Entrammo tutti e tre in classe, ci sedemmo ai nostri posti e attendemmo l'ingresso del professore di latino, che come ogni santo giovedì e sabato, avevamo alla prima ora.
- Buongiorno ragazzi- disse mentre faceva il suo ingresso in classe, aveva circa trent'anni e indossava sempre abiti eleganti: una camicia con la giacca abbinata ed un pantalone con la riga al centro non mancavano mai -oggi test a sorpresa-
-cosacosacosaaa- Paul stava emettendo il suo solito verso tipico di quando vorrebbe dire "io non ho studiato questa materia dall'ultimo compito e lei oggi mi propone addirittura un test?", un suono così acuto che poteva sembrare una quindicenne in preda da una crisi ormonale dopo aver visto il suo cantante preferito.
-La settimana scorsa, vi avevo avvisati che ci sarebbe stato a breve un test, del quale non avevo deciso la data... o meglio di cui non vi avrei detto la data... e così, oggi, ho deciso che faremo quel compito- si interruppe per lanciare una rapida occhiata alla classe -non vi preoccupate, per chi ha studiato negli ultimi due mesi, non avrà problemi nel completare il compito che durerà circa ottanta minuti. Dopodiché, consegnerete il compito che vi verrà riconsegnato corretto la prossima settimana. Vi informo che farà media con le interrogazioni e i precedenti compiti, visto che il semestre è quasi terminato!-
In classe si stava alzando un mormorio abbastanza intollerante per la mia testa mentre cercavo di ricordare tutto quello che il pomeriggio precedente avevo ripetuto prima di andare in palestra. Ero pronta per il compito, e sapevo già che avrei dovuto finire in anticipo per aiutarli...non ce l'avrebbero mai fatta a finire tutto.
Il compito era composto da venti frasi: dieci da tradurre dal latino all'italiano e dieci da tradurre dall'italiano al latino senza l'utilizzo del vocabolario.
Come previsto, dopo un'ora avevo finito tutto e ricontrollato, avrei potuto consegnare e non aiutare quei due poveri individui dietro di me, ma non l'avrei mai fatto perché loro durante i compiti di aritmetica mi aiutano...o meglio... mi fanno tutto il compito.. perché, diciamocelo, in aritmetica non sono tutto questo genio... se prendo almeno sei e mezzo al compito della settimana scorsa, giuro che vado dalla professoressa e la bacio... forse meglio di no... poi mi porterebbe dal preside e farebbe polemiche inutili, come sempre d'altronde.
Interrompe i miei pensieri un - cof...kri...cof..cof..aiutami- stavo per scoppiare a ridere, visto che la sua finta tosse sembrava veramente finta.
-Cosa ti serve ?- sussurrai di risposta alla mia migliore amica coprendomi la bocca.
- 5, 7, 11, 13, 14, 19 e 20- mi rispose attirando l'attenzione di un paio di ragazzi accanto a lei, che ormai non dicevano più nulla visto che il professore li zittiva solo sentendo pronunciare la prima sillaba del suo titolo.
-Anche per me- arrivò un sussurro più basso e più roco direttamente dietro la mia nuca nella quale venne poggiato qualcosa che presi, facendo finta di grattarmi i capelli.
Ti prego aiutami non so più che fare.
Ti prometto che da domani inizio a recuperare tutti i brutti voti..ma adesso aiutami
prima che decida di togliermi la vita.
Ho venti minuti per aiutare entrambi..devo copiare le frasi su piccoli bigliettini per evitare che il prof. se ne accorga... in breve ho tre cose da fare:
1) rimandare indietro il bigliettino a Paul chiedendogli "di quali frasi hai bisogno?";
2) copiare le frasi per Madison e mandargliele senza essere scoperti;
3) ricevere il bigliettino di Paul e scrivergli le frasi di cui ha bisogno.
Mentre inizio a scrivere le frasi per Madison una pallina bianco latte atterra sul mio banco, la apro senza farmi vedere dal mio insegnante:
1, 3, 5, 7, 11, 13, 15, 18, 19 e 20
Se non lo aiutassi, prenderebbe fisicamente tre al compito..non uno dei sui voti migliori, ma neanche uno dei suoi voti peggiori.
Mi manca un quarto d'ora e ho ancora dieci frasi da copiare e passare...ma almeno avranno un voto sufficiente entrambi.
-E anche questa è andata bene grazie alla nostra formidabile Kristine, che ci ha degnato della sua suprema attenzione anche questa volta- diceva Paul in tono canzonatorio, come se io gli avessi chiesto dieci farsi su venti per la risoluzione del compito, gliele ho passate tutte e dieci, ma con qualche errorino per evitare che il prof si insospettisca.
-Come se tu prenderesti voti più alti se lei non ci fosse- la risposta di Madison mi aveva colpito, lei stravedeva per me...mi vedeva come un esempio da imitare proprio come io vedevo lei fin da quando eravamo bambine... lei per me ed io per lei. Da quando ci eravamo conosciute portavamo sempre rispetto l'una su l'altra. Il nostro rapporto si basava proprio sulla nostra fedeltà e comprensione. Non l'avrei voluta abbandonare mai la persona più speciale al mondo per me, ma prima o poi avrei dovuto raggiungere Tommy o sarei dovuta partire con lui..però adesso non ero più sicura di tutto quello che stavo facendo.
-Ragazzi basta...secondo me, voi lo fate apposta a farmi innervosire, sapete che se litigate mi arrabbio e allora lo prendete come un gioco durante il quale voi potete offendervi in qualsiasi modo e io prima vi devo vedere soffrire per le cose insensate che vi dite e poi devo ricomporre la vostra amicizia. Non ha senso tutto questo!- sbottai tutta arrabbiata, stavano facendo gli immaturi e lo dovevano capire, se avessero continuato così avrebbero, prima o poi litigato seriamente.
quando mi videro così infastidita da questo loro comportamento...Madison disse: - Abbiamo una cosa importante da dirti.-
non mi stavano guardando... fissavano i loro piedi in attesa di un mio cenno che gli desse il permesso di continuare, così annui leggermente, sistemandomi in una posizione migliore in attesa della loro spiegazione.
-Ah, beh...ecco...- quando Paul faceva così, bisognava preoccuparsi - diciamo che... emhhh...io...e lei...ti dobbiamo dire una cosa....ed è molto ...come dire ..personale...beh...non vogliamo ...che..cioè...-
-Ho capito, glielo dico io- sbottò Madison, prese un respiro profondo e cercò i miei occhi, nei quali trovò le parole giuste - Io e Paul siamo fidanzati da tre settimane e quattro mesi ormai.-
Forse non avevo capito bene, i due individui che più si odiavano sulla terra, avevano deciso di mettersi insieme??!!??
-Cosa?- domandai con una voce stridula e sorpresa - Puoi ripetere per favore?-
Gli occhi di Madison non si erano mai allontanati dai miei, neanche quando io stavo cercando di capire se quello che mi stava dicendo fosse vero o meno cercando gli occhi di Paul.
-Non ho capito bene. Voi due state insieme?-
STAI LEGGENDO
te
Romancetratta di una ragazza che sta per trasferirsi e deve abbandonare tutti i suoi amici...chissà cosa succederà nella nuova città da poter raccontare una storia