VII

465 33 0
                                    

Pov's Klaus

Era ormai notte fonda quando mi risvegliai dal  torpore causato dal sangue di Vincent. Mi guardai in torno e notai che mi trovavo rinchiuso in un cerchio di sale nel centro della città dei morti.
-Ben tornato-disse Vincent posizionatosi davanti al cerchio.
-Dov'è Elijah?-
-Non preoccuparti, è sano e salvo-
-Cosa vuoi da me?-
-In realtà io nulla, ma sfortunatamente gli antenati vogliono che la tua famiglia perisca e io non posso certo disubbidire ai loro ordini-spiegò.
-Vincent, se hai fatto tutto questo per vendicarti per ciò che è successo a Davina, te la prendi con le persone sbagliate, non avrei mai voluto che quella streghetta fosse sacrificata per eliminare Lucien ma non siamo stati noi a distruggerla, sono stati coloro che tu servi e se non fosse stato per loro a quest'ora Davina sarebbe già tornata in vita-
-E credi che non lo sappia?!-si alterò.
-Allora perché li aiuti?-continuai.
-Perché non posso fare altrimenti, gli antenati hanno il controllo sulla vita e la morte di ogni strega di New Orleans, se provassi a ribellarmi non esiterebbero un secondo a uccidermi, e quello non sarebbe il peggio: una volta raggiunto il mondo ancestrale, mi condannerebbero al limbo-
-Lascia New Orleans se hai paura di loro. Fuori da questa città i loro poteri non funzionano-
-Gli spiriti potrebbero non raggiungermi ma i loro seguaci sì, voi non avete ancora visto il vero potere delle streghe di New Orleans,  ma una volta completato questo rituale lo vedrete-concluse, e con un gesto della mano mandò in fiamme il cerchio in cui ero stato rinchiuso.

Pov's Vincent

Una volta iniziato il rituale  mi tolsi la maglietta e mi tracciai su petto e braccia dei simboli magici che mi avrebbero permesso di canalizzare il potere degli spiriti. Avrei tanto voluto ribellarmi ma sarebbe stato inutile perché anche se non avrebbero potuto utilizzare me per i loro scopi, sarebbe spettato ad un altro stregone.

-Antenati, datemi il potere necessario per questo rituale-dissi invocando gli spiriti e sentii i loro poteri entrare dentro di me. Il cielo si oscurò e la luna diventò color sangue mentre un vento mistico iniziò a soffiare nella città dei morti.
-Phoesmatos libération!-gridai-Phoesmatos libération-ripetei e New Orleans iniziò a tremare.
-Libération!-gridai nuovamente e il terremoto aumentò d'intensità.

Pov's Elijah

-Elijah, ti sei ripreso!-esclamò Freya vedendomi aprire gli occhi.
-Dove mi trovo?-chiesi confuso.
-A casa, ti ho trovato svenuto all'ingresso di New Orleans-
-E Klaus?-domandai.
-Non lo so-
-Dobbiamo trov...-non riuscii a finire di parlare che la casa iniziò a tremare-Che diamine succede?!-
-Gli antenati!-gridò Freya vedendo fuori dalla finestra il cielo nerissimo e la luna rosso sangue.
-Vincent ha concluso il rituale della liberazione-spiegò Freya una volta che il terremoto cessò.
-Ora gli antenati hanno il pieno potere su New Orleans-continuò-l'era dei vampiri a capo della città sta per finire-concluse.
-Possiamo fermarle, sono le stesse streghe che ci hanno affrontare quando erano in vita e ora le rispediremo da dove sono venute-gridai correndo alla città dei morti.

Quando arrivai, la nebbia aveva avvolto l'intero luogo e non si vedeva un palmo dal naso, ma si sentivano perfettamente le voci e i sussurri di streghe che bisbigliavano al mio passaggio.
-Elijah Mikaelson-
-L'assassino di Agnes!-diceva una voce-Cosa ci fa qui?-confinava un altra.
-Vorrà incontrare Vincent o salvare il suo amato fratello-
-Assassino!-
-Assassino!- i semplici bisbigli diventarono urla mano a mano che mi avvicinavo al centro.
-Elijah-sentii una flebile voce che mi chiamava: i suoi occhi neri penetranti mi scrutavano e seguivano ogni mio movimento. Quando fui a un passo da quei meravigliosi occhi la nebbia si diradò momentaneamente e una donna alta e snella dai capelli ricci e neri si materializzò davanti ai miei occhi: Celeste.

-Sorpreso di rivedermi?-chiese, e un brivido freddo mi attraversò la schiena.
-Dovevo aspettarmi che con la porta degli spiriti aperti non avresti esitato un secondo a tornare-
-Sono venuta a prendermi la mia vendetta!-tuonò-tu e la tua dannata famiglia mi avete tolto la vita per ben due volte ed è ora che io ve la tolga per la prima e ultima volta!-
-Sappiamo entrambi che fallirai, ma se vuoi renderti ridicola un'altra volta, per me va bene-ridacchiai.
-Vatos!-gridò e tutti gli oggetti del cimitero iniziarono ad esplodere. I resti mi si conficcarono nella pelle costringendomi a inginocchiarmi a causa del dolore.
-Phoesmatos sofferenza-continuò e le mie ossa iniziarono a frantumarsi-non fai più il gradasso-sorrise. Avevo voglia di strapparle quel dannato sorrisetto compiaciuto: si illudeva che bastasse qualche vetro conficcato nella schiena e uno stupido incantesimo di sofferenza per fermarmi. Mi alzai senza alcuna fatica e mi avvicinai a gran velocità, il suo sguardo terrorizzato ripago questa inutile perdita di tempo. La presi per la gola e dissi-quali sono le tue ultime parole?-e lei in tutta risposta scoppiò a ridere. Odiavo la sua risata, strinsi la presa.
-Addio Celeste-sussurrai al suo orecchio prima di spezzarle il collo. Appena il corpo toccò il suolo si dissolse e diventò cenere che svanì nel vento. Ma un dolore lancinante al petto mi fermò, mi guardai le mani e notai che mi stavo essiccando, ma come era possibile? Nessuno mi aveva pugnalato. Ogni minuto che passava mi rendeva sempre più debole. Se avessi incontrato qualche altra strega sarei sicuramente stato sconfitto, appena vidi una cripta aperta mi rifugiai all'interno: non lo avessi mai fatto...

Davina (The Originals) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora