Part 3

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Avevo ascoltato per la prima volta la sua voce, ci eravamo chiamati per metterci d'accordo sull'orario dell'appuntamento e sul luogo dove ci saremmo incontrati. Sarebbe venuto a prendermi nelle vicinanze di casa mia, abitavamo abbastanza lontani e mi colpì la sua ostinazione nel volermi incontrare. Era da poco iniziato il mese di ottobre e non avevo la minima idea di cosa indossare, come ogni ragazza a questo mondo, guardavo l'armadio aperto dinanzi a me e pensavo... "cazzo,non ho niente da mettermi!!!!".  In realtà non era proprio così, l'armadio era pieno di vestiti, ma non avevo niente di adatto per la situazione! L'importante era non farsi prendere dal panico!...............Cosa rara! (ahahah)

  Ogni abbigliamento comunica un messaggio ben definito, specialmente quello di una ragazza al primo appuntamento::

Jeans e camicetta?! ...mmm... no, esprimono una netta "chiusura".. ehm...e non era mia intenzione essere nettamente "chiusa!" ;

vestitino sexy, tacchi alti e smalto rosso?!...mm un look un pò troppo "aggressivo" direi;

vestitino semplice color "ghiaccio", calze nere velate, stivali neri in pelle bassi che arrivano sotto al ginocchio...mmm...direi provocante ma sobrio, l'ideale!! 

Non sono mai stata dell'idea che svestirsi sia sinonimo di maggior fascino, bisogna lasciare in vista il corpo solo quel tanto che basta a stuzzicare l'immaginazione... :)

Una volta scelto cosa indossare, non avevo più di che preoccuparmi ed iniziai ad essere impaziente, e.. quando si è impazienti, si sa, il tempo inizia a scorrere molto più lentamente del normale,  che noia!!

Erano quasi le 22.30 e il nostro appuntamento era alle 22.00..ancora nessuna chiamata. Ebbi il presentimento che mi avesse dato buca, poi sentì squillare il cellulare..era lui..era arrivato... Io era già scesa da un pò e cercai di individuare nei dintorni la sua auto, una "opel astra" station wagon grigio metallizzata. La vidi e gli andai incontro, venivo da dietro, quindi lui non mi vide e rimase sorpreso quando aprii lo sportello ed entrai. Ci fu qualche secondo di imbarazzo, lo guardai per un pò senza parlare, poi mi presentai - " piacere, io sono Nicole"- ed arrossii, lui ricambiò il mio sguardo fissandomi negli occhi e....mi sorrise, con quel sorriso beffardo di chi già sa di avere la preda in pugno...ed era proprio così!  Aveva occhi grandi color nocciola, capelli castani lunghi fino alla nuca, di un liscio morbido, un pò spettinati sul davanti, mi stregarono...come chi si eccita per un paio  di collant, per un tatuaggio sulla schiena, per le fossette di un sorriso o per il segno di una cicatrice..così io mi eccitavo al pensiero dei suoi capelli. Aveva sopracciglia folte  e ben definite, labbra carnose, un piccolo pizzetto sul mento.. Era alto, ben vestito, ricordo che indossava una camicia grigio tortora, le maniche erano arrotolate quasi fino ai gomiti, portava un paio di jeans scuri ed una cintura in pelle nera. La camicia era un pò aderente e metteva in risalto i lineamenti del fisico ben definito che ricopriva..gli calzava alla perfezione!

Tra una battuta e l'altra, decidemmo di avviarci, avevamo intenzione di prendere una birra insieme per rompere il ghiaccio e senza neanche darmi il tempo di chiedergli - "dove vogliamo andare?" -  ,quasi mi lesse nel pensiero, mi disse: - "Tranquilla,già so dove andare! Non devi preoccuparti di nulla." - e sorrise. 

Parlammo un pò del più e del meno durante il tragitto, di che generi musicali preferissimo, di quanti anni avessimo (lui ne aveva ventidue!) , di cosa facessimo nella vita.. mi disse di essere un operatore telefonico, armeggiava con fili telefonici e guidava "fiat panda rosse fuoco", in quel momento non credevo in alcun modo che quel dettaglio sarebbe rimasto un indelebile ricordo nella mia mente, ed un eccitante aneddoto da raccontare in futuro....

"Legami indomabili"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora