Capitolo 2

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Chiusi gli occhi ancora incredulo che mi fossi deciso a dichiararmi. Inspirai e giocherellai con le punte dei miei capelli color confetto.
Sono sicuro che in quel momento il mio cuore sia esploso. Sentivo un BOOM di emozioni, beh, d'altronde mi stavo per dichiarare all'amore della mia infanzia.
Gli presi le mani fra le mie è intrecciammo le nostre dita, solo Dio sa cosa provai durante quel contatto. Un brivido mi percorse la spina dorsale.
-Riccardo Di Rigo... È arrivato il momento della verità... Assieme abbiamo vissuto momenti felici, avventure e tant'altro. Ormai non posso più restare senza i tuoi sguardi, i tuoi sorrisi, i tuoi abbracci... Forse sono solo un bambino, possessivi nei confronti dei propri genitori... Ma io non vivo senza di te...- avvicinai la mano al viso e compii quel gesto tanto dolce e pieno d'amore anche definito carezza.
Un terremoto mi scosse il cuore, era arrivato il momento tanto atteso. Chiusi gli occhi e dissi tutto d'un fiato:-ti amo...-
Riaprii gli occhi poco dopo, e mi trovai i suoi increduli, mentre scrutavano il mio viso, come se stessero cercando un segno che dimostrava un accento scherzoso, oppure uno uno più serio.
Imbarazzato, mi allontanai e aggiunsi:-ma capisco se tu non ricambi- sta volta fu lui a zittirmi mettendo le sue affusolate dita sulle mie labbra secche, dall'eccessiva euforia e agitazione.
-Gabriel, pure io ti amo- e con un gesto furtivo tolse la mano per poi appoggiarla sul mio collo.
Arrossii confuso mentre lui avvicinava il suo viso sempre più vicino al mio, finché le nostre labbra si unirono in un dolce bacio a stampo.
Il Mio primo bacio...
È stata una cosa stupenda, le sue umide labbra sulle mie, mentre continuava a stringermi forte.
Non sapendo che fare oltre a ricambiare, appoggiai le mani sui suoi fianchi, accarezzandoglieli con gesti regolari.
Dopo una decina di secondi, ci staccammo entrambi ansimando, ma con un sorriso stampato sulle labbra.
-ti va se...- il castano arrossì abbassando lo sguardo, iniziando a fissare le mie scarpe da ginnastica. Arrossii, avevo messo le prima scarpe che trovai, quindi iniziai a strofinarle una a una sui pantaloni neri.
Gli accarezzai la guancia sorridendo, e dopo quel dolce gesto, mi prese per il polso e corse in camera sua.
Ci unimmo in un altro lungo bacio appassionato, mentre io indietreggiavo verso il letto, fino a quando ci caddi sopra.
Poco dopo, lo sentii dentro di me... Ebbene sì, la mia verginità sarebbe stata sconfitta dopo quel pomeriggio.
Fu un'emozione indescrivibile, sentivo il suo amore sul mio corpo, un'amore dolce e sincero, un'amore che io ricambiai con gemiti flebili fini ad urli di piacere e dolore.

Non molto molto dopo venni e a quel punto il Mio pianista uscì da dentro di me, per poi stendersi accanto e accarezzarmi il viso.
Ancora ansimando mi sorse un dubbio, perciò decisi di trovare una risposta: - Quindi... Ora... Siamo fidanzati?- abbassai lo sguardo arrossendo.
Lui annuì , e le mie labbra furono di nuovo assalito dalle sue.


Angolo autrice:

buongiorno.... ho sonno...

apparte questo.... SONO USCITA CON 10?

....
NO COMMENT. Hanno sbagliato.

vabbeh buonanotte

Elisabetta39

Tra apparenza e realtàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora