capitolo 1

2.4K 116 10
                                    



«E no, mio caro, così non va.» Julia Bolivia guardò di traverso il farabutto che stava cercando di venderle degli ortaggi a un prezzo maggiore di quello adatto per il prodotto. «Ma signorina.» Cercò di ribattere il commerciante, ma notando lo sguardo accigliato di lei, la sua motivazione vacillò. Sapeva benissimo come la donna avrebbe reagito se qualcuno avesse provato a imbrogliarla, anche per qualche centesimo. «Va bene, forse c'è stato un piccolo errore nei calcoli.» Dopo aver pagato, al giusto prezzo stavolta, Julia rivolse un dolce sorriso all'uomo. «Grazie, spero che la prossima volta che verrò, non ci siano altri errori di calcolo. Non credo proprio che il Conte Vumont apprezzerebbe.» A quelle parole, l'uomo sbiancò visibilmente. Rinunciare a un cliente come il Conte, solo per pochi spiccioli, sarebbe stato una grossa perdita per le sue tasche. «Assolutamente! Non succederà mai più.» Disse in tono lusinghiero. Julia prese la busta più leggera da portare con sé. «Bene prenderò questa, il resto potrà inviarlo in giornata alla residenza.» Poi il suo sguardo cadde su delle mele poste sul bancone dall'aspetto appetitoso. Ne prese una. «Questa è per farsi perdonare dell'equivoco.» Gli fece l'occhiolino. «Arrivederci.» si congedò lasciando l'uomo con uno sguardo da baccalà, Julia sorrise soddisfatta e percorse la strada verso la residenza. Si diresse come al solito nel bosco, per abbreviare la via di casa. Da molto tempo ormai riusciva a percorrerlo senza alcun timore che qualcuno potesse aggredirla alle spalle. Era passato più di un anno da quando l'uomo assoldato dallo zio dell'attuale Contessa Vumont l'aveva aggredita in quello stesso luogo. Quell'anno era stato ricco di sorprese, tra momenti bui e momenti meravigliosi. Sorrise pensando alla nuova Contessa. Era arrivata come una folata di vento improvviso, portando gioia e amore in una casa dove quei sentimenti sembravano essere scomparsi. I suoi pensieri si oscurarono quando, improvvisamente, sentì una presenza dietro di sé. Non poté trattenere il battito accelerato del cuore. Una mano si posò sulla sua spalla. Con un urlo si girò per tirare la mela addosso all'aggressore. «Hey!» All'urlo di dolore, Julia aprì gli occhi riconoscendo la persona a cui l'aveva lanciata. «Accidenti, Bernard, mi hai fatto prendere un colpo.» Bernard, che lavorava in una locanda della piazza come cameriere, le lanciò un'occhiataccia tastandosi la fronte dove l'aveva colpito con la mela. «La prossima volta ti toccherò con un bastone da un metro, se il risultato è questo.» Si guardò la mano come se si aspettasse di vederla macchiata di sangue. Julia lo guardò torvo. «Non ti hanno mai insegnato che non si spunta alle spalle delle persone?» Per tutta risposta l'uomo alzò le spalle. «Ti ho visto al mercato e ho chiesto all'oste dieci minuti per venire a salutarti. Ho cercato di chiamarti, ma tu non mi hai sentito.» Poi il suo sguardo si fece serio. «Perché hai reagito così? Qualcuno ti ha importunato in questi giorni?» Julia sorrise suo malgrado. Si sentì lusingata da quelle attenzioni. Bernard era un uomo alto e di bell'aspetto, con occhi e capelli neri come la pece. In piazza e al mercato era continuamente osservato dalle contadine e cameriere della zona, persino le nobildonne che andavano a passeggio non riuscivano a resistere alla tentazione di lanciargli un'occhiata di apprezzamento. Julia spostò una ciocca di capelli castano ramato dietro la spalla. «Affatto. L'unico a importunarmi sei tu. Ho da fare alla residenza, quindi se non ti dispiace.» Stava per voltarsi, quando sentì la sua mano afferrarle il polso sinistro. Julia lo fissò, sbalordita da quel gesto. Lo sguardo di Bernard era determinato. «Devo chiederti una cosa.»

«D'accordo ti ascolto.» Lo fissò incuriosita. Da qualche tempo aveva notato qualche attenzione in più da parte sua, ma Julia non l'aveva incoraggiato. Era un bravo ragazzo, anche se un po' presuntuoso, ma non ricambiava il suo interesse. Il suo sguardo, di solito ridente e furbesco, divenne serio. «Tra poco ci sarà la festa di primavera, qui in città. Mi chiedevo se hai voglia di andarci insieme.» Julia lo guardò stupita. La festa di primavera era un avvenimento molto importante. Erano quattro giorni di pura festa per celebrare la fine dell'inverno e l'arrivo dell'estate. Era anche il momento in cui tante coppie si formavano. Andarci con lui avrebbe significato essere una coppia. «Mi dispiace, ma non posso.» disse guardandolo negli occhi. Il suo sguardo divenne stupito, come se non si aspettasse una risposta del genere, per poi tornare serio. «Perché?» Julia abbassò lo sguardo. «Io... Scusami, ma in questo momento ho molte cose da fare.» Julia provò a tergiversare. Cercò di andar via, ma Bernard teneva ancora saldamente il suo polso. «Dimmi perché.» Incalzò l'uomo, determinato a non lasciare la presa. Julia cercò qualcos'altro da poter dire di più convincente. «Ho tanti impegni alla residenza, sai la Contessa è a pochi mesi dal parto, siamo tutti in trepidazione e ci sono tante cose da fare per l'arrivo del nascituro.» Il che non era falso. Da quando Crystal aveva annunciato la lieta notizia, tutti gli abitanti della residenza erano in fibrillazione. «Il tempo a mia disposizione è davvero molto limitato, figuriamoci se ho tempo per partecipare alla festa di primavera.»Julia lo guardò con un sorriso di scuse.«Mi dispiace, apprezzo molto il tuo gesto, ma adesso devo proprio andare.» Provò per l'ennesima volta a liberare la presa, ma ancora una volta non volle lasciarla, anzi sembrò essersi rafforzata. Julia guardò Bernard infastidita. Quest'ultimo aveva abbassato il viso, come a voler nascondere ciò che provava in quel momento. Lo sguardo di Julia si addolcì. Forse era stata troppo precipitosa a non accettare il suo invito, in fondo voleva solo invitarla a una festa e forse non avrebbe significato nient'altro per lui. «Perché?» Sentendo la voce di Bernard, Julia ritornò alla realtà. «Cosa?» Bernard la guardò e, nel suo sguardo, Julia notò solo offesa e orgoglio ferito. «Bernard...» Non terminò la frase perché la voce dell'uomo la sovrastò. «Come osi rifiutarmi?» Julia trattenne un gemito di dolore sentendo la presa sempre più stretta. «Lasciami, idiota, si può sapere cosa ti succede?» Non capiva il perché di quel comportamento, finora non aveva mai avuto un atteggiamento del genere nei suoi confronti. «Succede, che non permetto a nessuno di prendermi per i fondelli. Da settimane ti faccio la corte e non hai mai risposto a un mio sguardo, rifiutando ogni mio avvicinamento. Mi stai rifiutando quando ogni ragazza di questa città farebbe carte false per uscire con me e tu respingi un mio invito come niente fosse.» Furiosa, Julia si avvicinò a lui guardandolo dritto negli occhi. «Lasciami immediatamente il braccio, se non vuoi che un'altra ragazza rifiuti il tuo invito nel vedere il tuo naso rotto. Farò finta che tutto questo non sia mai accaduto, per l'amicizia che pensavo ci fosse tra noi.» Per tutta risposta, lui scoppiò a ridere. «Parli davvero come se fossi una dama. L'amicizia con la nuova Contessa ti ha fatto vedere la vita in una prospettiva diversa, non è vero? Torna con i piedi per terra Julia, il caso della tua signora, cameriera divenuta Contessa è una cosa del tutto diversa.» Nel suo sguardo, Julia notava solo cattiveria, unicamente per il gusto di ferirla, come lei aveva ferito il suo orgoglio. Ma Julia non lasciò che le sue parole la provocassero. Entrambi, presi dalla discussione, non notarono il rumore di una carrozza avvicinarsi sul sentiero.»

«Le tue parole mi lasciano del tutto indifferente. Non ho mai voluto essere una Gran dama. Sono felice di essere quella che sono.» Sulla faccia dell'uomo spuntò un ghigno. «E chi saresti? La figlia di un incapace e di un'infelice? Ricorda le mie parole Julia, chi nasce ranocchio resta un ranocchio.» Non furono le ultime parole a far scattare qualcosa in Julia, perché in fondo sapeva che lui aveva ragione. Chi nasce ranocchio resta un ranocchio. Era una frase che per anni si era portata addosso, ma non sopportava chi criticava i suoi genitori. Alzò la mano libera dalla presa ferrea di lui. «Sta zitto!» Il suo pugno, anche se non potente, dato di sorpresa, fece un buon effetto. In fondo, sapeva che le sue parole avevano un fondo di verità. Bernard mollò finalmente la presa, spostandosi di qualche passo. Si toccò il labbro inferiore e guardò la sua mano. Era sporca di sangue. Julia vide il suo sguardo farsi rabbioso. All'improvviso la scaraventò a terra, bloccandola con il suo corpo. L'impatto le fece mancare il respiro.»

«Come hai osato puttana. Pagherai amaramente il tuo gesto idiota.» Per la seconda volta, Julia si sentì in trappola e per l'ennesima volta, nessuno l'avrebbe soccorsa. Strinse i pugni pronta a lottare. Da sola. Inaspettatamente, Bernard non le era più addosso, ma scaraventato a qualche metro di distanza da lei. La prima cosa che vide fu un piede calzato da uno stivale lucidissimo, seguito da una gamba lunga e muscolosa. Deglutendo a fatica, Julia alzò lo sguardo verso la persona che l'aveva soccorsa. In quel momento sentì il cuore palpitare. Sotto la luce del sole i capelli del colore dell'oro brillavano setosi e due occhi color zaffiro trafissero i suoi. «Corteggi sempre il pericolo, ragazza.»

PICCOLO SPAZIO A ME!!!!!!!!!!!!

Ed eccomi di nuovo qui con una nuova avventura!!!

Come ho già detto l'altra volta l'emozione è alle stelle!!!

Ricominciare d'accapo non è facile ma spero che Lo specchio dell'anima possa farvi emozionare come lo è stato per Segreti d'amore.

Anche qui troverete tante cose. Avventura, amicizia, amore, passione, gelosia, vendette, lacrime, coraggio, desiderio e tanto altro!

Vorrei ringraziare due persone che hanno reso ancora più bello il benvenuto al mio nuovo romanzo!
koaluch per la nuova copertina! Grazie mille per aver fatto la mia nuova copertina e spero che mi porti fortuna come lo è stata la precedente! Grazie ancora!!!

Danyyxxx per il bellissimo video di presentazione!!!! Grazie mille per la pazienza!!!!

Che altro dire, spero che la storia d'amore tra Richard e Julia riesca a scaldarvi il cuore e che vi porti tanta emozione!!!

Lo specchio dell'anima!!!!!!!!!!

Ciao a tuttiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Lo Specchio dell'animaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora