allora... questa qua è uno yaoi quindi... OMOFOBI USCITE DAL MIO PROFILO.
sarà narrata in prima persona da Gabriel Garcia, un difensore di Inazuma Eleven Go, ma anche chi non ha mai visto l'anime può leggere questo libro.
non credo che supererà i 25...
Il giorno dopo, andai a scuola con nello zaino quel perizoma rosa pesca. Mi sentivo in imbarazzo, se qualcuno avesse aperto la mia cartella cosa gli avrei detto?
Camminavo con lo zaino stretto verso la mia meta: la classe di biologia. Sapevo che la prima ora, la classe di Aitor sarebbe andata in quell'aula. Dovevo assolutamente chiarire la questione è scoprire perché il signorino ha detto che quegli slip erano miei...
Entrai nella stanza e vidi il difensore seduto sul suo banchetto infondo alla stanza che sistemava il materiale sul tavolo. Mi avvicinai e sbattei con violenza la mano sul banco. "Aitor Cazador... Perché hai detto a Blade che questi sono miei?" Sfilai dallo zaino quelle mutande schifose e le buttai addosso alla faccia del più piccolo. Lui le analizzò, indifferentemente accusò di non averle mai viste e mi chiese che ci facevo con esse.
Alzai un sopracciglio e gli chiesi:"mi stai prendendo in giro per caso? Victor mi ha confessato che sei stato tu a mandarlo da me." A quel punto il primino scoppiò a ridere:"gli ho detto quello perché Blade l'ha trovato per terra, vicino alla borsa del pianista... E sapendo che state insieme e che tu sei infemminato, ho posto le mie conclusioni: è tuo." Mi ridiede l'intimo.
No, giuro che se non avessi quell'autocontrollo, lo avrei sbranato. Risi nervosamente e lo fulminai con gli occhi. "Non scherzare... Adesso Victor pensa che io indossi ste cose... Ma non è vero!" "Voglio vedere"sorrise maliziosamente puntando con gli occhi in mezzo alle mie gambe. MA MA MA... Sentii le guance farsi più calde, mentre il difensore mi scrutava, come se potesse vedere oltre i vestiti. Mi avvicinai e gli diedi una sberla dietro alla nuca, mentre lui assumeva una posizione di difesa.
Uscii dalla stanza irritato e incontrai il viso stupito del pianista. Non lo salutai neppure e tornai nella mia classe. Sul banco c'era un fogliettino a righe, ripiegato accuratamente. Sulla facciata anteriore c'è una scritta: X. Ed ecco la solita presa in giro... Ci riflettei un po' su, poi decisi di aprirla.
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Bel perizoma E Bella litigata Ma ricorda: "Tieniti stretti gli amici e ancora di più i nemici" Chissà tu cosa pensi di me Beh probabilmente sono un nemico all'apparenza Ma non farti ingannare X
Non ci feci molto caso e lo misi in tasca, quello era solo un piccolo neo della giornata, non mi sarei preoccupato per una simile sciocchezza.
