Mianne

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-Hey Mianne!- mi volto velocemente verso la voce.
-Oh ciao...- vedo Damon che mi richiama muovendo la mano.
Lo guardo e come ieri sono piacevolmente colpita: occhi di un color verde-azzurro, pelle bronzea, capelli biondi, unico punto di colore rispetto a tutto il resto. Come ieri indossa abiti scuri tra il blu notte e il nero.
-Cos'hai sotto il ciuffo?!- ringhia.
Sbianco sotto il suo sguardo cupo. Non può sapere cosa mi fa mio padre...eppure sembra così arrabbiato per il mio ciuffo...
-Non è nulla...- lui si avvicina, io arretro -Scusa devo... Devo andare!- scatto veloce con Frappé per poi raggiungere il mio posto di lavoro.
Percorro il piccolo corridoio verso il camerino per poi entrarci. Mi guardo allo specchio... Capelli rossi, piercing, tatuaggi e un bel livido sull'occhio. Inizio a passare il fondotinta, la cipria, il correttore,...
Dopo 5 minuti il livido non c'è più. Metto il mascara, l'ombretto, la matita e il rossetto. Indosso la divisa da cameriera e sono pronta per il lavoro. Vedo Jeanette, il mio capo, sfortunatamente.
-Tesoro...- la guardo, odio la sua finta 'r' moscia -Cos'è tutto quel trucco?!- strilla.
-Ahm... Ieri sono scivolata e ho colpito il pavimento di faccia... Dovevo coprire il livido... Ecco.- lei sbuffa per poi andarsene sculettando.

Ho finito il turno alla caffetteria circa dieci minuti fa e sono carica per il turno al "Moon-Night" dove perderò circa tutta la notte.
Sto tornando a casa per prendere il tubino nero e i tacchi, stranamente non c'è anima viva.
-Ciao bambolina.- sibila una voce al mio orecchio facendomi rabbrividire.
Faccio per scappare ma questo mi afferra il braccio per poi voltarmi verso di lui. Quando vedo gli occhi azzurri del vicino di casa, amico di mio padre e strozzino sbianco.
-Cosa... Cosa vuoi Jas?- chiedo con le lacrime agli occhi.
-Dove.Diavolo.Sono.I. Miei.Soldi.- deglutisco a vuoto.
-Papà dice di averteli dati una settimana fa...- sussurro facendomi piccola piccola.
-A me non sembra proprio.- abbassa lo sguardo sul mio corpo e lo vedo ghignare.
Nonononononono!
Mi guardo attorno sperando in un miracolo che, stranamente, NON avviene.
La sua mano destra mi blocca i polsi dietro la schiena mentre la sinistra mi accarezza ovunque.
-Ti prego...no...- sussurro.
Chiudo gli occhi e spero in un piccolo aiuto.
-Damon...- sussurro.
-Sono qui.-

Peccato&PerdizioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora