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16 settembre 2010

Crollai a terra.
Le mani sul volto, mentre lacrime trasparenti mi accarezzavano le guance.
Tra quelle lapidi lo avevo visto. Ghignava.
I miei genitori erano morti. Non avevo più nessuno.
Non avevo mai avuto nessuno.
I signori Jackson mi guardavano con compassione.
Ero distrutta.
Tornammo a casa, avevano detto che sarei potuta rimanere per tutto il tempo che volevo.
Li ringraziai tante volte, gliene ero grata.
Mentre ce ne stavamo andandi dal cimitero, io lo avevo visto di nuovo.
Mi minacciava con dei gesti. Sembravo vederlo solo io.
Voleva procurarmi dolore.
Non ero pazza.
Avevo paura.

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