1°Capitolo (pt.2)

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Nella vita ho imparato che gli uomini prenderanno l'amore per scontato e non l'apprezzeranno.
Io ho sempre desiderato l'amore appassionato di un uomo, che quando mi muovo il suo cuore viene trascinato via e che quando non ci sono desidero che soffra perché non potrà vedermi.
Io non sapevo perché pensavo di continuo a quel giovane, io non ricordavo neanche bene il suo volto, eppure quell'attimo che lo vidi mi bastò per pensarlo più e più volte. Mi colpii subito, era molto carino e non so forse le circostanze, forse sembrava un ragazzo dannato come me e quello fu che mi piacque ancor piu. Sì, mi sembrò dannato, mi diede quell'aria di ragazzo distrutto e calpestato, ma anche di strafottenza pura, quel pizzico di sana diversità, come se lui era sulla mia asse di rotazione e lontano dagli altri.
Fu un bellissimo attimo quello in cui lo vidi, anche perché da quella sera incominciai a scrivere di lui.
Ero li al parco con il mio solito cappello di paglia che mettevo e metto tutti gli inverni, mentre d'estate  indosso un fiocchetto spesso abbinato al mio vestire, e avevo con me la mia agenda dove annoto tutto ciò che attira la mia attenzione, e lui l'attiró. Scrissi di quell'attimo e usci fuori un idea per un libro, questo.

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