Flashback
<<nonna>>disse in lacrime Davina vedendo arrivare la donna seguita da due stregoni.
<<credevo fossi morta>>esclamò abbracciandola.
<<non potevo mostrarmi, non era ancora giunto il momento>>disse sciogliendo l'abbraccio.
<<tu come ti senti?>>chiese alla ragazza che attendeva l'arrivo del suo amato Kol <<procede tutto bene?>>continuò.
<<l'hai saputo?>>
<<l'ho percepito appena sono entrata>>sorrise la donna.
<<va tutto bene>>rispose Davina accarezzandosi il ventre.
<<Lo hai già detto al tuo amato?>>
<<Lui non prova più nulla per me da quando ho aiutato Finn>>
<<Non preoccuparti andrà tutto bene>>la rassicurò<<lui ti ama>>
<<Non voglio che i Mikaelson vengano a saperlo, non voglio che nasca in una famiglia piena di nemici, non voglio che sia continuamente in fuga. Voglio abbandonare questa vita>>le spiegò con le lacrime agli occhi.
<<Quando tutto questo sarà finito, ti prometto che ti porterò via da New Orleans, ma ora devi resistere>>la rincuorò.
<<lo spero>>sospirò
<<appena potrò, verrò a trovarti>>concluse salutandola prima di lasciare la città dei morti seguita dai due stregoni che l'avevano accompagnata.<<Davina è morta>>disse uno dei suoi gregari.
<<No!>>scoppiò in lacrime cadendo in ginocchio.
<<chi l'ha uccisa?!>>gridò furiosa
<<Kol Mikaelson, sotto il controllo degli attentati>>le spiegò.
<<pagheranno, i Mikaelson pagheranno, e con loro, gli antenati>>sibilò rimettendosi in piedi.<<tesoro, ti prometto che ti vendicherò>>disse in lacrime Hanna accarezzando il nome della nipote inciso nella cripta di famiglia.
<<Non voglio essere vendicata>>le parlò una voce nella cripta.
<<Davina?>>chiese guardandosi in torno.
<<sì>>rispose
<<meriti di essere vendicata, per colpa di Kol non ho perso soltanto te, ma anche mia nipote o mio nipote>>
<<non l'hai persa. Prima di morire ho fatto un incantesimo che ha protetto il mio feto che continua a vivere nel corpo di una ragazza di New Orleans>>spiegò<<ma ora che lo sai promettimi che non farai nulla contro Kol e la sua famiglia>>continuò.
<<va bene>>acconsentì la donna<<ma almeno dimmi come si chiama la donna>>chiese curiosa Hanna.Presente...
Pov's Kol
<<ben svegliato>>mi sorrise Freya quando riaprii gli occhi.
<<dove sono?>>le chiesi cercando di mettermi seduto ma lei mi fermò.
<<resta giù, sei ancora ferito>>mi spiegò<<e comunque siamo a casa>>ripose alla mia domanda.
<<per quanto tempo sono rimasto svenuto?>>domandai massaggiandomi la testa ancora dolorante.
<<due settimane>>
<<che cosa?!>>sbottai<<com'è possibile?>>continuai confuso.
<<l'esplosione non ha solamente distrutto la città dei morti, ma ha anche privato momentaneamente i vampiri della guarigione>>
<<dannata Hanna!>>sibilai<<ora dov'è?>>
<<è morta, nessun essere umano sarebbe sopravvissuto a quell'esplosione, io sono salva solo grazie a Elijah che mi ha protetta con il suo corpo>>spiegò
<<lei non può morire, finché le sue antenate vivranno>>
<<appunto, le Claire non esistono più, con la distruzione della città dei morti, anche gli spiriti sono svaniti...per sempre>>
<<ha avuto ciò che meritava>>
<<in fin dei conti ha mantenuto la sua parte dell'accordo, non aveva mai detto che nessuno si sarebbe fatto male>>
<<gli altri come stanno?>>cambiai discorso. Ero già stanco di parlare di quella dannata strega.
<<benissimo>>sorrise<<vado a chiamarteli>>concluse uscendo dalla stanza.
Quando Freya fu abbastanza lontana dalla stanza, Hanna si materializzò davanti ai miei occhi.
<<cosa diavolo ci fai qui?>>mi alterai<<tu sei morta!>>continuai scattando in piedi.
<<vai da Anastasia Montgomery, lei ha qualcosa che ti appartiene>>disse semplicemente prima di svanire.
"Qualcosa che mi appartiene?" -"Cosa potrebbe mai avere una ragazza che nemmeno conosco che mi appartiene?"mi chiesi.
Non ci pensai due volte e corsi verso casa sua e grazie alla velocità da vampiro arrivai in pochi minuti, dopo aver soggiogato un abitante di New Orleans che mi accompagnò davanti alla porta. Suonai il campanello e dopo pochi secondi venne ad aprirmi una ragazza dai capelli biondi raccolti in uno chignon e gli occhi color nocciola.
<<si?>>chiese una volta aperto.
<<cerco Anastasia Montgomery, è in casa?>>
<<sì sono io, ma lei chi sarebbe?>>
<<Kol Mikaelson>>mi presentai e sul suo volto nacque un sorriso spontaneo.
<<entra pure>>mi invitò e un secondo dopo mi accompagnò in una stanzetta con le pareti rosa e una piccola culla dove riposava una bambina che avrà avuto qualche mese. Mi avvicinai e la scrutai aveva pochissimi capelli castani e il suo viso baffuto che mi ricordava stranamente Davina.
<<perché mi hai portato qui?>>chiesi confuso.
<<è tua figlia>>sorrise.
<<c...che cosa?>>balbettai sconvolto<<io non posso avere figli>>spiegai.
<<naturalmente no, ma con l'aiuto della magia si>>disse<<so che sei un vampiro, e Davina era una mia cara amica>>disse prima di raccontarmi tutta la storia.<<quindi ho una figlia>>esclamai ancora allibito, sbigottito e proprio in quel momento la bambina scoppiò in lacrime spalancando i suoi splendidi occhi di smeraldo. Era proprio identica a Davina.
<<prendila>>mi invitò la ragazza e io, ancora un po' titubante, lo feci e lei immediatamente smise di piangere e mi sorrise. Mi sentii come se il mio cuore perse un battito, come non succedeva da quando avevo perso la mia unica ragione di vita, ma ora, ne avevo trovata un'altra.
<<come si chiama?>>chiesi non staccando gli occhi da mia figlia.
<<Cara, o almeno era così che voleva chiamarla Davina>>
<<è perfetto!>>esclamai lasciando un bacio sulla fronte della mia piccolina. Ma anche se in quel momento ero felice, una lacrima non potè fare a meno di scivolare giù dai miei occhi: avevo ritrovato una famiglia, ma non avrei mai potuta crescerla con Davina e questo mi distruggeva.
<<Lei sarebbe stata una bravissima madre>>disse Anastasia mettendomi una mano sulla spalla per consolarmi.
<<la porterai dai tuoi fratelli?>>chiese una volta che lasciai la bambina nella culla.
<<si>>riposi.
<<non farlo>>disse stupendomi<<questo è quello che Davina non avrebbe mai voluto, non voleva che sua figlia vivesse in eterno pericolo a causa dei tuoi fratelli>>
<<non sarà in pericolo, la proteggerò>>
<<come hai protetto lei?>>incalzò, e quella semplice frase mi distrusse. Non mi ero ancora perdonato per quello che avevo fatto e più me ne ricordavo, più mi incolpavo.
<<m...mi dispiace>>balbettò la ragazza amareggiata.
<<hai ragione>> ammisi <<non ho protetto Davina e non posso proteggere Cara. Ti prego di vegliare su di lei>>conclusi avviandomi verso l'uscita ma la ragazza mi fermò.
<<non abbandonarla, non merita di crescere senza la sua famiglia e ti prego di scusarmi non avrei mai dovuto incolparti per la morte di Davina, non è colpa tua>> si scusò <<però l'unica cosa che ti chiedo e di stare attento, la tua famiglia ha fin troppi nemici che non esiterebbero un secondo a farle del male>>
Annuii.<<dove sei stato per tutto questo tempo?>>chiese Klaus quando rientrai senza alzare lo sguardo dal libro che stava leggendo.
<<sono andato a prendere mia figlia>>riposi e lo vidi alzare di scatto lo sguardo dal libro e posarlo sul piccolo fagottino che stringevo tra le braccia.
<<t...tua figlia?>>balbettò confuso.
<<si, convoca gli altri e vi racconterò tutto>>conclusi e lui corse immediatamente a chiamare gli altri.<<e questa è tutta la storia>>conclusi dopo aver raccontato tutto ai miei fratelli.
<<è bellissima>>sorrise Freya tenendola in braccio.
<<Davina avrebbe dovuto dirti di essere incinta>>
<<non né ha avuto il tempo>>risposi con l'amaro in bocca.
<<l'importate è che ora la bambina sia con la sua famiglia>>intervenne Hayley che teneva per mano la piccola Hope tutta intenta a scrutare la nuova arrivata.
<<hai visto: hai una cuginetta>>le disse la madre.
<<Si!>>esclamò battendo le mani per la felicità.
<<ma perché Hanna ti ha rivelato dove trovare Cara? Lei aveva detto di odiare la nostra famiglia e di volersi vendicare per ciò che era accaduto alla nipote>>domandò confusa Freya.
<<non lo so, forse si sentiva in colpa>>
<<non credo>>bofonchiò Klaus<<quando una strega fa qualcosa ha sempre un secondo fine>> - <<Forse la bambina porterà all'estinzione dei Mikaelson>>disse ironico l'ibrido.
<<forse>>ridacchiò Freya facendo il solletico alla bambina.<<Un giorno, un giorno potrò finalmente stringerti tra le mie braccia>>
Fine.
Questo era il capito conclusivo di Davina (The Originals)come avete potuto leggere dal titolo, spero vi sia piaciuto. A breve pubblicherò il primo capitolo del sequel che si chiamerà: Davina"Retourn" spero lo seguirete in molti come avete seguito questo libro. A presto...