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Un vuoto nella mia mente.
Il suo sorriso era così vittorioso che non riuscivo nemmeno a rispondere.

-"Alyssa? Sbrigati, fra poco dobbiamo aprire"- disse il capo. Continuai a fissare Dylan, ancora incapace di dire qualcosa.

-"mi spieghi allora?"- disse usando un tono molto seccato.
Sospirai.
Non sarebbe dovuto succedere niente, non avevo portato il contenitore con dentro i lassativi.

Annuii
Gli feci vedere in primo luogo i macchinari e come funzionassero.

-"sì lo so, ho capito, per quanto riguarda la preparazione dei frappe e robe varie di Starbucks?"- il suo tono scocciato mi dava voglia di licenziarmi, e se fosse andato avanti così, lo farei.

-"per ora te ne faccio vedere alcuni, sono molti. Decidi tu quali vuoi imparare oggi"- senza pensarci due volte disse il nome di ciò che prende ogni giorno, poi, sparò casualmente dei nomi che lesse nell'insegna sopra la nostra testa.

Lasciai per ultimo il suo, giocando con la sua ansia.
Infine, mostrandogli come si facesse, sorrise.

-"non la scampi, furbacchiona"- mormorò.

-"ancora? Quante volte devo dirti che non so di cosa tu stia parlando?"- risposi bevendo una bevanda che avevamo fatto in precedenza.
Rise sarcasticamente e scosse la testa.

-"ci vediamo domani, Ally"- disse togliendo il grembiule e uscendo dal bar.
Inutile negare a me stessa che ho paura.

***

-"Luke?"- lo chiamai distrattamente.

-"domani vengono ancora i novellini?"- lui in risposta scosse la testa. Sarebbe venuto a prendere qualcosa? Molto probabilmente la risposta era positiva, perché Dylan se no, mi ha detto che ci rivedremo domani?

-"però, vedo che siete andati d'accordo tu e il tuo fidanzatino dei sogni"- disse ridendo Lucas intanto che lavava uno straccio.

-"ti sembra divertente? Davvero?"- lui smise di ridere vedendomi abbastanza arrabbiata.

-"benvenuta nel mondo del lavoro, Ally"- sbuffai rumorosamente e uscii dal bar, lasciando Luke da solo a pulirlo.

***

Puntuale come sempre, niente di nuovo, soprattutto con quel suo atteggiamento da prendere a schiaffi. Perché le ragazze vanno dietro a certe tipologie di ragazzi?
Tolse il braccio alla ragazza che aveva affianco e arrivò molto soddisfatto davanti a me.

-"mh, il solito"- evitai di scrivergli il nome, ormai poteva fare la collezione o addirittura venderli online, sono sicura che ci avrebbe guadagnato qualche cosa.

-"non manca qualcosa Ally?"- controllai meglio gli ingredienti che avessi appena usato e non mancava niente se non i lassativi.

Feci uno sguardo perso e gli riposi il frappè che rifiutò.

-"una volta, non mettevi qualcosa che era contenuto in un contenitore rosso?"- negai con la testa facendo finta di non saperne realmente, lui s'innervosì e prese il frappè con molta rabbia, quasi facendolo addirittura cadere.
Mentre la ragazza affianco prese un semplice caffè.

-"di che contenitore parlava?"- la voce di Lucas mi sorprese e il suo sguardo mi mise ansia.

-"ti ci metti anche tu con questa storia? Non so di cosa lui stia parlando, secondo me sta impazzendo con tutti questi frappè!"- lui annuì e non disse altro vedendo il mio nervosismo.

-"piuttosto, mi dovresti dire di Rebecca"-

-"sei stressante Ally, non stiamo assieme, okay?"-

-"qualcuno è stato rifiutato qui?"- gli chiesi ridendo.

-"sai che ti dico Alyssa? Vaffanculo, smettila di trattarmi da bambino rompi palle, sei qui tu la prima"- detto queste cose, riniziò a prendere le ordinazioni mentre io rimanevo ferma, incantata dalle sue parole.

Continuai a servire, Dylan uscì senza dire niente fortunatamente, non lo avrei sopportato un secondo di più.

-"scusami per prima, Ally"- mormorò Luke prima di uscire.
Annuii e lui sorrise debolmente.

-"dico davvero, mi spiace"-

-"è okay Luke"- dissi voltandomi verso il retro per andare a prendere le mie cose.

Sentii la porta d'ingresso chiudersi, infatti quando tornai, non trovai Luke.

Sospirai dal nervoso e chiusi la porta, ritrovando Dylan ancora fuori.

-"hai già finito con la ragazza?"- gli chiesi molto sarcasticamente.

-"chiedi perché lo vuoi fare anche tu?"- rispose con quel tono prepotente.

-"che vuoi?"-

-"bel modo per accogliere un tuo nuovo collega"- vorrei tanto torglierli quel sorrisetto dalla faccia.

-"qual è il tuo gioco?"- chiesi molto scocciata incominciando a camminare verso casa.

-"lo scoprirai"- urlò cercando di farsi sentire poiché ormai mi ero allontanata, non risposi né mi girai, avevo paura e tutto ciò mi divorava da giorni.

uhuh, chissà, manca pochissimo alla fine, aw.
spero che questo vi piaccia e buh, ci vediamo al prossimoo.🎈

LassaBucks - Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora