Capitolo 4

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Con un movimento rapido aprii la porta. Trovai il porcospino giocare con una delle sue due ciocche blu.
Tossii per attirare la sua attenzione.
-ohwm... Ehm ciao- mi squadrò, un leggere rossore gli tinse le sue guance di un bianco cadaverico.
Seguii il suo sguardo e notai che stava osservando attentamente l'asciugamano stretto in vita.
-che ? Ora vuoi pure toccare?- gli chiesi ridendo, ma lui non capì il senso di quella domanda ironica e fece un verso confuso.
Sbuffai e lo feci entrare.
-io vado a vestirmi... Tu intanto fai come se fossi a casa tua- lo feci accomodare su una poltrona in soggiorno e corsi in camera.
Mi vestii e ritornai dal mio ospite intento ad osservare una cornice che ritraeva un mio disegno.
-sei pessimo a disegnare- affermò scoppiando a ridere -perfino un bambino piccolo sarebbe stato più bravo a disegnare- continuò a prendermi in giro, mentre io sbuffavo scocciato.
-l'hai finita? Bene... Perché sei venuto qui?- incrociai le braccia aggrottando la fronte intento ad osservarlo.
Mi guardò per qualche secondo, ma poi mise una mano nella tasca dei pantaloni.
-l'altro ieri ho trovato questo in spogliatoio- ritornò il rossore sulle sue guance ed estrasse la mano.
Teneva in mano un tessuto rosa, mi avvicinai e lo presi in mano. Si trattava di un perizoma rosa pesca, con un cuore rosso sulla parte davanti.
Lui sempre rosso continuò:-Cazador mi ha detto che sono tue... Volevo portartele ieri, a scuola, ma ho pensato che tu saresti stato troppo imbarazzato per affermare che fosse tuo... Quindi ho deciso di portartelo oggi così nessuno avrebbe visto il tuo intimo- concluse sorridendo imbarazzato.
Osservai più attentamente quel tanga... Ma che...? Stava scherzando vero?? Io non uso quella roba. E se la devo mettere, non verrei mai agli allenamenti con un perizoma ... Per giunta rosa...
Ritornai l'intimo al blu e sbottai:-IO NON USO QUELLA ROBA! COME TI È VENUTO IN MENTE?-
Lui mi guardò schietto -che ne sapevo io? È comunque... Per una volta che faccio qualcosa di gentile per te potevi anche non urlarmi in faccia- girò i tacchi e uscì di casa sbattendo la porta.
Stiamo andando in un mondo oscuro...
Mi chinai e raccolsi quegli slip rosa che il blu ha gettato a terra arrabbiato.
Non avrei mai messo quella cosa, neanche se Riccardo me lo avesse chiesto... Il colore poi, BLEAH... È rosa pesca, io odio il rosa. Da piccolo venivo sempre preso in giro per i miei capelli di quel colore terribile. Per colpa del rosa, ero sempre lontano da tutti... Ma il rosa mi ha anche aiutato, se non fossi stato lontano da tutti, non avrei ottenuto l'amicizia di Riccardo, e quindi il suo amore...

Tra apparenza e realtàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora