Part 7

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Lui era alto, castano, aveva occhi verdi, lunghe ciglia ed un accenno di barba, sul viso cadeva elegantemente un ciuffo morbido ed i capelli, che dai lati si andavano assottigliando, mi parvero brizzolati. . . .Si chiamava Manuel e calzava converse dal colore giallo, indossava dei jeans ed un giacca sportiva verde militare che metteva in risalto i suoi occhi , rendendoli magnetici. . . Aveva un aspetto semplice, delicato, quasi innocente . . .Tra le sue passioni c'erano la caccia e la corsa, un connubio fatale per una preda quale io mi sentivo. Davide non mi toglieva gli occhi di dosso,mentre parlavo, sentivo fissare i movimenti delle mie labbra, forse amareggiato da quel mio palese interessamento. . Mi prese da parte e mi disse:

"Ti si legge negli occhi, non c'è bisogno che parli!"

"Cosa?" Dissi io palesememte.

"Sappi che è impegnato! "

  " E a me cosa dovrebbe interessare? Li hai chiamati tu i tuoi amici. . . Hai rovinato tutto!"

. . ." Sono di passaggio, vanno ad una festa, ragazze a non finire ed io invece ho deciso di vedere te! E quel che ho visto mi è piaciuto, mi hai incuriosito per bene santarellina! Chissà quante doti nascondi. . . ma ora non sbavare dietro ad un altro.  "

"Doti. . .Tu piuttosto. . Cosa vuoi da me? Perchè li hai fatti venire? Non giudicarmi,non mi conosci nemmeno."

Cercai di afferrare la sua mano mentre si allontanava, senza successo. . .La sfiorai, lo vidi raggiungere i suoi amici e salutarli. . . Mi avvicinai lentamente e vidi Manuel poco prima rilassato su di un muretto, alzarsi e sporgersi verso me per donarmi un dolce ed affettuoso saluto. . .mentre i nostri visi erano vicini, fugacemente, prima di baciarmi la guancia, lo sentii sospirare dolcemente.

Tutto mi assalì! La confusione, quel sospiro eccitante, la serata con Davide, i baci, gli intrighi. . .

Non riuscivo a guardare più nessuno dei due negli occhi, avevo il timore che l'uno leggesse nei miei occhi il pensiero dell'altro. . .Così, con difficoltà, decisi di evitar ogni sguardo.

"Voglio andare a casa" esclamai. . . E con estrema freddezza Davide ripercose la strada del ritorno con un sempre più  crescente disagio , finchè sentendosi escluso del tutto  da ogni mio pensiero, mi chiese se ci saremmo rivisti ed io seccamente dissi "Non credo ci vedremo più". Lo pensavo, lo pensavo sul serio. . .fui così credibile che lui senza neanche sapere dove fossimo, in piena notte, frenò di colpo, aprì la portiera dal mio lato con un gesto fulmineo e mi disse di scendere. Io lo sfidai, scesi credendo che non ne fosse capace (pensavo :" sono ancora distante da casa, non lo farà mai!") , invece quando richiusi la portiera dell'auto,  lo vidi fare inversione, guardarmi con occhi pieni di rabbia e sfrecciare via. . . . Rimasi lì, sul ciglio della strada alle quattro di notte ad osservare la strada deserta credendo in un suo ritorno . . .

"Legami indomabili"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora