano lottando contro dei sacchi giganti appesi al muro. Stavano praticando King boxing. Non so perché ma i miei piedi mi portarono lì dentro e quando una ragazzina dai capelli rossi e due piercing sul naso mi chiese:- Posso aiutarti?- con un sorriso stampato sulle labbra. Avrà avuto qualche anno più di me,ma anche se le sue braccia erano tutte piene di tatuaggi e il suo volto coperto da trucco scuro non aveva più di 25 anni.

io le risposi soltanto dopo aver sentito la sua mano poggiarsi sulla mia :- so che potrei sembrare una punk senza sale in zucca,ma non ho intenzione di ucciderti. Mi stai guardando come se fossi un mostro- dopo aver esclamato in questo modo scoppiò a ridere e io con lei,quel sorriso mi aveva rassicurato,ma pensavo ancora che fosse strana.

-emmmhh, sinceramente mi aveva incuriosito la vostra vetrina e poi mi sono ritrovata dentro,posso sapere se potrei iscrivermi ad un corso serale??- alla fine di quella domanda mi meravigliai delle mie stesse parole. Volevo veramente imparare la King?? Boh...forse. Almeno ci avrei provato.

- noi siamo aperti solo di sera e il nostro primo corso è alle nove. Dura un'ora e mezza e se vuoi puoi venire a provare domani- mi rispose con un sorriso stampato in faccia.

" grazie" ricambia il sorriso e mi voltai per raggiungere l'uscita e tornare a casa. Chissà forse una prova non mi avrebbe fatto male.,potevo pur sempre cambiare idea.

ad interrompere i miei pensieri fu un " comunque Shara"

"Kristine" le dissi felice della scoperta appena fatta. Continuai a camminare verso l'uscita girata verso di lei e andai a sbattere, contro una figura più alta di me. L'impatto mi portò a cadere all'indietro e pensavo che sarei caduta di sedere per terra , ma una mano fu più veloce dei miei pensieri ,afferrandomi per il polso e spingendomi verso di lui.

andai a sbattere sul suo petto ed ebbi la conferma che era un ragazzo. La mia testa arrivava sotto il suo collo,e il suo profumo era così forte che quell'odore di menta mi resto nel naso anche dopo che quel ragazzo molto alto si fosse allontanato da me.

"scusami...non stavo guardando dove andavo ...scusami" avevo ancora gli occhi bassi ,avevo paura di cosa sarebbe successo,ma ero troppo curiosa per non guardare il volto di quel ragazzo dalgi addominali scolpiti sul petto,li intravedevo dalla maglietta bianca che aveva indosso.

" non ti preoccupare, ti sei fatta male??" La sua voce era così roca che non riuscì a tenere lo sguardo fisso sulla sua maglietta neanche un secondo dipiù. Lo guardai, aveva dei bellissimi occhi verdi e dei capelli castani chiaro da far impazzire chiunque li avrebbe visti. Forse rimasi a fissarlo per troppo tempo perché Shara, che aveva osservato tutta la scena scoppiò a ridere mentre diceva " bella addormentata non dovevi andare a casa?"

la mia reazione fu repentina, mi alzai il cappuccio e corsi fuori biascicando un : Ci vediamo domani, o qualcosa del genere.

mentre correvo sentivo ancora il suo profumo sulla mia felpa.

Dovevo incontrato di nuovo

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