10. Domani è il grande giorno!

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Mi sentì in colpa per aver buttato fuori di casa le mie due uniche amiche..

Volevano solo proteggerti!

Ripensai a tutto quello che le avevo detto.. Ero arrabbiata e frustrata! Mandai lo stesso messaggio a tutte e due chiedendo scusa e che volevo parlare per quanto riguarda Stephan.. Accettarono entrambi di incontrarmi.
"Ci dispiace!" le vidi correndo verso di me.
"Dovrei chiedervi scusa io.. Sono stata una stupida ieri notte... Non dovevo urlarvi contro e dire tutte quelle parole!! Mi dispiace! Volevate solo proteggermi" mi misi a piangere.
"Ma noi ti vogliamo bene!!" disse Tracy asciugandosi le lacrime.
"Anche io ve ne voglio!" risposi e le abbracciai con forza.
"Ora asciughiamoci le lacrime e dici di cosa ci volevi parlare.. Di Stephan, giusto? Ci hai scritto così!" mi domandò Mary.
"Ehm si... Ho pensato tutta la notte che dovrei partire da Stephan.. È tutto solo in Tunisia e ci devo andare per forza!"
"Ma sei matta? Col Leonard che ha solo otto giorni di vita? Come farai a gestire tutto questo casino? Non puoi andare tutta da sola!!" si innervosì Tracy.
"No.. Ci andrò con una di voi.. Così quando andrò in ospedale, qualcuna terrà il bambino.. Vi prego ragazze! È troppo importante per me!" le supplicai con tutte le mie forze.
Si guardarono e ci fu un momento di silenzio.. Riuscivo persino a sentire il ronzio delle api..
"Va bene! Ci andrò io! Tanto Mary con Gisele così piccolina, non si muove! Poi io non dovrei fare nulla essendo single!" si offrì Tracy per partire in Tunisia. "Speriamo di trovare un tunisino molto bello da sposarlo! Se dovesse, rimarrò li".
"Oh grazieeeee! Ti devo un favore!" le saltai addosso.
"Ci puoi contare!" rispose, minacciandoli col dito.
"Però bisogna cercare i biglietti!" dissi.
"Quando stavate festeggiando, io ho controllato su internet.. Il prossimo volo è tra due giorni!" disse Mary consultando il tablet.
"Grazie tesoro.. Vi voglio troppo bene!"
"Anche noi! Devo annunciare che tra due giorni si parte!" esclamò Tracy.

Tra due giorni potrò rivedere il mio amore.

Preparati le valigie con tutte le cose necessarie per me e il bambino per il giorno prima (la maggior parte della valigia è composta da pannolini, pettorine, biberon e tante altre cose! Dovrei avere una valigia lunga due metri! Aiutooo!)..
Dopo aver finito di sistemare tutto, chiamai mio padre per chiedergli se voleva cenare con noi, ma mi disse che aveva un'importante cena (chissà la fortuna che sta frequentando quella testa calda di mio padre!)

Speriamo che sia almeno simpatica..

Allora preparati un panino ben far ito con insalata e prosciutto crudo (il cotto non mi piace per rimane viscido..), diedi da mangiare a Leonard e ci mettemmo a letto.

Domani è il grande giorno!

La sveglia suona alle sette del mattino.. Sono troppo agitata!
Mi preparati di fretta, misi una tutina al bambino e andai a casa di Tracy a recuperarla.
"Cazzo Tracy! Muoviti!" esclamai innervosita.
"Calmati un attimo!" rispose.
Riuscì ad uscire di casa, mise la valigia dietro il cofano e partimmo verso l'aeroporto.
"Ma la macchina la lascerai nel parcheggio dell'aeroporto? Guarda che pagherai una barca di soldi!" disse Tracy.
"Tranquilla.. È tutto sotto controllo! Mio padre la ritirerà domani.." risposi.
Parcheggiate, uscimmo dalla macchina con tutte le nostre valigie..
"Ci hai messo qualcuno dentro questa valigia? È ppesaantiiissiiimaaaa!!"
"Si c'è la scena del crimine li dentro"
"Oh cazzo! Hai ucciso la tua vicina pettegola?"
"Si e quando decollerà l'aereo, la butterò in mare"
"Che scema! Ahahahah"
I controlli sono stati velocissimi ed riuscimmo ad entrare per prima..
"Aaah.. Che comodo!" esclamò Tracy.
"C'è un bel tragitto da fare, mia cara!" rispose una hostess con lunghi capelli rossi e ricci, occhi blu oceano e un'età compresa tra i 28 e i 30 anni.
"Oh grazie per l'informazione!" risposi sorridendo.
"Io dormo allora.. Chiamami quando siamo atterrati o se stiamo precipitando!" mi chiese Tracy.
Annuì.
L'aereo decollò e fece un tragitto lungo un'eternità ( tre ore di volo non sono poche con un bambino piccolo!)
Arrivammo in Tunisia.
Prendemmo un taxi che ci condusse nell'hotel che avevamo prenotato.
"Cazzo! Ma che meraviglia!" dissi incantata dalla facciata in stile mosaico.
"Lo puoi dire forte!" rispose Tracy.
Ci diedero la chiave della stanza con tutti i servizi che volevamo persino il WC che si risciacqua da solo.
"Che ore sono?" chiesi.
"Sono le cinque.. Perché?"
"Allora faccio mangiare il piccolo e poi vado in ospedale"
"Ma riposati.. Andrai domani mattina"
"NO! Ci vado tra poco" risposi.
Diedi da mangiare a Leonard, lo baciai tutto dicendogli:
"Mamma sta andando ad incontrare papà.. Mi raccomando, fai da bravo con zia Tracy.. Ti amo vita mia"
"Tranquilla è in ottime mani!" disse dandomi un bacio nella guancia.
"Grazie di tutto tesoro.. Ti voglio bene"
"Anche io" mi disse mentre uscì dalla porta per prendere un taxi e arrivare in ospedale.

Sto arrivando, amore mio.

Spiegai in qualche modo al taxista di portarmi verso l'ospedale.. Dopo vari tentativi ci riuscì e mi ritrovai di fronte alla porta scorrevole..
Entrai e chiesi informazioni alla segretaria che si trovava all'ingresso:
"Scusi sto cercando il Sig Stephan Smith"
"Lei è qualche parente o sua moglie?" mi domandò.
"No. Sono la sua.... Insomma sua.."
"È sua moglie.. La faccia passare!" sentì questa voce dietro di me.. Era il caporalmaggiore Ballmer.
"Ok può passare." rispose la segretaria.
"Mi segua Sig.ra Smith" chiese il caporalmaggiore.

Lo dovevo essere già da mesi fa.

Arrivammo nella stanza 315 e mi disse:
"Sig.ra Ariel, vuole che l'accompagnò dentro?"
"No, voglio stare da sola" risposi.
Feci un sospiro ed aprì la porta.
Lo vidi li immobile con tanti macchinari collegati a lui.
"Oh mio Dio! Amore mio! Ma come ti hanno ridotto?"
Mi misi a piangere perché vedere lui in queste condizioni, mi spezza il cuore.
Gli parlai di tutto quello che era successo in questi otto mesi e di quanto lo amo.
Mentre tenni la sua mano, sentì le sue dita muoversi.
"OH MIO DIO! OH MIO DIO! HA MOSSO LA MANO! DOTTORE MI AIUTI! TI PREGO!"
"Si calmi signora!" intervenne un medico "Sig. Ballmer potrebbe accompagnarla a casa?"
"Si certo.. Ariel la porto all'Hotel" mi disse il caporalmaggiore.
"NO! VOGLIO STARE CON LUI!"
"Lei è stanca.. Deve riposare!"
Dopo vari rimproveri dal medico, rientrati a casa.
"Come è andata?" mi chiese appena entrai dalla porta.
"Ha mosso le dita Tracy! Stava cercando di svegliarsi!" risposi con le lacrime agli occhi.
"Speriamo che vada tutto bene... A proposito Leonard si è addormentato ed è il momento che vai anche tu un po a riposare!"
"Va bene.. Vado a riposarmi.. Buonanotte tesoro" risposi, andai nel letto e mi addormentai subito.

Il giorno dopo mi preparati per andare di nuovo in ospedale.
"Io sto andando.. Sarò qui il più presto possibile!" diedi un bacio a Leonard e Tracy e presi un taxi.
Arrivata li, andai subito nella stanza di Stephan e trovai il medico che mi doveva parlare:
"Salve sig.ra Smith.. Le dovrei parlare"
"Si mi dica pure" sospirai.
"Il sig. Smith questa notte ha avuto una crisi respiratoria, però siamo riusciti a salvarlo.. Sta bene ed è riuscito anche ad aprire gli occhi e dire il suo nome"
Iniziai a piangere a dirotto per la gioia e allo stesso tempo per il dispiacere.
"Posso entrare?" chiesi.
"Certamente.. Prego" rispose.
Entrai nella stanza e sentì una voce rauca:
"Amore mio sei bellissima..."

Sto per piangere, ma devi trattenermi.. Devo essere coraggiosa! CAZZO!

Giochetti InaspettatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora