Capitolo 7 Voci Dal Passato ..... P.2

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David's pov

- Sembri un becchino - mi canzono' Franz - Convinci il sarto ha farmi qualcosa di diverso ! Voglio vedere cosa succede- dissi facendolo ridere per poi tornare serio - Mi infila un paletto nel sedere - disse , io scoppiai a ridere mentre mi sistemavo i capelli . - Ti manca vestirti come un umano? - mi chiese a un tratto - Sì, ero molto più comodo e non dovevo contare sul giudizio altrui. Mi bastava mandarli a farsi un giro - dissi divertito, che bei ricordi !.
- Come si vestivano le ragazze? - mi chiese facendomi ridere - Alcune in modo tremendo altre si facevano valere con il loro stile . - dissi serio , la maggior parte si vestivano sempre nella stesso modo , parlavano nello stesso modo ... sembrano fatti con gli stampini.
- Chissà cosa sta combinando Jessica ...- disse a un tratto facendomi voltare , -Probabilmente starà leggendo un libro - dissi ridacchiando, non mi dispiacerebbe se si abbronzasse un pochino e mangiasse un po' , ok che qui la tenevano sotto controllo. . Ma come di dice ? Quando il gatto non c'è i topi ballano .
- Sei meraviglioso cugino - disse Vasilissa facendomi sobbalzare,
- Ciao Vasilissa - dissi facendola sorridere, guardò Franz e fece una smorfia di disgusto . Lui la incenerì con lo sguardo e io sofficai una risata, erano davvero amici per la pelle ....
- Il Blu scuro ti dona tantissimo e ti mette in risalto gli occhi - disse facendomi sorridere - Grazie per i complimenti. .- dissi imbarazzato.. era troppo strano .
- Ti hanno cacciato dalla torre vecchia megera ?- chiese serio Franz -E a te dal mondo dei folletti ? - chiese a tono.
- Cosa c'è Vasilissa? - chiesi facendola voltare - Volevo solo vedere come ti stava l'abito - disse facendomi sospirare - Sembro un principe dei non morti - dissi annoiato -Ti sbagli. . Sembri un perfetto Re dei Non morti - mi corresse dandomi un bacio sulla guancia. . Inutile dirlo feci una mezza smorfia. -È tardi dovremmo andare tutti a dormire, notte David.. folletto - disse dando un occhiataccia a Franz che ricambiò . -Notte Franz - dissi togliendomi la giacca -Notte David - disse uscendo cupo.
Mi tolsi il completo e lo appesi nell'armadio , poi mi misi il pigiama e andai a dormire. Mi spiace ma io non dormo con i pettorali al vento, mi da' fastidio e poi non vorrei essere stuprato da una cameriera durante la notte ; ) .
Stavo dormendo quando sentii un fruscio provenire dalla mia sinistra , riaprii gli occhi infastidito ma non vidi nulla eccetto la finestra aperta.
Mi alzai dal letto e la chiusi dandomi del cretino per non averlo fatto prima, tornai a letto e chiusi gli occhi cercando di addormentarmi. Ma a tratto sentii un dolore atroce al collo, riaprii di scatto gli occhi e vidi una donna dai lunghi capelli neri e gli occhi di un rosso familiare... erano rossi come quelli di lucifero.
Soffocai un urlo quando affondo' di più i denti nella mia carne, quella donna vestita con abito bianco trasparente mi era sopra e mi bloccava le braccia, mi fissava con i suoi occhi rossi mentre si metteva comoda. Io non riuscivo a muovermi, ero come stregato , era come se mi avesse fatto un incantesimo. -Shh mio principa torna a dormire. . È solo un incubo ....- la sua voce era nella mia testa ed era simile a sibillio , più continuavo a guardare i suoi occhi più il sonno mi avvolgeva fino a che non mi addormentai di nuovo.
Mi svegliai di soprassalto toccandomi il collo, corsi allo specchio ma stranamente non c'era nulla ... che fosse stata solo la mia immaginazione ?. Eppure era così dannatamente reale.....
Il bussare della mia porta mi fece sobbalzare, -Giorno vampirella- mi disse Franz facendomi girare con gli occhi dalla rabbia. -Qualcuno ha i 5 minuti stamattina - disse rubando un cioccolatino al sangue dalla mia colazione. Ebbene sì poco prima che io mi svegli le domestiche portano mi la colazione a letto :Sangue, torta e pasticceria varia. . Tutto fatto con il 90 % di sangue umano , pochissima farina e pochissimo latte e pochissimo burro e senza uova altrimenti abbiamo una bella indigestione con conseguente blocco intestinale e vediamo le stelle.
-Sei senza ritegno. . - dissi facendolo ridere -I dolci del Re sono i più buoni si sa' - si difese prendone un altro.
- Finiscila !- sbottai facendo sbuffare -rissati.. sono solo due cioccolatini.... non né vale la pena di arrabbiarsi così - disse osservandomi meglio. Quando i suoi occhi gli caddero sulla mia spalla, faceva male. .era come se avessi degli aghi dentro. - Ti senti bene? Sembri agitato - disse alzando la mano verso la mia spalla , senza preavviso gliela strinsi in una presa ferrea bloccandola a mezz'aria . Ero così teso che i muscoli del mio braccio e del kio avambraccio facevano intravedere le vene blu attraverso la mia pelle oramai bianca come latte.
- Lasciami il braccio - disse in maniera fredda -Non ti azzardare a comandarmi - dissi in una maniera mostruosa.. non sembravo neppure più io.. guardai il mio riflesso e vidi quello che più temevo. Un mostro.
Sbattei le palpebre e mi voltai tornando a guardare Franz , -Uccidilo David.. è solo una marionetta.. puoi cambiarla quando vuoi - mi voltai di scatto e la vidi era accanto a me con la sua mano sulla mia spalla. I suoi occhi avevano un colore diverso.... erano azzurri quasi bianchi. - Chi sei tu ?- dissi con rabbia - Quello che tutti gli uomini desiderano - mi sussurro' all'orecchio facendomi rabbrividire. Mi sentivo la spalla andare a fuoco e mi dava fastidio, essendo un demone secondario non mi poteva uccidere ma era come se mi bruciasse senza consumarmi. Una tortura.
- Ho già la donna che amo ..nom ho bisogno di un rimpiazzo - dissi facendola ridere -Davvero ... è dov'è ora questa fantomatica donna ?- chiese con un velo di gelosia nella voce . -Non ti riguarda - dissi facendola scoppiare a ridere, -Sappi che non faccio mai scappare una preda..... non sono mai seconda a nessuno caro David - mi sibillo' prima di svanire com'era comparsa.
In quel momento mi sentii come se tutto il sonno e la stanchezza dovuta alla mancanza di sangue mi caddero addosso come enormi macigni..
Svenni dopo pochi istanti con un forte dolore alla spalla.
Jessica' s pov
Quando mi svegliai mi sentivo come se avessi la febbre così mi alzai e scesi giù, stranamente la cucina era in ordine e c'era profumo di biscotti.
Forse Giovanni era tornato e stava cercando di rimediare ; mi affacciai sull'uscio ma restai incredula. Non era Giovanni era un ragazzo che non conoscevo. Era alto probabilmente 1.90 e aveva i capelli rasati ai lati e un ciuffo nerissimo al centro. Era vestito con una maglia nera e dei jeans grigio scuro con delle converse nere borchiate. - Buongiorno Jessica - disse facendomi sobbalzare, aveva un forte accento russo misto a quello Islandese. Quando si voltò notai che aveva gli occhi neri, era raro vedere una persona con gli occhi neri... -Chi sei? - chiesi calma, non dovevo andare nel panico. Poteva essere uno squilibrato, o un cacciatore ingaggiato da David ... o peggio un serial killer.
- Chi diavolo sei ?! - ripetei alzando un po' di più il tono della voce , lui mi osservò in silenzio e disse - Mi chiamo
Frederick - disse dopo un po' - Perché sei in casa mia? - chiesi facendolo sorridere - Sono sempre stato qui solo non mi hai mai notato.- disse facendomi rabbrividire -Non sono un cacciatore e neanche uno squilibrato, sono semplicemente una guardia - disse facendomi confondere -Esci da casa mia - dissi gelida -No , a meno che tu non venga con me - disse divertito -Sei un pazzo ! Vatten- all'improvviso mi apparve davanti e mi prese il braccio con la mano destra, - Hau due semplici scelte : O ti comporti bene e vieni via con me oppure ti farò addormentare. A te la scelta - disse facendomi rabbrividire -Cosa diavolo vuoi da me?- sussurrai impaurita - Credo tu l'abbia già capito da sola. - disse serio facendomi rabbrividire. In quel momento però qualcuno suonò alla porta , -Resta qui- mi ordinò andando ad aprire, io ero pietrificata ma una volta che si fu' allontanato entrai in cucina e presi un coltello affilato, lo nascosi dietro la schiena. - E tu chi sei ? - chiese una voce che riconobbi subito... Giovanni.
- Sono un vecchio amico di Jessica in visita da Oslo - disse -Non ti ho mai visto in vita mia - disse sospettoso -Ci sentiamo esclusivamente tramite posta - disse calmo - C'è Jessica ? Vorrei dirle una cosa ...- disse serio -Mi ha detto di dirti che non vuole più niente a che fare con te visto il modo balordo in cui l'hai trattata - disse facendolo sbiancare , calo' un bel silenzio in cui neanche io riuscii a emettere un suono. Ero pietrificata, era vero che mi ha tratto in modo discutibile ma dirlo in quel modo... è stato tremendo.
-Bene .. io devo sfornare i biscotti quibfi... ciao.- disse chiudendogli la porta in faccia , mi guardò con un sorriso divertito e io ricambiai con uno sguardo terrorizzato.
- Che c'è ? Sei arrabbiata per il fatto che gli ho detto le cose come stanno ?- mi chiese prendendomi il viso tra le mani, -Sei un balordo ! - urlai colpendolo sul collo e sul addome con il coltello. Lui urlò dal dolore e quando cadde a terra in preda al dolore io feci cadere il coltello e cercai di allontanarmi ma a un tratto una presa mi fece voltare.
Mi aveva bloccato la caviglia - Grosso errore Jessica! - disse facendomi sgranare gli occhi, le ferite si stavano rimaginando velocemente e al suo posto c'erano soltando gli squarci delle mie pugnalate.
Si rialzò gemendo dal dolore e mi afferrò la gamba facendomi cadere a terra, -A quanto pare hai scelto le cattive! Va bene , avrei preferito evitare tutto questo - disse avvicinandosi a me, il panico iniziò ad avvolgermi e in un secondo iniziai ad urlare e ha chiedere aiuto ma lui prontamente mi tappo' la bocca - Ora basta mi hai stufato !- disse afferandomi il collo con la mano sinistra -Sogni d'oro !- disse avvicinandosi al mio viso riuscii a vedere le sue unghie allungarsi e diventare nere poi un dolore acuto al collo mi fece urlare. Mi aveva infilato l'unghia nella giugulare, iniziai a sentirmi malissimo era come se stessi avendo un attacco epilettico, gli sparsmi erano dolorosissimi mi venne da vomitare e probabilmente lo feci mentre mi dimenavo come un anguilla, andavo su e giù e muovevo gli arti a casaccio soffocando i respiri e le urla ma come se non bastasse in quel momento la porta si aprii e nonostante la mia vista fosse sfocata riuscii a distinguere una sagoma che si avvicinana e un altra che la stordiva con un colpo ben assestato alla testa... poi sentii un altro dolore stavolta molto più acuto alla testa e nello stesso momento il sapore del sangue in bocca ... poi tutto si spense e lentamente venni avvolsa dalle tenebre.
Inizio Flashback. ..
Riaprii gli occhi e mi trovai in un giardino pieno di rose bianche e altri fiori di vari colori, il tutto avvolto da delle alte mura di granito e pietra bianca. -Papà! Guarda ci sono riuscita - disse una bimba dai lunghi capelli biondo chiarissimo, la pelle era così chiara che si riuscivano a vedere le varie vene e i vari capillari , i suoi occhi invece erano di un azzurro così chiaro che sembrano bianchi. Indossava in abito bianco di velluto con un mantello bianco con un piccolo strascico in cui vi era cucita ai bordi della pelliccia di lepre bianca.
La bimba era vicina ad un uomo alto dal viso ovale e gli occhi castano chiaro-azzurri e vestito in grigio scuro, anche lui indossava una bellissima mantella nera pesante con il pelo di lepre nera cucita sopra. Era in ginocchio e guardava sorridente un piccolo fiore di ghiacchio che aveva tra le mani. -Un giorno riuscirò a creare le tempeste! - disse facendolo annuire -Con tanto impegno e tantissima costanza ci riuscirai - disse facendola annuire. - Adesso andiamo Ìsabel ! La mamma ci aspetta - disse facendola emozionare ma a un tratto si voltò verso di me e corse verso una piccola lapide di granito. L'uomo si rattristo' vedendo la lapide e si avvicinò lentamente ad essa. Lo stesso feci io in preda a una misteriosa curiosità,
La lapide era piccola e con un' angelo di marmo che racchiudeva tra le mani una lanterna bianca con una candela oramai consumata. - Perché la mia sorellina è volata in cielo ? - chiese diventando improvvisamente triste -Non lo so' tesoro - disse abbassandosi alla sua altezza. - Mi racconti di lei ? - le chiese pulendosi i piccoli occhi con i dorsi delle mani. - Siete nate la stessa notte, ma lei ha differenza tua non era bionda e non aveva gli occhi azzurri.
Aveva i capelli bruni e gli occhi castani come i miei , aveva il sorriso più bello del mondo e il viso ricordava moltissimo quello di una bambola di porcellana. Era impavida a tal punto che nonostante fosse uno scricciolo quando Olì entrò nella stanza ingelosito dal fatto che io lo stavo ignorando si alzò su due zampe e iniziò a ringhiare a tua sorella .
Charlotte invece di spaventarsi fece un urletto emozionato e sporse la manina per accarezzargli il muso. - disse facendola ridere - Olì è un Lupo terrificante - disse facendolo ridere -E invece con lei era la dolcezza fatta persona ... poi quella notte.... e diventeto innavicinabile a chiunque. - disse con un groppo alla gola.
Mi sentivo sull'orlo di piangere ! Perché stavo vedendo tutto questo?! Cosa c'entrava con me ?! .
Non riuscivo a capirlo....
Ero di nuovo sull'orlo del baratro ma stavolta non c'entravano demoni o gemne stavolta.... C'entrava la mia identità che fino ad oggi era indiscussa..e che ora piano piano stava venendo avvolta dalla nebbia.
- Ìsabel ! Il precettore ti sta aspettando - una voce dolce tuttavia severa fece voltare sia il padre che la bimba che sorrisero felici che corse da lei felice.
Io trattenni un respiro.. quella era la stessa donna che l'aveva portata dai suoi genitori ... e dietro di lei c'era un bambino che aveva già visto... -Fratellone! -urlò la bimba vedendolo -Ciao sorellina - disse sorridendole -Coraggio andiamo dal maestro - disse facendola sorridere.
Poi tutto svanì e tornò ad essere buio.

Il Re Dei Vampiri : Rose Eterne {#Wattsy 2016} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora