Wedding

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Mia mamma mi ha appena scritto che questo fine settimana devo scendere a Firenze per un matrimonio. O meglio, oggi pomeriggio devo scendere a Firenze per incontrare mia mamma e andare poi con lei al matrimonio, che sarà domani mattina. Sì, non potrei essere più felice. Non per il matrimonio, ma perché a Firenze c'è Ste,e vorrei chiedergli di accompagnarmi.
Vado sulla nostra chat di whatsapp e guardò gli ultimi messaggi: sono quelli in cui mi dice che gli manco. Sorrido rileggendoli, e sento il cuore che batte più forte. Lascio perdere i messaggi vecchi e gli comunico del matrimonio. Dopo poco mi arriva la sua risposta, e sono felice di scoprire che ha accettato. Ci fermeremo per una notte a Firenze e poi ne approfitterò per tornare un po' a Lavagna. Mi alzo e inizio a preparare una valigia, per portarmi un cambio. Cerco nell'armadio e trovo qualcosa di un po' elegante. Per uscire metto la felpa rossa dei mates...è un caso, non l'ho scelta perché è il colore di Stefano e perché io amo Stefano alla follia, nooo...
Esco da casa e salgo sulla macchina, pronto per guidare fino a Firenze. Accendo la radio e parte ovviamente Locked Away. Ma mi perseguita sta canzone?
Dopo ore di macchina arrivo finalmente alla stazione, dove mi aspetta mia mamma. Sale in macchina e mi saluta come se non ci vedessimo da dieci anni. Guido fino all'Hotel, seguendo le indicazioni di mia mamma che è in ansia e non si fida della mia guida. Per fortuna arriviamo vivi, e nulla di quello che temeva mia madre si avvera. Dopo aver posato le valigie chiamo Ste, per chiedergli di incontrarci, perché mia mamma lo vuole conoscere. Gli dico dove si trova il nostro hotel e lui arriva poco dopo. Noi l'abbiano aspettato fuori dall'entrata, e appena mia mamma lo vede corre ad abbracciarlo. Poi, dopo aver traumatizzato Stefano abbastanza decidiamo di andare a sederci in un bar. Per tutto il tempo mia mamma continua a fare un interrogatorio al mio ragazzo, mentre io ascolto imbarazzato. Poi mi alzo per pagare e quando ritorno al tavolo vedo mia mamma che abbraccia Stefano e sento che lo sta ringraziando. Già, dovrei ringraziarlo anche io. Dovrei ringraziarlo mille volte. Grazie per sostenermi ogni giorno.
Grazie per avermi dato la possibilità di vivere la mia vita insieme a lui.
Grazie di rallegrarmi ogni giornata.
Grazie per il suo amore.
Grazie per ogni bacio.
Grazie per le sue carezze.
Grazie per il suo sorriso.
Grazie per i suoi occhi. Quei fottuti occhi. Quegli occhi che potrei fissare per ore, senza mai stancarmi. Quegli occhi che mi scavano dentro, che guardano ogni aspetto della mia anima.
Esco con gli altri e Stefano mi saluta con un veloce bacio sulle labbra. La sensazione di quel bacio mi resta mentre cammino verso l'Hotel, mentre salgo le scale, mentre penso a Stefano, e mi permette ti compiere tutte queste azioni normalissime con una gioia in più.
                                    *
I miei capelli sono più spettinati del solito sta mattina, ed è da mezz'ora che cerco di sistemarli. Finalmente riesco a dagli un aspetto decente ed esco dal bagno. Scendo nella hall dove mi aspetta mia mamma e insieme ci dirigiamo in macchina verso casa di Stefano. Quando sale in macchina cerco di resistere all'impulso di saltargli addosso, cosa che farei volentieri, soprattutto quando è vestito così.
Finalmente arriviamo al matrimonio, che si terrà in una specie di castello fuori Firenze, è un posto incantevole. Durante la lunga e noiosa cerimonia mi immagino me e Stefano al posto degli sposi, e mi riprometto che un giorno ci saremo davvero. È quello che voglio.
Durante il pranzo continuano a parlarmi parenti sconosciuti, in particolare presto attenzione a quello che dice un signore che dovrebbe essere il mio prozio. Non mi ricordo nemmeno da dove sia iniziato il discorso, ma sta parlando dei matrimoni gay e continua a fare uscite omofobe, non sapendo della mia relazione con Stefano. Infatti nessuno in questo posto, apparte mia mamma sa che sto con lui, ho evitato di dirlo, sapendo come possono essere crudeli le persone.
Il matrimonio dura fino a sera tardi, quando finalmente riusciamo ad andarcene. Abbiamo deciso che Stefano si fermerà a dormire con noi, perché domani ho intenzione di portarlo a Lavagna, per fargli vedere il luogo in cui sono cresciuto. Per stasera non sarà un problema stringerci in un letto. E infatti ci addormentiamo abbracciati.

Spazio senza un nome:
Mi dispiace se ho aggiornato ora, ma per una volta non è colpa mia. È che non riuscivo a pubblicare il capitolo. Spero vi piaccia, e vorrei avvisarvi che la storia finirà tra poco, o almeno credo.
Continuo a 40 voti
A proposito... Io Vi amo per tutti i voti

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