Amore E Pistole||Leonetta

2:Interrogatorio

Vilu's Pov
La mattina seguente mi sveglio di soprassalto e tutta sudata:avrò fatto un incubo,che sinceramente non ricordo.
Giro il capo a sinistra dove vedo un orologio che segna le 5:30 del mattino:chissà perchè non l'avevo notato prima....
Mi affaccio alla finestra e guardo quello che si potrebbe definire panorama,ma è davvero orribile:alberi spogli, cielo nuvoloso e quel cancello che solo a guardarlo ti fa cagare dalla paura.
Dopo qualche minuto sento la porta scricchiolare e mi giro di scatto per vedere chi l'ha aperta: León.
-Preparati in fretta che devi vedere il mio capo,e odia aspettare. Sotto al letto ci sono dei cassetti con dei vestiti, e in fondo al corridoio un bagno.-detto questo se ne va.
Credo che un giorno devo presentare l'educazione a León,ma non è oggi quel giorno.
Prendo la prima cosa che trovo, ossia un leggins nero con converse e felpa dello stesso colore e vado a fare una doccia nel bagno.

Esco e trovo León vicino alla porta,mi prende per il polso e mi conduce al piano inferiore,nell'ufficio del suo capo.
Bussa 2 volte alla porta e dopo aver sentito un lieve "avanti",la apre.
-Signore,questa è la ragazza-dice León.
-Mh? Oh si,falla accomodare di fronte a me-dice il suo capo:ha una voce cupissima.
-Ti lascio in buone mani-sussurra León al mio orecchio ed esce; "certo, sono sola davanti al capo del mio nemico:mi ha lasciato in mani ottime" penso sarcastica.
-Siediti-ordina.
Una volta seduta noto che sulla scrivania c'è una targhetta col suo nome: Gregorio Casal

Ci sono inoltre fascicoli,un computer e uno scannerizzatore di impronte digitali:
-Qual è il tuo nome?-chiede.
Non rispondo, preferisco rimanere nell'anonimato piuttosto che rivelare la mia identità al nemico:
-Quanti anni hai?-non si arrende il tipo eh?
-16-rispondo:non c'è niente di male a dire la propria età.
-Di che associazione fai parte?-
-Non sono tenuta a rispondere a questa domanda- rispondo ferma:crede che può intimorirmi?
-E perché?- si ostina a chiedere.
-Di certo lei non dice al primo che passa che è il capo dell'associazione W- mi lascio scappare:sicuramente saprà che dovevo pedinare uno dei suoi.
-Quindi mi confermi quello che hai provato a fare stanotte..-dice trionfante; Violetta stronza,Violetta stronza..
-Chi tace acconsente-riprende a parlare quando nota il mio silenzio.
-Perché non vuoi dirmi come ti chiami?-
-Dovrebbe saperlo-rispondo.
-Certo che lo so,ma per me è fondamentale sapere il tuo nome- ribatte leggermente adirato.
-Bene,spero che lei sia paziente perchè non le dirò mai il mio nome,quindi potremo stare tranquillamente chiusi qui dentro per sempre- lo so,lo sto sfidando ma non posso stare zitta come un pesce.
-Mi hai stancato! Ora lo dirai che ti piaccia o no!-ok, si è incazzato.
-NO!-esclamo. Non riuscirà a mettermi i piedi in testa.
-Bene,se non vuoi....-prende la mia mano e la mette sullo scannerizzatore; dopo pochi secondi tuona il nome di León che arriva all'istante:
-Portala di sopra,e che ci rimanga!-dice infuriato.
León mi prende per il polso e mi riporta nella camera:
-Si può sapere che stai facendo? Qui comandiamo noi non tu, quindi abbassa i toni- è adirato pure lui,a quanto pare.
-Io non prendo ordini da nessuno-alzo fin troppo la voce ma stringe la sua presa al mio polso fino a farmi male.
-Senti ragazzina: non sei a casa tua dove puoi fare quello che vuoi, sei a casa della mia associazione e tu devi sottostare ai nostri ordini, è CHIARO?- dice con un tono minaccioso.
Annuisco: fa un sorrisetto soddisfatto e se ne va chiudendo la porta a chiave.
Metto le mani nei capelli in segni di disperazione: come cazzo faccio ad andarmene da questo posto schifoso?
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Passa qualche ora e ritorna León che si avvicina e inizia a parlare:
-Sei Violetta Castillo?-chiede
-Come fai a saperlo?- rispondo perplessa.
<<Forse perchè qualche ora fa ti hanno scannerizzato la mano e hanno scoperto tutto su di te, genio?>>Coscienza di merda...
-Rispondi e basta-dice.
-Si-dico lievemente.
-Lavori per la Q?-
-Si-
-Beh,sei un po' piccolina per lavorare non credi? Hai solo 16 anni-dice. "Lavoro perchè i miei sono morti" vorrei dirgli,ma sa già troppo su di me.
-Perché tu quanti anni hai?-gli chiedo:sarà poco più grande di me.
-22- ok,poco più grande di me un cazzo, ha superato i 18 da un po' questo qui,ma se li porta bene i suoi anni.
Passa qualche minuto e riprende un discorso:
-Vieni con me, ti presento gli altri-
-Sei davvero così sicuro che io non scappi?-chiedo
-Eh?-sembra disorientato.
-Mi vuoi far conoscere i tuoi soci:tu sai che non dovrei sapere niente,ma sei cosi sicuro che io non scappi e racconti ai miei soci tutto quello che so?- dico.
-Da qui non è mai fuggito nessuno: l'ultima vittima la prendemmo 6 mesi fa,ma era così disperata dato che non trovava via di fuga,che si suicidò:si è buttata dalla finestra della tua camera,se vedi è appeso il suo corpo all'albero- ridacchia maligno mentre io sono pietrificata. Continuiamo a camminare quando mi porta in una sala di ritrovo color rosso-sangue e l'arredamento ha tratti dorati:
-Ragazzi, questa è Violetta Castillo-mi presenta e cinge la mia vita col suo braccio.
I ragazzi mi squadrano da capo a piedi e sghignazzano.
-Quanti anni ha?-chiede un ragazzo coi capelli neri.
-16-rispondo io.
-Piccolina eh?-
-Si ok basta! Ora presentatevi-dice León.
-Io sono Diego,22 anni-si presenta il ragazzo di prima.
-Io Broadway,25-il ragazzo di colore.
Stava per parlare uno ma lo fermo.
-Tu sei Andrès-dico.
-Bene già mi conosci-
-Forse perchè ieri ti stavano seguendo?-dice León.
-Ah giusto! Comunque ho 27 anni-dice. Ma solo io sono ancora adolescente?
-Ora rimarrai un po' con noi,dobbiamo fare una cosa insieme-dice León con un sorrisetto che non mi piace......
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Angolo autrice
Hi guys how are you? New chapter, I hope you like it.
Kiss and bye!! At the next time!
💋💋💋❤❤❤
Ok traduzione:
Ciao ragazzi come state? Nuovo capitolo,spero vi piaccia.
Bacio e arrivederci!! Alla prossima!
💋💋💋❤❤❤