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"nome prego?" chiesi sapendo già il nome del ragazzo davanti a me, il quale mi guardò così stufato che rivolse lo sguardo all'ennesima nuova ragazza.

"Dylan"rispose sospirando, si sistemò il ciuffo guardandosi nel riflesso del banco davanti a me.

"non ricordo scusa, con la I o con la Y?" chiesi un po' divertita, la bionda tinta affianco a lui si girò per non far vedere la curva sul suo viso.

"Dylan con la Y" rispose sbuffando, e dopo aver preso le ordinazioni e scritto il nuovo nome della nuova ragazza del famoso Dylan li preparo per poi andare al loro tavolo.

Come se non bastasse, non mi ringraziarono nemmeno.
Diciamo che il 50% del mio stipendio sono grazie al moro, il mio capo lo chiama "cliente preferito" io lo chiamo "pappone di frappè" .

Dice sempre le solite battutine che fanno sorridere le ragazze, chiamasi ragazze ma sono peggio di Sasha Grey.
Non chiedetemi come sappia quel nome.

Come se non bastasse entrano gli stranieri con nomi del loro Paese e si arrabbiano se non lo scrivo giusto, e la loro pronuncia che non si può definire pronuncia.

"4 dollari e 50" dissi aspettando che la signora davanti a me, mi porgesse i soldi.
Mi guardò con quella faccia un po' stupita, probabilmente a causa del prezzo.

E le risate dei due ragazzi prendono possesso nel locale.

-"signorina scusi!"- urlò il ragazzo moro attirando l'attenzioni di tutti gli adolescenti che c'erano dentro il bar girandosi verso di me, sbuffai e guardai il mio collega affianco.

"non sono io la signorina" disse ridendo con un pugno d'avanti alla bocca.
Lo guardai con odio.

"grazie mille Lucas" risposi con un sorriso più finto del trucco di ogni ragazza che si porta dentro Dylan.

Presi il vassoio e mi diressi verso il famoso tavolo che ormai occupa solo il moro.
Porsi un sorriso sforzato e tirai un forte sospiro.

"vedi..." iniziò il sensato discorso, si avvicinò non guardando la mia faccia ma più in basso e spontaneamente mi girai dall'altra parte.

"dovevo solo vedere il tuo nome sulla maglietta, non guardo le tue piccole tette, tranquilla" disse alzando gli occhi al cielo, vidi la ragazza che era con lui che rise guardandomi.
Alzai le sopracciglia guardandolo male e lui ricominciò a parlare.

"comunque, Alyssa, vorremmo un caffè" disse giocherellando con la bustina di zucchero.

"corto? Come il tuo amichetto sotto?" dissi ancora presa male per ciò che aveva detto prima.
Mi rivolse uno sguardo di disprezzo e poi fece una piccola risata.

"te lo può assicurare Ilenya che non è piccolo" disse con un sorriso per poi fare un occhiolino alla ragazza d'avanti a lui.
Sussurrai un che schifo e poi presi le ultime ordinazioni.

"oh avanti, trattalo bene è il preferito del capo" disse ridendo Lucas lavando la macchinetta, a volte lo picchierei seriamente.

"la prossima volta vai tu, così magari al posto di ridere dietro il bancone fai qualcosa di utile" dissi sbuffando e chiedendo la solita domanda ai nuovi clienti.

"nome prego?"

LassaBucks - Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora