Dormii profondamente per tutta la notte, abbracciato al festeggiato.
Mi svegliai lentamente, con gli occhi impastati di sonno. Sbattei ripetutamente le palpebre caramellate dalla sbronza.
Mi guardai attorno e mi sedetti, avevo ancora una mano di Aitor in mezzo alle gambe.
Osservai il mio corpo nudo e allontanai la mano, per poi posare lo sguardo sui due ragazzi nel letto.
Erano così belli, dolci.
Poi ricordai l'accaduto, arrossii leggermente e mi alzai per poi mettermi i boxer.
-mh?...- mugugnò Aitor ancora mezzo addormentato con il viso sul petto di Riccardo.
L'altro passò le dita fra i capelli del turchesino e sussurrò un -giorno- per poi sbadigliare esausto.
Li guardai aspettando che entrambi si svegliassero del tutto.
-che mal di testa!- si lamentò il festeggiato.
-che è successo?-
Chiusi gli occhi e ricordai la nottata. Era tutto così bello, così scottante.
-abbiamo fatto scintille...- dissi solamente, facendo intuire tutto ai due.
-sentite... Abbiamo sbagliato... Ma eravamo sotto l'effetto dell'alcol! Quindi dimentichiamo questa nottata e proseguiamo con le nostre solite vite...- propose il castano a testa bassa.
Ci fu un minuto di silenzio, durante al quale finimmo di vestirci.
-NO!- interruppe il silenzio Aitor -non potrò mai dimenticare questa serata! Ho dato il mio primo bacio, e ho finalmente perso la verginità...-
Non aveva tutti i torti... Infondo gli abbiamo tolto due cose molto importanti, senza sentimenti.
Abbassammo entrambi lo sguardo, pentiti delle scelte della sera prima.
-e per giunta l'ho fatto con le due persone che amo... Io vi amo... E questo è stato il regalo più bello fra tutti- sorrise chiudendo gli occhi -anche se voi lo avete fatto per colpa della sbronza....-
Entrambi lo abbracciammo comprensivamente. Era meglio parlarne più tardi solo io e lui, con la speranza di concludere con un lieto fine per tutti.Dopo aver accompagnato Aitor a casa, presi la mano di Riccardo e ci avviammo verso casa.
Ormai quel tocco che fino a poco tempo prima mi faceva arrossire, in quel momento non mi fece né caldo né freddo, forse mi ero solamente abituato.
-che ne dici di passare per il parco?-
Risposi con un sorriso, strinsi la mano leggermente facendo intrecciare le nostre dita.
Camminammo fino a una fontanella immersa nella quiete. Ci sedemmo sul muretto e ci schizzammo leggermente a vicenda, fra risatine sincere, come facevamo prima di fidanzarci. Ebbene sì, avevo dei ripensamenti, ma non eccessivi, infondo lo amavo, lo amavo davvero.
All'improvviso mi fermai.
-senti Richy...- lo guardai negli occhi, così profondi, così ramati -stavo pensando alle parole di Aitor... Ha detto che ci ama entrambi... Il problema è che, io non provo niente per lui, è solo un amico!-
Abbassammo entrambi il viso guardando i piedi dondolare agitati.
-neppure io lo amo, ma non voglio ferirlo... Se lo faremo, ne risentirà il suo comportamento scolastico e calcistico... Sarebbe meglio evitare contatti con lui, o almeno non comportarci da piccioncini davanti a lui.-
Ci guardammo un attimo negli occhi, accarezzai la sua mano sinistra e ci unimmo in un lungo bacio. La sua lingua premeva sulle mie labbra, attratta dal desiderio di incontrare nuovamente la mia lingua.
Il tempo che le nostre lingue giocarono assieme, e poi ci staccammo, entrambi ansimanti per l'assenza di ossigeno.
Sorridemmo e ci unimmo in un altro bacio, che rispetto all'altro risultò più frettoloso.
-andiamo a casa- propose il castano poco prima di arrossire -ho voglia...-
Scoppiai a ridere tenendomi la pancia, infondo avevamo scopato meno di quattordici ore fa.
-ancora? Non sei stanco?- ridacchiai, così facendo lui arrossì sempre di più, fino ad assomigliare un peperone maturo.
Lo presi per mano ed iniziai a correre verso casa sua, strattonandolo con forza.
-Ehi! Vai piano o cado!-mi riprese il ragazzo fra i miei strattoni.Arrivammo a casa sua piuttosto velocemente, entrammo e il ragazzo mi scagliò contro il muro, baciandomi con foga. Poco prima di chiudere gli occhi, scorsi un foglietto alle spalle di Riccardo, tra il cardine della porta e il muro.
Decisi di prenderlo di nascosto, così suggerii al ragazzo di andare a preparare la vasca, per poi fare un bagno assieme.
Appena il castano si allontanò, di soppiatto, mi avvicinai alla porta, ed estrassi il foglietto.Tieni gli occhi aperti
Non sempre gli agnellini si comportano da tali.
XStavo iniziando ad aver paura del mittente di quei bigliettini, chiunque fosse.
-Gabi! La vasca è pronta!-
Accartocciai il foglietto e lo misi nella tasca dei pantaloni, per poi dirigermi verso il bagno.Scusate per il ritardo, ma è iniziata scuola e non ho proprio tempo per ste cose....
STAI LEGGENDO
Tra apparenza e realtà
Fiksi Penggemarallora... questa qua è uno yaoi quindi... OMOFOBI USCITE DAL MIO PROFILO. sarà narrata in prima persona da Gabriel Garcia, un difensore di Inazuma Eleven Go, ma anche chi non ha mai visto l'anime può leggere questo libro. non credo che supererà i 25...