Capitolo 7

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Sarah

Quattro.
Quattro ore che è via e non è ancora tornata.
E come ciliegina sulla torta ha lasciato a casa il telefono!!
Ma che cosa lo usa a fare un cellulare se poi lo lascia a casa!!!
Giuro che appena Jessica ritorna a casa gliene dico tante, ma tante che dovrà strapparsi le orecchie pur di non sentirmi più!

Sbuffo per l'ennesima volta nell'arco di dieci minuti.
Come si può essere così incoscienti!
Là fuori ci potrebbe essere il nostro rapitore, miracolosamente resuscitato e lei se ne va in giro da sola nel bosco?!?
Perché si io e Mark l'abbiamo vista dirigersi di tutta fretta verso il bosco, ma conoscendola, ci avrebbe ringhiato contro se l'avessimo fermata.

Un'altro sbuffò lascia le mie labbra, nemmeno il contatto mentale funziona.
E se le fosse successo qualcosa?
E se fosse stata catturata dal branco che controlla questi territori?
O peggio e se i ribelli o i vampiri l'avessero riconosciuta e catturata?
E se invece...

< Adesso basta Sarah!! Se continui in questo modo sfonderai il pavimento dal tanto che lo stai consumando a forza di camminare avanti e indietro!! > sbotta Mark esasperato.
La tensione in questa stanza è alle stelle.
< Scusa tanto se sono preoccupata per la mia migliore amica, che è uscita quattro ore fa e non è ancora tornata e scusa ancora se ho paura che le possano aver fatto del male!!! > urlo esternando così ogni dubbio che mi sta frullando in testa.
< E secondo te io non sono preoccupato!! Cazzo Sarah, Jessica è anche la mia migliore amica! Secondo te non ho paura anche io che le sia successo qualcosa?!? > mi urla contro Mark.
Il silenzio che è calato in questa stanza è rotto soltanto dai nostri respiri affannati, dallo sfogo che abbiamo appena avuto.

Ha ragione, Jessica è la nostra migliore amica, come io sono preoccupata per lei anche lui lo è.
Dove sei Je?
Stai bene?
Ti prego entra da quella porta e guardaci con il tuo solito sopracciglio alzato e con il tuo sorriso dolce ad incorniciarti il volto, mentre ci chiedi perchè eravamo così preoccupati dato che sei lì.
Ma nessuno ha aperto quella porta...

< Senti adesso basta! Le abbiamo concesso abbastanza tempo per riflettere io la vado a cercare, tu che fai? >
Mark si alza pronto per uscire di casa, guardandomi con i suoi occhi bicolore.
Quando si agita o è nervoso il colore dei suoi occhi si intensifica facendoli sembrare uno zaffiro e uno smeraldo purissimi.
< Vengo anche io! > mi avvicino a lui pronta a seguirlo fuori alla ricerca di una delle persone più importanti della mia vita, colei che considero come la sorella che non ho mai avuto.
< Però come facciamo se lei torna mentre siamo entrambi fuori? Conviene che tu resti qui nel caso ritorni >
< No! Vengo anche io a cercarla soprattutto perché in forma umana non riusciresti mai a controllare sia il bosco che il paese da solo! Per cui vengo anche io!! > mi impunto seria.
< E va bene ho capito! Ma così non risolviamo il problema... > dice mentre si massaggia le tempie.
< Ho trovato!! Lasciamo un biglietto in cucina dicendo che uscivamo e nel caso in cui Jessica fosse tornata prima di noi di chiamarci che ne dici?? > domando speranzosa al mio migliore amico.
Quando c'è il rischio che una di noi sia in pericolo diventa intrattabile, lo devi prendere con i guanti, altrimenti ti sbrana.
Cosa già successa.
Ha rotto cinque costole, un braccio, entrambe le gambe a un lupo che ad una festa ha provato a portare via me e Jessica che cercava ti tenermi su dato che ero leggermente brilla.
Il poveretto ci ha impiegato sei giorni per poter tornare a muoversi di nuovo.
< Può andare...adesso andiamo! > annuisco decisa.
Afferro la mia felpa verde scura e seguo Mark giù per le scale in legno della casa dei signori Hébert.

Can you Save me, Alpha?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora